Neurochirurgia Galliera
Recensioni dei pazienti
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Brutta esperienza
Sono stata mandata in neurochirurgia al Galliera dal pronto soccorso di Villa Scassi dopo essere rimasta bloccata con la schiena da non riuscire a camminare.
Prima visita fatta con Dott. Ronchini dove mi richiede 3 risonanze aggiornate sulla mia situazione per poi fare con queste una seconda visita e valutare un intervento.
Dopo aver fatto le 3 risonanze dove la prima raggi sulla dinamica della colonna (riduzione L3 L4) la seconda risonanza alla cervicale (inversione della fisiologica lordosi cervicale e C3 c4 C4 c5 C5 6 protrusione discale) la terza risonanza alla lombare (L3 L4 discopatia degenerativa L4L5 ernia estrusa e L5 S1 ernia centrale) mi trovo con la Dott. Fedra Guastalli dove in primis guarda solo due delle risonanze su 3, non mi visita, e come soluzione ai miei problemi che porto dietro dal 2016 (già fatto fisioterapia, osteopatia, ozonoterapia e quant'altro) mi da la terapia del dolore? Quando in 8 anni facendo terapie varie la situazione è solo peggiorata? Mi spiace dirlo, non mi sono trovata bene, ancora una volta sono sbattuta da una parte all'altra senza soluzione.
Glioblastoma
Mio marito ha subìto il primo intervento di asportazione di glioblastoma occipitale destro in questo reparto.
Pur essendo ormai a conoscenza dell'estrema gravità della prognosi, devo tuttavia dichiararmi non soddisfatta dalle prestazioni ricevute all'Ospedale Galliera.
Ricoverato in urgenza durante la notte a causa di un mal di testa lancinante e disorientamento (al mattino nel medesimo ospedale gli avevano detto che si trattava di "cervicale"), ho dovuto insistere per un consulto neurologico.
Il giorno dopo, dopo la terribile diagnosi, mi hanno detto che doveva essere urgentemente operato e che non era trasportabile altrove.
L'intervento, secondo il primario, era andato "benissimo".
Mi ha anche detto che era stato eseguito l'esame genetico MGMT, anche se lui non gli attribuiva grande attendibilità.
Ho penato un mese per ottenere copia della cartella clinica, dalla quale ho appreso che era rimasto un residuo pari al 30% del tumore, cosa che non ci fu detta.
Nessuna traccia degli esiti dei preannunciati esami genetici.
Solo dopo molte insistenze, ci fu detto candidamente che si erano dimenticati di analizzare i campioni, che mi furono consegnati in una provetta avvolta in una bustina da francobolli. L'esame, spedendo i campioni, lo abbiamo fatto privatamente.
Dopo poco più di un mese, a seguito di un malore e conseguente controllo tramite RM, lo stesso primario (in piedi nel corridoio del reparto e davanti a mio marito) disse testualmente che si trattava di una "recidiva precoce".
A mia esplicita domanda se non si trattasse, piuttosto, di un residuo dell'operazione, lo negò categoricamente.
La circostanza fu invece poi confermata sia da un oncologo di Bologna che da un neurochirurgo di Milano.
Da quel momento ce ne siamo andati da qui.
Siamo stati successivamente seguiti, nel doloroso decorso della malattia, dal prof. Dimeco e dalla dott.ssa Casali del Besta, con un approccio neurochirurgico ben più avanzato e con un'assistenza anche umana incomparabile.
Per una malattia così, non consiglio l'Ospedale Galliera.
MEDIO
Voglio pubblicamente ringraziare il dottor Bruzzo per la sua competenza, assistenza e gentile simpatia.
Una nota negativa va ad alcuni membri dello staff infermieristico.
I servizi igienici non possono essere definiti nè servizi nè igienici, mancano molte cose, tra cui un bidet su cui lavarsi e l'acqua calda a sufficienza. I water sono spesso intasati dalla carta accumulatasi.
Avessi avuto i soldi, andavo in Svizzera.
Stabilizzazione colonna vertebrale per frattura
Sono stato operato in neurochirurgia al Galliera e me ne pento. Per un'operazione di routine per una frattura a una vertebra, mi ritrovo con il mal di schiena da 4 mesi. Tutto perché due viti nella vertebra sono state messe storte, una addirittura fuoriesce. Questo comporta a sottopormi ad un altro intervento molto più invasivo.
In reparto mi sono trovato benissimo, tutti molto gentili e preparati. Peccato che per l'errore di un chirurgo mi tocchi andare sotto i ferri un'altra volta. Per il resto, i medici non sono tutti uguali, ho solo avuto la sfortuna di capitare sotto il medico sbagliato. Per questo motivo non posso elogiare il reparto e mi opererò da un'altra parte.
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