Neurochirurgia Casa Sollievo della Sofferenza
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Rimpianto
La mia esperienza in questo reparto e' durata circa un mese e mezzo. Mia madre e' stata operata dal prof. D'Angelo e poi dimenticata nonostante la mia presenza costante, e le mie insistenze, nel reparto con una grave allergia post intervento. Non sapevano cosa fare, lei urlava, si dimenava, era diventata un mostro. Nonostante mia madre fosse uno spettacolo penoso per noi, e' stata lasciata in reparto con altri pazienti, che avevano paura di essere infettati. Non c'era parte del corpo che non apparisse ustionata, dalla quale usciva liquido puzzolente. Il viso completamente deturpato, un mostro gonfio di liquidi. Non dico altro perche' la situazione era veramente penosa. Ho dovuto a mie spese portare via mia madre per ricoverarla in un hospice a Torremaggiore, dove grazie al direttore della clinica, e' potuta passare a miglior vita senza soffrire come un cane. Ringrazio gli infermieri, gli unici che mi hanno aiutato. Francesca, Michele, Antonio, Nunzia e il dott. Paiano e il dott. Bonfitto. Per quanto riguarda il primario non ha dimostrato un briciolo di umanita' e non dico altro. Unico mio rimpianto e' quello di non aver portato mia madre in un altra struttura!!! Forse non si sarebbe salvata, ma avrebbe avuto quella dignita' di poter morire senza soffrire.
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