Nefrologia Vito Fazzi

Dopo 3 mesi di degenza di mia mamma vissuti tutti i giorni conoscevo tutte le dinamiche.
Personale infermieristico poco umano.
Reparto senza nessuna guida seria pur avendo un primario.
Pulizia e assistenza che lascia molto a desiderare.
L'unica persona su cui ho un giudizio positivo è il Dott. De Pascalis.
Mia madre è venuta a mancare dopo 3 mesi di degenza per un'infezione ospedaliera e mai riconosciuta in 2 giorni di inferno, nessun medico tranne dott. De Pascalis si è mostrato dispiaciuto o interessato.

Oggi sono rimasto sbalordito nel leggere l'articolo sulla chiusura del centro trapianti di Lecce. Dopo tante battaglie fatte dai pazienti, che da tempo denunciano carenze e inefficienze create non dalla burocrazia, ma da medici che con la loro scarsa professionalità hanno portato quel reparto in una situazione di degrado, dove soprattutto persone anziane si sono trovate in situazioni spiacevoli e imbarazzanti, è andato tutto perso..
I migliori medici non solo dal punto di vista professionale, ma anche umano, sono andati via per poter svolgere il loro lavoro in un ambiente sereno, dando a noi pazienti la forza e il coraggio per affrontare la malattia, soprattutto nei momenti piu' critici.
Vorrei fare una domanda al dott. Calvo.
Perchè si è dovuta aspettare la chiusura del reparto per denunciare una situazione cosi grave?
Detto ciò, la mia opinione è che se si vuole far funzionare un reparto, tutto deve essere fatto nell'interesse dei pazienti e ciò si può fare solo amando il proprio lavoro e lasciando da parte gli interessi personali. Quando mi è stata diagnosticata la mia malattia, mi sono rivolto ad altri ospedali del nord per avere un altro parere e sono stato orgoglioso di essere salentino quando mi hanno detto che ero in mani sicure a Lecce. Peccato che il sogno sia durato poco...
Colgo l'occasione per ringraziare la dottoressa Montinaro per la sua professionalità ed infinita disponibilità.