Neonatologia Policlinico Bologna S. Orsola Malpighi
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Grazie, non vi dimenticheremo mai
Siamo rimasti una settimana in TIN per una presunta cardiopatia della bimba rilevata all'ecografia di accrescimento, poi per fortuna rivelatasi inesistente. Personale, sia medico che infermieristico, competente, umano e sempre disponibile. Alloggio per le mamme che mi ha permesso di rimanere sempre con la mia bimba. Su tutti, un grazie al dott. Corvaglia e all'infermiera Claudia.
Broncodisplasia
Un'ottima equipe medica preparata, competente, umana, paziente, empatica. Professionisti e umani. Credo che a loro si possa solamente chiedere di correggere quelle piccole imperfezioni delle quali loro stessi sono consapevoli.
Una bellissima famiglia che è stato bello frequentare in questi mesi.
Grazie a tutti.
Broncodisplasia.
BRAVISSIMI
HANNO SALVATO MIO FIGLIO... E NON AGGIUNGO ALTRO A COMMENTI DI PERSONE CHE FORSE NON AVEVANO GRAVI PROBLEMI, VISTO CHE SI SOFFERMANO SU COSE INUTILI...
Ittero neonatale
Quando ho partorito, una dottoressa molto gentile mi ha spiegato che "il mio latte è l'alimento migliore, di allattare a richiesta, niente ciucci e niente aggiunte" eccetera.
Pochi giorni dopo le dimissioni, vedendo mia figlia con gli occhi giallini, la portiamo a controllare:
durante la visita, un'infermiera mi guarda e mi fa:
"congratulazioni! è di nuovo incinta??"; salvo poi avvampare di vergogna quando le ho spiegato che la bambina di fronte a lei aveva 4 giorni di vita, e il mio utero non era ancora tornato alle normali dimensioni... E già qui... è difficile commentare.
Mia figlia viene ricoverata per ittero e, durante il trattamento con la lampada, le è stato messo in bocca un ciuccio, con il consiglio di andare a comprarne un altro in farmacia al più presto, perchè quello che stavano usando in realtà era la tettarella di un biberon coi buchi tappati (!)
(...e io che sapevo che soprattutto nei primi mesi bisogna evitare il ciuccio!)
Gli infermieri hanno più e più volte insistito per farmi andare a casa, anche se sul regolamento è scritto che i genitori possono stare accanto al figlio... ma mi hanno fatto mille pressioni.
"la bambina lo sente se sei nervosa, stai facendo innervosire anche lei" (ma la bambina dormiva nella culla, è un effetto dell'ittero... non mi sembrava affatto nervosa, nè lei nè io, che ero ancora molto stanca dopo il parto- l'infermiera invece sì che era nervosa).
Io comunque sono rimasta, perchè volevo allattare mia figlia al seno.
Questo ha iniziato a creare problemi (nel personale).
Mi è stato detto che:
-dovevo allattare ogni tre ore, massimo per 10 minuti ogni seno;
-che comunque era meglio dare l'aggiunta perchè "magari non hai abbastanza latte" (..quando è noto che più allatti e più latte ti viene...).
Allora ho chiesto di potermelo tirare, così controllavamo se "non avevo abbastanza latte":
mi hanno indicato una stanza coi tiralatte automatici, in 20 minuti ho raccolto due biberon pieni: avrei potuto allattare tutto il reparto...
Però comunque insistevano a somministrare personalmente l'aggiunta, spremuta a forza nella bocca di mia figlia dopo ogni poppata al mio seno (ovviamente dal biberon non mandava giù nulla).
A quel punto ho iniziato ad avere paura ad allontanarmi anche solo per andare in bagno- le continue pressioni per mandarmi a casa, per dare il latte artificiale, l'insinuare che il mio latte non fosse adatto o sufficiente...
Oltretutto le infermiere in mia presenza (o forse dimenticandosi che ero lì, a pochi metri da loro, unica madre presente in mezzo a tanti neonati), durante gli orari notturni si sono lasciate andare a commenti francamente agghiaccianti riguardo alcuni bambini.
Ricordo su tutti: "io la bambina nera non la tocco, puzza come puzza suo padre", e dando il biberon a una bambina orientale: "piangi, piangi, ma se fossi nata in Cina ti avrebbero già abbandonata". Ero sgomenta.
