Neonatologia San Gerardo Monza
Recensioni dei pazienti
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Ringraziamenti
Il 4 agosto ho partorito la mia Layla, che nasce con ventosa e distocia di spalla, prontamente trattata con una manovra eseguita da un'ostetrica.
Nonostante il pronto intervento, la mia bimba deve andare in terapia intensiva, dove starà per 20 ore.
La neonatologa mi spiega per filo e per segno quale sarà la procedura che seguiranno.
La mia bimba si riprende presto e quindi può raggiungermi in reparto, dove la terranno comunque in osservazione.
Nonostante il forte spavento e lo stress, ho un ricordo positivo di questa esperienza grazie al personale incontrato in tutti i reparti:
l’ambulatorio e il pronto soccorso ostetrico, i reparti di ostetricia e maternità, la sala parto e, appunto, la terapia intensiva neonatale e la neonatologia.
Grazie a tutti.
Reparto di terapia intensiva neonatale
Nostra figlia è stata ricoverata 8 giorni nel reparto di terapia intensiva neonatale per un problema respiratorio; grazie a dio e alla bravura di tutti i medici/ infermieri, è riuscita a risolvere il problema. Durante i giorni di degenza abbiamo potuto constatare una grande professionalità, scrupolosità e cordialità da parte dei medici e delle infermiere presenti all'interno della struttura, anch'essa meritevole di giudizio più che positivo vista la pulizia, l'organizzazione delle varie stanze con la presenza di macchinari moderni e tecnologicamente avanzati ed i servizi messi a disposizione dei genitori dei bambini ricoverati.
Un grazie a tutto lo staff!
Atresia auris non riscontrata
Ho partorito a dicembre al San Gerardo, da me scelto per la nomea che ha sempre avuto riguardo soprattutto alla neonatologia. La mia bambina nasce con un peduncolo preauricolare all'orecchio sinistro, da lì inizia la mia ansia. Chiedo più volte alla dottoressa Zorloni, che la visita, spiegazioni a riguardo, lei sminuisce ("non si deve preoccupare per una cosa del genere"). Però le otoemissioni falliscono a sinistra due volte, due volte.. Ma secondo lei è tutto nella norma e così veniamo dimesse. Al momento della dimissione io mostro ancora la mia ansia con mille quesiti, vengo rassicurata sempre dalla Zorloni, che ripeterà le otoemissioni a gennaio. Morale: non guarda mia figlia con un otoscopio durante tutta la degenza.
Qualche giorno dopo a casa mio marito si accorge che la nostra bambina ha un orecchio imperforato! Siamo sotto Natale e nessuno ci vede prima del 9 di gennaio, giorno in cui i medici accertano il problema, e da lì inizia un iter per escludere varie patologie correlate. La mia ansia, la mia paura, sono state amplificate dall'attesa, dal non sapere per tutti quei giorni...
Sono rimasta davvero delusa e amareggiata.
La mia esperienza
Persone splendide che sono state vicine a me ed alle mie bambine in questi lunghissimi 3 mesi.
Un grazie di cuore per quello che hanno fatto e per come lo hanno fatto.
Grazie
A pochi giorni dalla nascita abbiamo portato a casa il nostro piccolino. La prima notte a casa lo ascoltiamo respirare nella culla, e qualcosa non va. Ma pensiamo sia una nostra impressione. Passa la notte, passa la giornata e va sempre peggio. Il medico di famiglia chiamato d'urgenza lo visita all'ora di cena, io sono appena tornato dal lavoro e ci dice di andare immediatamente al pronto soccorso di neonatologia. Abitiamo in Brianza, dobbiamo rivolgerci al San Gerardo, le condizioni stanno peggiorando. Corriamo in auto all'ospedale, nostro figlio infagottato, saliamo di corsa disperati al reparto e troviamo tutto buio: la neonatologia è all'ospedale vecchio! Chiediamo aiuto, anche se siamo nel posto sbagliato, in pediatria. La dottoressa, medico di guardia, non si tira certo indietro e vuole dargli un'occhiata subito. Il bambino è cianotico, noi siamo paralizzati dal terrore, ci sembra di vivere un incubo. In pochi minuti la dottoressa carica il piccolo su un'ambulanza, che corre all'ospedale vecchio con noi dietro, a seguire la luce blu lampeggiante e la sirena con nostro figlio che non respira quasi più. Quando arriviamo, è già dentro il reparto e noi non possiamo entrare. Sono passate le 22.00. Esce una dottoressa che ci spiega che devono stabilizzare le condizioni, che è in buone mani, che sono tutti impegnati al massimo, di farci coraggio e attendere. Passano quasi quattro ore, e finalmente ci dicono che è sotto controllo. Non sappiamo se ha riportato danni neurologici per la mancata ossigenazione. Il decorso nelle due o tre settimane successive è positivo, e oggi è un bel bambino senza alcun problema.
