Medicina Ospedale Cosenza

Non sono qui per esprimere le mie delusioni e quant'altro, voglio solo ricordare che sono una paziente molto paziente, molto rispettosa per il lavoro che svolgete quotidianamente, ma vorrei dire anche la mia, se posso. E' dal 2015 che faccio analisi e visite con una diagnosi imprecisa, quadro possibile di connettivite indifferenziata e fibromialgia. Io non cammino quasi più, ho dolori lancinanti, non riesco ad usufruire di un piano terapeutico giusto, perchè causa COVID appena l'ho cominciato mi è venuto il diabete mellito a causa dei troppi cortisoni presi. Sono passati due anni di visite annullate e poi ripristinate, l'ultima visita mi è stata data il 25 agosto di quest'anno! Non posso credere che, per avere la certezza di una diagnosi, debbano passare tutti questi anni, avendo sempre i risultati delle analisi uguali dal 2015, penso proprio che morirò se continua così. Ho 58 anni e mi faccio schifo solo a guardarmi.
Ormai ho incontrato ognuno di Voi, praticamente tutti a giro, adesso voglio proprio vedere chi vedrò, sempre se ci arrivo viva ad Agosto. E naturalmente, siccome sono pure a piedi (non guido la macchina) si sono premuniti di mandarmi a Paola. Che dire, il vostro è un lavoro meraviglioso, io purtroppo non lavoro più da una vita, e non posso fare nemmeno domanda d'invalidità perchè non ho ancora una diagnosi. Grazie a tutti i dottori della reumatologia di Cosenza.

Con rammarico devo esprimere la delusione più totale verso una sanità inesistente, di una superficialità estrema. Mia madre, ricoverata per più di 20 giorni in questo reparto per problemi respiratori, veniva trattata, anzi, bombardata di flebo di cortisoni e antibiotici. I medici alle mie richieste di come procedesse la terapia e il ricovero, erano sempre occupati per darmi spiegazioni.. Dimessa con una diagnosi errata, ora è con i valori del sangue alterati... Ancora ad oggi è ricoverata in un ospedale fuori regione con la conferma che veniva curata per una bronchite inesistente.