Neonatologia Ospedale Brindisi

 
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Esperienza negativa

Fiore all’occhiello sotto la guida del dott. Latini, avendo avuto esperienza positiva 10 anni prima con un parto gemellare prematuro, decisi di partorire nuovamente qui, non volevo rischiare di avere nuovamente bisogno di terapia intensiva.
Si sa.... l’istinto di una mamma a volte è fondato, e poi mai partorire in ospedali sprovvisti di Utin, sono minuti importanti in cui non bisogna perdere tempo.
La mia bambina è nata a 36+6 gg. ed apparentemente tutto bene. Dimessa già con ittero abbastanza elevato, dopo due giorni ritorno per il classico controllo, nuovamente ittero alto e peso fermo alla dimensione. Mi viene detto "signora ritorni domani, eviti di attaccarla al seno perché è molto pigra, rischiamo che l'ittero non si abbassi" e mi viene indicato il nome di un latte. Decisi a casa di tirare il mio latte per verificare la quantità che assumeva, si addormentava facilmente - credo cosa normale con ittero alto. All’indomani in corridoio.... in attesa dell’esame con la bimba attaccata al seno perché piangeva, la solita dottoressa: "signora non si rende conto che non la deve attaccare al seno? la bambina non mangia, ora la ricovero". Inizio del mio calvario. Un giorno di lampada, poi tenuta in osservazione perché non prendeva peso, era molto pigra, a volte prendeva pochi grammi, quindi dimessa quando riuscì a prendere solo 50 grammi. Passarono 10 giorni e il
peso non aumentava. Decisi allora di chiamare il dott. Latini, ormai in pensione, spiegando la situazione, che mi consigliò di chiamarli perché c’era qualcosa che non andava. Seguii il suo consiglio e tornai. La dottoressa di turno mi dice "ora faccio io la prova a farla mangiare", chiese all’infermiera un po’ di latte e si accorse che mangiava pochissimo. Ovviamente passai forse per la mamma ansiosa (dopo tre figli...) e mi disse: signora la bambina è pigra, le deve stare dietro, la faccia mangiare dal biberon così capirà quanto prende; se lei la tiene sempre attaccata al seno rischia di non avere più orari... Non è la prima bambina che crescerà con latte artificiale.
Tornai a casa e, dopo tanti tentativi vani, decisi di richiamare dicendo che la bambina continuava a non crescere e in più le feci gelatinose già presenti alla nascita e di cui chiesi chiarezza (senza riscontro), aumentarono. Tenti con il latte artificiale come consigliato, mi dissero, ma la situazione precipito’. Le scariche aumentarono e ovviamente scarso accrescimento.
Il buon Latini telefonicamente continuava a dirmi che c’era qualcosa che non andava, così decisi di rivolgermi a Roma, al Bambino Gesù, dove ancora viene seguita per una patologia.
Avevo un buon ricordo di questo reparto, ma ora non lo consiglierei, manca innanzitutto l'aspetto umano (non faccio di tutta l’erba un fascio). Perché in un centro di altissimo livello di Roma, quello da cui sono stata colpita è stata l’umiltà. E poi, cosa principale, non hanno mai voluto indagare veramente, e così ritorno a menzionare il Dott. Latini, il quale telefonicamente si è accorto di un problema esistente.

Patologia trattata
Ittero elevato e scarso accrescimento.
Esito della cura
Nessuna guarigione
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