Tra i brutti ricordi di quella sera, io ne conservo uno bellissimo: quello del sorriso della dottoressa, sulla porta del reparto, che ci dice che lo hanno stabilizzato, alle due del mattino.
Le Persone che si sono prese cura del piccolo durante la sua permanenza in reparto intensivo sono state meravigliose. Premurose, amorevoli e comprensive nei confronti dei genitori dei loro piccoli pazienti.
Abbiamo visto in reparto situazioni veramente difficili, e senza speranza. Sono cose che spezzano il cuore, io credo, anche a chi le vede tutti i giorni per lavoro. Non deve essere facile conservare quel sorriso.
Grazie per aver salvato nostro figlio.
Bimba prematura con problemi respiratori
Professionalità da parte di tutto lo staff medico e infermieristico, ma soprattutto, cosa che in questi casi non guasta affatto, grande umanità e assistenza.
Vecchia paziente (14 anni fa)
Sono nata 14 anni fa, sono Francesca Pontiggia. Sono venuta al mondo alla 25esima settimana, ho incontrato molti medici di questa struttura e mi hanno salvato la vita e la vista.
Sono cresciuta eccezionalmente bene e adesso mi appresto a cominciare le scuole superiori (a settembre di quest'anno), a scuola non ho difficoltà e vivo una vita molto soddisfacente.
Ringrazio tutti i medici di allora e saluto quelli che non ho conosciuto.
Io mi sono trovata bene e così i miei genitori.
Assenza di comunicazione
Mia figlia è nata a giugno 2010 e in fase di dimissione si accorgono che ha l'ittero ancora troppo alto, quindi decidono di ricoverarla in TIN: da lì il calvario... 8, e dico OTTO, ore per riuscire a parlare con un medico che ci spiegasse il motivo della nostra permanenza in quel reparto.. per poi sentirci dire che aveva degli esami un po' alterati, ma nemmeno loro sapevano a cosa attribuirli...(senza parlare dello scambio di provette scongiurato dal fatto che mio marito ha letto le etichette...beh... ma c'erano due bimbe con lo stesso nome...).
quindi ci dimettono con controlli giornalieri a domicilio. ogni mattina andavamo in ospedale a fare il prelievo, pomeriggio ritiro degli esiti che poi dovevamo mandare via fax alla TIN. quello che non andava erano le funzionalità epatiche... ma io dico, in pediatria c'è la Dott.ssa Melzi che lavorava nel reparto dei trapianti di gastroenterologia dei Riuniti di Bergamo: era troppo far vedere a lei gli esiti?? no, fanno visitare mia figlia da una gastroenterologa che con libro alla mano cerca un caso simile nella letteratura americana e conclude la visita con una diagnosi di MALNUTRIZIONE..
Beh cara dottoressa: mia figlia è stata trapiantata di fegato qualche mese dopo ai Riuniti di Bergamo, dove le hanno salvato la vita. Se avessimo ascoltato il vostro parere non sarebbe forse arrivata ai due anni di vita..
Mille volte grazie
Sono andata a partorire al San Gerardo partendo da Lucca e mi sono trovata benissimo!
Presso la struttura ho riscontrato una professionalità ed una cordialità estreme, da prendere sicuramente come esempio.
Dove troviamo alta competenza non troviamo arroganza.
Grazie.
Grazie dr.ssa Zorloni e dr.ssa Bozzetti
Ho avuto 2 gemelli, lievemente prematuri. Mi sono trovata veramente bene. In questo reparto operano medici competenti e gentili. Specialmente la dr.ssa Zorloni e la dr.ssa Bozzetti. Nonostante l'esperienza difficile, l'equipe è stata perfetta.. Grazie!!
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