Neurochirurgia Ospedale Pisa
Recensioni dei pazienti
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Opinione
una mia parente dopo aver eseguito tutte le analisi, compresa una risonanza magnetica alla colonna vertebrale,chiede una visita specialistica con il primario neurochirurgo. Lo stesso, dopo aver visionato e letto il risultato della risonanza, dice alla paziente che dovrà operarsi immediatamente per non incorrere in complicazioni. Viene effettuata la pre ospedalizzazione, ma dopo un mese ancora non è stata operata. Mi chiedo: l'intervento era urgente o era solo dare molta paura alla paziente? La visita è durata 10 minuti solo per leggere il referto, per il tempo perso perché il computer non riusciva a leggere il dischetto dopo aver pagato anticipatamente 184,25 euro. Ecco la sanità in Italia e l'azienda di Pisa tanto decantata.
Catastrofica esperienza con gravi conseguenze
Mio marito é stato ammesso alle urgenze lunedì 30 Luglio 2012 per un'ernia discale con sindrome della cauda (paralisi del bacino e dunque incontinenza urinaria) con un codice "giallo", pur sapendo che in un caso del genere l'operazione va fatta il più rapidamente possibile per liberare i nervi che causano la paralisi e, soprattutto, per evitare postumi irreversibili.
Mio marito é stato operato dal dottor Cocciaro dopo quasi 10 ore di attesa al Pronto Soccorso.
Ci hanno assicurato che l'operazione era andata bene.
Mio marito é rimasto 5 giorni all'ospedale, dove ha vissuto un inferno, con infermieri poco presenti e/o indifferenti. Il controllo urologico non è stato eseguito.
Gli é stata fatta una risonanza magnetica di controllo prima della dismissione. Il risultato della risonanza ha chiaramente mostrato la presenza nella zona cauda cavallo di un grosso frammento di disco che doveva essere asportato se l'operazione fosse stata condotta correttamente.
Per rimediare a questo guaio, il dottor Cocciaro, il primario e gli assistenti hanno tentato di convincerci a fare una seconda operazione.
Ma noi siamo tornati in Belgio dove mio marito é stato operato d'urgenza da un professore de neurochirurgia, che ci ha confermato che l'operazione in Italia era fallita del tutto e che l'ernia era stata tolta solo in piccola parte.
In conclusione: mio marito ha solo 43 anni, ha problemi urinari (deve usare il catetere usa-e-getta 5 volte al giorno), ha problemi di defecazione (per cui deve seguire una dieta appropriata), dolori permanenti, cammina male e non può lavorare.
Spero solo che questo mio commento potrà essere utile.
Bruttissima esperienza
La mia è stata una bruttissima esperienza, con un danno neurologico notevole.
Da infermiera ho notato infermieri svogliati e maleducati: ho avuto perdita di urine post intervento e non mi hanno lavata, ma solo cambiata, e non potevo muovermi.. Poi non hanno avvisato il medico di guardia e quindi la situazione è peggiorata. Sono dovuta rientrare in sala operatoria il giorno seguente e dimessa senza una spiegazione di quello che era successo, con un piede equino e una vescica neurologica...
Poca umanità e poca disponibilità
Dico solo che il Dr. Vannozzi è un bravo neurochirurgo, ma quanto a cortesia, disponibilità, umanità e sensibilità pecca molto, soprattutto verso i familiari dei pazienti, che già soffrono per i loro cari..
Detto questo, dico anche che quanto diagnosticato ad un mio parente non ci aveva soddisfatti e quindi, rivolti ad altri centri più avanzati del Nord Italia, abbiamo avuto le risposte che cercavamo.
Chirurgo eccellente
Il mio giudizio a riguardo del reparto di Neurochirurgia è totalmente negativo.
Il chirurgo è eccellente ma, per quanto riguarda gli infermieri, mancano di professionalità, non si curano se un paziente ha bisogno di qualcosa, indifferenti e freddi a tutto ciò che accade. Il reparto poi non è pulito.
Primario chirurgo eccellente ma..
Dispiace dare un giudizio così negativo del reparto, il primario certamente non lo merita perché è un neurochirurgo validissimo. Ma l'assistenza nel nostro caso è stata di livello veramente modesto, con un dover noi stare sempre in campana per scongiurare errori nella somministrazione dei farmaci e rispettivi dosaggi. Errori purtroppo puntualmente verificatisi, ma era prevedibile data la mancanza di professionalità di alcuni componenti del personale medico e paramedico, sia in reparto che in Terapia Intensiva. Abbiamo anche dovuto fare più volte i fattorini con il reparto di provenienza a Cisanello per portare in emergenza i farmaci, e anche di questo ci sfuggono i motivi.
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