Al momento delle dimissioni (firmate da un altro dottore), stavo rivestendo mia figlia, ma è arrivata una dottoressa che praticamente urlando ha detto che noi non andavamo da nessuna parte, perchè mia figlia era calata troppo di peso, doveva restare fino a che non avesse recuperato.
Io ho provato a spiegare che non mi era stato permesso di allattarla a richiesta, e che probabilmente quello c'entrava, ma niente... Per fortuna c'è stato l'intervento di un infermiere (l'unico umano!) che è intervenuto tempestivamente spiegando che la bambina aveva appena espulso il meconio e che sicuramente poteva andare a casa.
Allora ha acconsentito a lasciarci tornare a casa.
Ci hanno prescritto comunque aggiunte di latte artificiale, che io NON ho dato;
alla settimana successiva, visita di controllo (con ALTRI dottori):
"ma è splendido, sua figlia ha preso molto peso! ha dato l'aggiunta prescritta?";
"no, solo il mio latte, ogni volta che lo chiede, anche ogni 30 minuti";
"complimenti!! lo sa che la maggior parte delle madri di bambini ricoverati perde il latte?"
MA VA??
Non lo consiglio
Di tutti i medici di questa struttura salvo il mitico dr. Rossini e qualche suo collaboratore o collaboratrice, a cui però a mio avviso danno poco ascolto tutti gli altri. Io e mia moglie siamo stati trattati malissimo e soprattutto la diagnosi fatta per nostra figlia si è rivelata poi essere sbagliata al 100%, perchè tutti si erano fidati (compresi quelli della radiologia) di un sospetto di uno dei luminari della ginecologia mondiale (a soli 39 anni mi sembra forse un pò troppo stimato, o meglio eccessivamente sovrastimato).
Se volete altre notizie, vi racconterò meglio di cosa sono stati capaci.
Bravissimi
Sono tutti bravissimi. Non si potrebbe chiedere di più alla Sanità italiana, il Gozzadini (S.Orsola) è per me l'eccellenza.
Bravi i medici, bravi gli infermieri, bravi, bravi, bravi.
Obiettivamente...
I DOTTORI SONO TUTTI MITICI: DOTT. CORVAGLIA, DOTT. ROSSINI, DOTT. ARCURI, LA DOTT.SSA ROSINA ALESSANDRONI, LA DOTT.SSA BOSI, LA DOTT.SSA GALLETTI, LA DOTT.SSA TRIDAPALLI, LA DOTT.SSA MASSINISSA E LA DOTT.SSA CAPRETTI: OTTIMI PROFESSIONISTI E BRAVI ANCHE COME PERSONE, FORMANO UNA SQUADRA STRAORDINARIA. TRA GLI INFERMIERI COME NON RICORDARE IL MITICO FRANCO! SAPERE CHE C'ERA LUI AD ACCUDIRE NOSTRO FIGLIO CI DAVA SICUREZZA. PURE TUTTI GLI ALTRI INFERMIERI SONO VERAMENTE BRAVISSIMI E PREPARATI: GIUSI, ROSSELLA, LIDIA, CLARA, NADIA, DARIO, LUCIO, PIER, MARCO, ELEONORA, SERENA, CLAUDIA, LA SCANU, FRANCESCA, VIRGINIA, ANGELA E TUTTI GLI ALTRI DELLA TIN CHE PUR NON ESSENDO STATI MENZIONATI (PER DIFETTO DELLA NOSTRA MEMORIA)SONO ECCEZIONALI. QUANDO HANNO TRASFERITO IL NOSTRO CUCCIOLO. IN NEO CI HA FATTO UN PO'IMPRESSIONE LA STRUTTURA, CHE E' PIU' VECCHIA E NON E' BELLA COME LA TIN, MA ANCHE QUI ABBIAMO TROVATO BRAVE PERSONE (PER DIRNE ALCUNE: LA DOLCISSIMA MARINA, SILVIA, VITA, RITA) POI E' CHIARO CHE A DIRE LA VERITA' C'ERA UN PO' PIU' DI POLLEGGIO E ALCUNI INFERMIERI A VOLTE ERANO SCARSI, MA CREDO CHE SIA NORMALE VISTO CHE QUI I BIMBI CI VANNO QUANDO NON SONO PIU' COSI' GRAVI.
