Neonatologia San Filippo Neri
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Allattamento materno
Bisogna rivedere bene i protocolli ospedalieri per i bambini nati sotto i 2.500 grammi, ma che sono comunque a termine per età gestazionale. Una volta accertato che il bambino sia sano, secondo me non bisogna trattarli come se fossero bambini patologici... Al San Filippo neri ho avuto un parto con taglio cesareo fantastico, ho avuto il primo contatto pelle a pelle ancora in sala operatoria e sono stata le due ore successive nella stanza con la mia bambina e il mio compagno. L’ho anche allattata, per me è stata un’esperienza meravigliosa. Le hanno misurato la glicemia e purtroppo l’hanno trovata bassa (39 - il limite da protocollo è 40); la pediatra per prevenzione ci ha segnato 5 cc. di latte, che il giorno dopo sono arrivati ad essere 15 e il giorno dopo ancora 20.
Continua a fare controlli glicemici dalla nascita per 3 volte al giorno (sono tutti buoni, però per prevenzione le vengono fatti).
Il giorno 21 (due giorni dopo la nascita della bimba) mi viene chiesto se l’aggiunta prescritta gliela stessi dando; rispondo in maniera affermativa, rispondendo che la davo con la siringa. Questa infermiera mi chiede se la pediatra fosse a conoscenza i ciò, ho risposto di no (ma non pensavo fosse un problema, lo avevo riferito alle infermiere del nido). La bimba viene presa per i controlli di routine. Al rientro chiedo all’infermiera come stesse la bimba e mi dice che tutti i controlli che ha effettuato vanno bene e che "per il peso viene la pediatra a parlarti". Arriva la pediatra con un’infermiera bionda che l’annuncia (mi accorgo che è la stessa che mi aveva chiesto se dessi l’aggiunta e che rimase perplessa per l’utilizzo della siringa) e mi iniziano a dire tutti gli esami che ha fatto e che sono andati bene, ma che se la bambina perde troppo peso potrebbe rischiare tantissimo. Mi iniziano a chiedere chi mi ha consigliato di portarmi il tiralatte e mi dicono che non serve a niente; chi mi ha consigliato l’utilizzo della siringa al posto del biberon. Ho risposto che comunque i consigli suoi metodi utilizzati mi fossero stati dati da un’ostetrica, ma al di fuori dell’ospedale. Iniziano a spaventarmi, che la bambina deve crescere, che devo darle l’aggiunta con il biberon e non con la siringa, altrimenti se la bimba si strozza sono loro a rimetterci in quanto da protocollo è prescritto l’utilizzo del biberon. Io crollo, ho paura perché voglio che mia figlia sia in dimensioni adeguate, mi sento attaccata, inadatta, e mi viene buttata via la siringa che ho sul comodino. Alla bimba viene somministrato il latte artificiale in braccio all’infermiera, per assicurarsi che lo prenda.
Il giorno dell’uscita dell’ospedale la bambina esce con un peso di 2300 gr., il calo fisiologico è stato del solo 5%. La cosa più importante per me era avere un allattamento esclusivo con latte materno e invece, non essendo stata sostenuta nè rassicurata, subendo ancora pressioni da dimessa, le dò tutt’ora l’artificiale. Questo ospedale ha raggiunto il top sui parti e mi piacerebbe venire a sapere che tra qualche anno ci siano i migliori successi in allattamento materno. Secondo la mia opinione sarebbe opportuno che il personale del nido fornisse più nozioni sull’allattamento e che fosse sempre affiancato da un’ostetrica, ad ogni turno!
Grazie
Oggi il mio piccolo ometto compie un anno. E' solo grazie alla professionalità di tutti coloro che, con il loro impegno, sono riusciti a farmi superare tutte le difficoltà e gli imprevisti che il parto ha comportato, che oggi ho potuto festeggiare questo giorno. Il mio grazie va a tutti, veramente tutti, a coloro che operano nel reparto di rianimazione, a quelli del reparto di neonatologia, a quelli del reparto maternità, ma un grazie veramente speciale lo dedico al dott. Tinaburri del reparto di ginecologia, per la professionalità dimostrata, la sua disponibilità e umanità...
Grazie di cuore! Tiziana
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