Neurochirurgia Niguarda
Recensioni dei pazienti
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Tumore cerebrale
Non posso criticare l’equipe chirurgica, ma essere medici è anche altro ed il Prof. Cenzato dovrebbe secondo me rivedere il suo approccio ai pazienti.
Inoltre ogni infermiere dà risposte diverse in merito ad ogni aspetto, comprese le terapie somministrate (!!!).
Anche con posti letto disponibili, non c’è a mio avviso attenzione nel posizionare in modo coerente i pazienti (ad esempio per garantire un riposo adeguato).
Cibo: perché far scegliere i pasti, se poi viene portato tutt’altro? E questo avviene ogni giorno. Inoltre come può una persona riprendersi da un intervento con cibi carenti di ogni sostanza nutritiva? (brodo che sembra acqua sporca, o verdure bollite surgelate piene di acqua). La notte non dormivo dalla fame.
Delusione
Dopo aver preso un primo appuntamento a pagamento con il Dr. Spinnato e aver valutato una situazione alla colonna vertebrale abbastanza grave, ci aveva dato il ricovero dopo 8 giorni. Invece sono passati 4 mesi prima del ricovero e dopo 12 giorni di degenza è stato prescritto solo un corsetto. Ci siamo rivolti a un'altra struttura che in 2 mesi ha eseguito tutto, compreso intervento con il servizio sanitario nazionale. Se si aspettava oltre, la sedia a rotelle era inevitabile..
D E L U S I O N E !
Il 18/12/2013 effettuavo una visita dal Prof. Cenzato, per patologia vertebrale, il quale -onestamente- affermava che mi avrebbe operato non lui, bensì un medico della sua equipe, specializzato in materia. Immediatamente ha inviato -telematicamente- le immagini dei miei referti a chi di competenza ed affermato che avrei dovuto attendere 1/2 mesi per l'operazione.
Ho contattato, via e-mail, il neurochirurgo che mi avrebbe dovuto operare, in quanto non conoscendoci mi sembrava giusto che mi visitasse, ma non mi ha mai risposto; ma soprattutto a tutt'oggi penso di essere ancora in lista d'attesa, in quanto non sono MAI STATA CHIAMATA...
Esiti di intervento malriuscito
In data 10/3/2013 accedevo, con diagnosi di “MAV corioidea posteriore destra” all’Ospedale Niguarda di Milano, U.O. di Neurochirurgia, ivi venendo sottoposto, in data 12/3/2013, ad intervento chirurgico di “Exeresi”, condotto dal primario del reparto. Il controllo angiografico post-operatorio, tuttavia, evidenziava un residuo della MAV temporo-occipitale paratrigonale destra operata, atteso il quale si procedeva ad intervento di revisione (re-intervento), complicato da versamenti emorragici intraparenchimali e intraventricolari.
Benché, nell’immediato post-operatorio, io avessi lamentato ipovisus ed importante deficit visivo, i sanitari, al momento della dimissione, non prescrivevano alcuna riabilitazione neuro-visiva, né controlli oculistici o neuroftalmologici. A tutt’oggi, in conseguenza delle circostanze sopra esposte, sono affetto da severa quadrantopsia sx, scotoma CENTRALE infero temporale (bilateralmente), compromissione maculare con seria alterazione del visus, a cui si aggiunge la sindrome ansioso-depressiva di natura reattiva. Gli esiti dell’intervento in questione hanno dato luogo al riconoscimento di un grado di invalidità superiore ai due/terzi, ad opera delle preposte commissioni dell’INPS.
A causa dei trattamenti sanitari (NON all'altezza della fama del Niguarda), eseguiti nel corso del predetto ricovero, ho patito e patisco tuttora ingenti danni patrimoniali e non patrimoniali, diretti e indiretti, fisici, psicologici, biologici, morali ed esistenziali, per il risarcimento dei quali è in corso un’azione legale, ad oggi in fase stragiudiziale.
Distintamente,
Fulvio Musci
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