Medicina Ospedale Pescara
Recensioni dei pazienti
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Medicina est piano 7
Dopo 3 settimane di degenza ospedaliera, nessun dottore o Primario (più volte interpellato) si è reso disponibile a relazionarsi con il paziente o i familiari, che in modo caritatevole hanno chiesto più volte di conoscere la verità sullo stato di salute del parente e i risvolti necessari per il proseguo alla guarigione. Solo alla 4° settimana un altro dottore di altro reparto si è reso volontario ad un intervento che nessuno valutava come "vitale".
Esperienza negativa
Sono senza parole per lo stato di assoluto abbandono in cui mi sono trovata nel reparto di medicina 2 dell'ospedale civile di Pescara! SONO RIMASTA 2 GIORNI A VOMITARE SU UN LETTINO SENZA CAMERETTA PER MANCANZA DI POSTI, ma la cosa che mi ha sconvolto di piu' è che medici passavano ed era come se io non esistessi, passavano nelle stanze e io sul lettino continuavo a vomitare ed ero come invisibile. Le infermiere poi erano pochissime e sgarbatissime, l'unica signora gentile che continuava a chiedere a mia madre cosa avessi era la signora delle pulizie, che ci ha dato delle traverse per vomitare. Dopo due giorni ho firmato e sono andata via e mi ha curato la mia dottoressa. Le mie braccia facevano impressione per i lividi procuratami dalle flebo perchè non mi trovavano le vene, cosa che non mi è mai successa quando sono andata a fare le analisi.. Care infermiere, un po' più di calma e gentilezza vi renderebbe piu' umane e ricordatevi che tutti possono stare male prima o poi.. Per voi medici.. dove avete lasciato la vostra Umanità e professionalità?
Errore madornale di diagnosi
NON CI SONO COMMENTI CHE POSSANO ESPRIMERE LA DISPERAZIONE DI UNA FAMIGLIA CON DUE BAMBINI PICCOLI. La possibilità di andare a Bologna, tramite conoscenze, e scoprire che in questo reparto avevano sbagliato tutto.. Mi era stato diagnosticato un tumore al fegato, ma chi ha fatto le varie ecografie era evidentemente un incompetente. La patologia era, ed è, SINDROME DI BUDD-CHIARI.
Io sono ancora qui, sotto cura sempre, ma viva.
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