Medicina Pneumologica Fatebenefratelli e Oftalmico Milano
Recensioni dei pazienti
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Moglie di paziente
Mio marito, 70 anni, con parkinsonismo da 16, è stato ricoverato in pronto soccorso per infezione alle vie urinarie. Causa Covid, non ho potuto parlare con nessun medico, però ho consegnato tutte le cartelle cliniche da cui risultava che era deambulante ma disfagico, per cui bisognava seguire alcune procedure per cibo e farmaci. Rimandata a casa, sono stata chiamata il giorno dopo e avvertita che, causa polmonite ab ingestis, era intubato. Però a casa non aveva dato neanche un colpo di tosse.
Il giorno dopo era in rianimazione, poi sottoposto a tracheotomia, poi ricoverato in Pneumologia. Prognosi infausta, anche perché: “sa è un paziente delicato, è un paziente allettato”. Ho replicato più volte che non era vero, che bastava leggere la cartella clinica precedente il ricovero. Niente da fare, e infatti le carte erano rimaste in Rianimazione.
Mio marito è stato a letto inerme 50 giorni, senza una riabilitazione degli arti nemmeno passiva. Poi è stato mandato in un centro riabilitativo a Cremona (“sa, col Covid, non possiamo scegliere... “), dove ben poco è stato tentato. Ha vissuto più di 3 mesi coi polsi legati al letto perché tendeva a togliersi il sondino nasale, cosa che con la PEG non ha poi più fatto, ma per sostituire sondino con la PEG ci hanno messo 105 giorni.
Ora mio marito è allettato con gli arti rattrappiti e parla a stento. Non cammina, quasi non riesce ad alzarsi dal letto, e quattro mesi fa entrava e usciva da solo nella vasca da bagno. Ha una gamba atrofizzata e un piede incurvato a zoccolo equino, che non so se sarà recuperabile con la fisioterapia.
Esperienza pessima, che ha cambiato la nostra vita.
Figlia di ex paziente
Mio padre di 94 anni entra in ospedale il 2 ottobre per problemi che si son rivelati essere causati da fecaloma. Dopo 2 settimane, pronto alla dimissione dal reparto di pneumologia, va in coma e muore dopo una settimana causa infezione ai reni contratta in ospedale. E' vero che un anziano è fragile ed esposto a infezioni, ma proprio per questo, nel mio cuore... daro' sempre un po' colpa al reparto, in quanto: dove sono l'igiene e l'attenzione ai pazienti riguardo a questo? Soprattutto se anziani? Forse i cateteri andrebbero monitorati di piu'. Non lo so. Fatto sta che ormai il nostro forte e adorato papà non ce lo ridà nessuno, nemmeno questa recensione e il mio voto a questo reparto.
Forse in questo reparto ci sono medici e infermieri troppo giovani per capire la delicatezza di un novantaquattrenne. E pensare che nel 2007, quando fu ricoverata mia mamma, furono super. Oggi non riesco ad avere la stessa opinione, purtroppo.
Pessimo reparto
Mia mamma è stata ricoverata nel reparto Medicina 1 Pneumologia dell'ospedale Fatebenefratelli e oftalmico di Milano dal 31 agosto al 21 novembre 2017 (giorno del suo decesso) per una polmonite ab ingestis. La morte è sopravvenuta per shock settico.
I medici non sono stati in grado di curare una polmonite in quanto, come ci hanno spesso ripetuto sin dal primo giorno, il paziente era "vecchio" (mia mamma aveva 80 anni) e per le sue condizioni generali (era anche affetta da grave decadimento cognitivo) non rispondeva alle numerose terapie adottate.
Tutto questo ci può anche stare. Quello che non si riesce proprio ad accettare è come sia possibile che un paziente entri in un ospedale con una malattia come la polmonite, e venga colpito da una serie di gravi infezioni che lo porteranno alla morte.
La cosa imperdonabile però è stata la scarsa attenzione e cura verso le piaghe da decubito, che hanno cagionato delle gravi sofferenze a mia madre che si potevano evitare, o perlomeno ridurre.
Noi figli e le nuore non abbiamo mai smesso di stare accanto a mia madre durante questo ricovero, alternandoci siamo stati presenti di giorno e di notte, ma purtroppo non è servito ad alleviare queste sofferenze.
Sin dal primo giorno abbiamo chiesto ai medici di poter affiancare un infermiere privato per la cura delle eventuali piaghe, visto che al momento del ricovero non ne aveva e temevamo che avessero potuto comparire. I medici ci hanno risposto che questo non era possibile in quanto avrebbero provveduto a tutto in reparto.
In quasi tre mesi di ricovero, il personale infermieristico non ha mai mosso mia madre dalla posizione supina, se non due volte.
Negli ultimi giorni le piaghe erano comparse addirittura in testa ed abbiamo provveduto ad acquistare un cuscino anti decubito visto che il reparto non lo ha mai fornito ne ci ha mai chiesto di acquistarlo.
L'archetto per le piaghe sui piedi è stato posizionato la mattina del 21 Novembre, mia madre sarebbe morta nel pomeriggio.
Giudizio molto negativo.
Pessimo
I medici sono sembrati poco competenti e restii a dare informazioni; personale infermieristico parimenti scorbutico.
Dopo un mese di ricovero, non sono stati in grado di guarire mia suocera da una polmonite; è stata poi dirottata in condizioni ormai critiche all'hospice Fatebenefratelli, dove dopo neanche 10 giorni è deceduta.
Trattano gli anziani come fossero dei ventenni.
Pessimo giudizio da parte mia.
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