A PROPOSITO, SE VOGLIAMO DARE UN CONTRIBUTO PER MIGLIORARLO, HO VISTO CHE SUL SITO DELL'OSPEDALE C'E' UNA SEZIONE DEDICATA ALLE DONAZIONI, PER CHI VOLESSE METTO DI SEGUITO IL LINK
http://www.aosp.bo.it/content/equipe-medica-2160
Commento
Siamo sinceri! tutte queste sviolinate non servono a niente!
Io ho avuto due figli, entrambi prematuri. Uno ha 6 anni ed è stato ricoverato quando ancora Tin e neonatologia erano insieme al Gozzadini. Per quel periodo, nonostante la struttura, è andato tutto bene. quando è nato il secondo bambino siamo tornati con fiducia memori della bella esperienza precedente e... abbiamo avuto una grossa sorpresa! La TIN è stata spostata e al Gozzadini rimane solo la neonatologia. nulla da dire sui medici, ovviamente in primo piano la dottoressa Alessandroni, che dire che è mitica è dire poco. molto ci sarebbe da dire invece sul resto. e per chi non ci crede consiglio di andare a sorpresa una notte, quando non ci sono nè medici nè "controllori". gli infermieri fanno quello che gli pare! mia moglie è rimasta lì ogni notte! e praticamente nessun genitore è contento dell'assistenza, nel lattario se ne sentono di cotte e di crude (me l'ha detto mia moglie). quindi non ci nascondiamo dietro un dito con queste bugie!
Rimarrete nel mio cuore
Noi siamo stati in questo reparto per 40 giorni, la mia piccola Nicole è nata alla 32esima settimana e pesava 1,468 Kg. (me lo ricorderò tutta la vita).
Fortunatamente le serviva solo crescere di peso ma lei era allergica al latte sia materno che artificiale quindi abbiamo sofferto un po' fino a che i medici, grazie alla loro competenza, hanno capito che doveva assumere un latte particolare. In poco tempo Nicole ha raggiunto i 2 Kg. di peso e l'ho portato a casa.
Devo dire un grazie agli infermieri, sempre presenti ad aiutarti e confortati, ed alla dott.ssa Alessandroni che con la sua competenza, umiltà e dolcezza aiuta i nostri piccolini e a tutt'oggi mi è ancora vicina per consigliami.
Prematurità
Vorrei dare la mia opinione: sono una mamma di un bambino che è nato alla 23esima settimana di gestazione, operato al dotto di botallo, broncodisplasico... Non abito a Bologna, ero distante da casa ma per fortuna il S.Orsola mette a disposizione, sia nel reparto di terapia intensiva che in neonatologia, l'alloggio per le mamme e questo è semplicemente meraviglioso,il tutto contornato da persone straordinarie che ogni gg. mi accoglievano, mi sostenevano, mi coccolavano... li ringrazio all'infinito, sono stati e sono tutt'ora degli angeli... parlo di
infermieri, dottori, persone con un cuore immenso... ogni gg. ammiravo con quale amore curavano il mio piccolo guerriero avvolto da tubi, fili... sono stata dal 30 novembre 2009 al 22 marzo 2010 tra TIN e neonatologia... In TIN ho passato mesi duri, critici, ma una volta passata in neonatologia, il mio cuore si è rallegrato perchè comunque sapevo che le cose sarebbero andate per il meglio... E' dura diventare genitori di un bambino prematuro e queste persone sono da ammirare, hanno salvato la vita ai nostri piccoli, io ho vissuto con loro 24 ore su 24 e vedevo ogni loro mossa e posso garantire che sono straordinari in tutto e per tutto... Per quanto riguarda la dott.ssa Alessandroni, che solo il nome mi riempie il cuore di gioia, è una persona semplice, umile che dà amore a questi piccoli da una vita, e a me ha dato molto coraggio..
Io mi sono trovata benissimo!
Prematurità
Buongiorno, vorrei dire anch'io la mia. Devo dire che mi trovo a metà fra le opinioni fin qui descritte. Mio figlio non ha avuto grossi problemi, a parte la prematurità, perciò è stato ricoverato poco. La situazione non è tragica, ma certo ci sarebbe molto da migliorare! Soprattutto per quanto riguarda alcuni infermieri che non hanno particolare cura delle norme igieniche che in un reparto dove sono ricoverati dei neonati dovrebbero avere!!! Siccome mio figlio non aveva niente di particolare, parlavo per lo più con gli infermieri, che non ti danno nessuna informazione! Per fortuna siamo andati via presto, ma se dovessi avere bisogno di nuovo (spero di no) tornerei per la competenza medica.
Due esperienze diverse e molto positive
Ho avuto due bambini entrambi ricoverati poco dopo la nascita presso l’Unità Operativa di Neonatologia dell’Ospedale Sant’Orsola: il primo, nato pre-termine a 29 settimane, è stato ricoverato per 71 giorni fra reparto di Terapia Intensiva Neonatale e reparto di Neonatologia; il secondo, nato a termine 6 anni dopo il primo, ricoverato per pochi giorni per una ipoglicemia neonatale. Sono state due esperienze differenti non solo per le condizioni dei miei bambini, ma anche per la diversa maturità con cui io e mio marito abbiamo affrontato la situazione; in entrambi i casi però posso affermare con convinzione che ci siamo sentiti in mani sicure. In condizioni come queste i genitori sono chiamati a compiere un gesto difficile: lasciare il proprio bambino piccolissimo, indifeso e bisognoso di tutto, ad altri, in braccio ad altri, in un ambiente che non è la propria casa, che ha camerette che ospitano più di un bambino e che ai loro occhi è infinitamente pieno di oggetti aggressivi (aghi, fili, tubi, attrezzi vari) ed io per prima, come mamma, mi sono sentita malissimo; nonostante il nostro stato d’animo terribilmente triste, possiamo dire però che siamo riusciti sempre a dormire tranquillamente la notte, perché sapevamo che i nostri bambini erano sorvegliati, curati e accuditi come doveva essere e che anzi, in caso di pericolo, le possibilità di intervento e l’assistenza erano perfettamente adeguate e sicure. Anche dopo vari anni con il mio secondo figlio ho ritrovato la Neonatologia un po’ differente perché separata dalla Terapia Intensiva Neonatale e dai suoi macchinari di avanzata tecnologia per la respirazione, ma con la stessa organizzazione mirata ad un elevato standard assistenziale che possa far fronte ad eventuali emergenze, ad un’ottimizzazione nella gestione dei tempi del neonato nello sforzo di rispettarne le naturali esigenze e a favorire il consolidamento del rapporto tra i genitori e il figlio, permettendo in particolare alle mamme di stare vicino al proprio bambino appena nato; infatti con il mio primo figlio, pur nella esperienza difficile, è stato grazie al personale medico e infermieristico se ho imparato tantissime cose sull’accudimento e sulla gestione quotidiana dei neonati che non avrei trovato in alcun libro o corso.
Il mio primo figlio pre-termine è stato poi inserito nel protocollo di follow up dei prematuri gestito dalla Dr.ssa Alessandroni ed anche questo programma di controlli, seppur impegnativo, mi ha dato la possibilità di seguire il percorso di crescita del mio bambino con la sicurezza di poter individuare e trattare il più precocemente possibile le sue eventuali problematiche; devo dire sinceramente che con il mio secondo figlio, non inserito in questo programma, talvolta mi sento un tantino orfana anche se ho ancora la possibilità di confrontarmi con il personale del reparto: infatti dopo l’esperienza della degenza in Neonatologia ho deciso di diventare socia dell’associazione di volontariato CucciolO che opera all’interno dell’Unità Operativa e faccio visita alle mamme che sono in reparto per far capire loro che dopo quella terribile esperienza possono riprendere con i loro bambini una vita ricca di soddisfazioni, e lo faccio proprio perché credo che i genitori abbiano bisogno soprattutto di questo, per l’assistenza ai loro figli è già tutto predisposto.
Grandissimo Prof. Cocchi
Mio figlio, a 12 giorni di vita, ha subìto un delicato intervento al cuore e a 6 mesi di vita un rimodellamento cranico-orbitale. Il Prof. Cocchi e tutta l'equipe si sono sempre prodigati in nostro aiuto, in qualsiasi giorno, a qualsiasi ora, hanno prontamente effettuato esami laboratoristici al primo sospetto, scoprendo che mio figlio è anche un soggetto poliallergico. Il Prof. Cocchi, dismorfologo, ha eseguito tutti i controlli che occorrevano per stabilire se le patologie di mio figlio fossero correlate ad una malattia genetica. Tutto lo staff del reparto ha fatto ogni cosa in loro potere per agevolare la guarigione e il miglioramento del piccolo. Li abbiamo ringraziati pubblicamente sul nostro quotidiano nazionale e li ringraziamo qui perchè meritano tutta la nostra stima.
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