Medicina interna San Giovanni Addolorata Roma

 
3.8 (9)

Recensioni dei pazienti

3 recensioni con 2 stelle

9 recensioni

 
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3 stelle
 
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Voto medio 
 
3.8
 
4.0  (9)
 
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Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Commenti su degenza

Circa un mese fa mio padre è stato ricoverato in questo reparto, ancora fortunatamente i casi Covid erano sotto controllo.
Ciò che mi ha più colpito sono state le disattenzioni nei confronti del paziente che aveva 89 anni, ma ancora desideroso di vivere.
Mi sento davvero in colpa per averlo portato al S. Giovanni. Durante la sua degenza non mi sono trovata d'accordo con decisioni prese a livello di interventi (es. drenaggio alle vie biliari) e mi ha molto colpito la scarsa umanità del medico che si occupava di mio padre; quando una sera ho cercato di parlarle, lei si è rivolta a me dicendomi che non era orario per i colloqui per poi liquidarmi con poche parole. Da lì a qualche ora mio padre è morto, é morto da solo. Alla dottoressa in questione, o non interessava niente delle condizioni di mio padre, o non si era accorta che mio padre fosse così grave da poter morire da un momento all'altro, ma probabilmente sono vere tutte e due le ipotesi.

Patologia trattata
Sepsi.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

OSSERVAZIONI SUL TRATTAMENTO RICEVUTO

RINGRAZIO DI CUORE I VALOROSI MEDICI E INFERMIERI DEL PRONTO SOCCORSO CHE PER DUE GIORNI E DUE NOTTI MI HANNO AIUTATO NONOSTANTE LA CAOTICA REALTA' E LA MANCANZA DI ATTREZZATURE (NON AVEVANO NEANCHE PIU' UNA COPERTA PER ME!).
STIMA E RINGRAZIAMENTI AL DR. SERRA DI MEDICINA 3 E AD ALCUNE (SOLO ALCUNE!) INFERMIERE CHE HANNO AVUTO CURA E COMPASSIONE NEI MIEI CONFRONTI. UNA PICCOLA SOFFERENZA IN PIU' MI E' STATA INFLITTA DA UNA ESPERTA INFERMIERA CHE HA DECISO DI FAR INSERIRE IL CATERE DA UNA GIOVANE E TIMOROSA PRATICANTE. OPERAZIONE NEL POMERIGGIO RIPETUTA E CORRETTA DA UN BRAVISSIMO ESPERTO INFERMIERE. MOLTO MENO UMANE (E SPESSO DAVVERO MALEDUCATE, OLTRECHE' DISTRATTE) ALCUNE DELLE INSERVIENTI, SPECIE QUELLE ADDETTE AL CIBO. PULIZIA CARENTE (SONO RIMASTA CON UNO STRACCIO PIENO DEL MIO VOMITO AI PIEDI DEL LETTO TUTTA UNA NOTTE!) IL BAGNO DELLA STANZA (LETTO 13) UN VERO CESSO...

Patologia trattata
INFEZIONE DELLE VIE URINARIE CON FEBBRE ALTA E INIZIO DI BLOCCO DELLA MINZIONE.
MANCANZA DI POTASSIO E ANEMIA - PRESSIONE ARTERIOSA ALTA (SONO IPERTESA) - IN SITUAZIONE DI PREGRESSA NEFRECTOMIA TOTALE DESTRA (OPERATA 9 ANNI FA).
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Ricovero persona anziana

Mia nonna di 90 anni e' giunta in tale reparto a seguito del passaggio dal pronto soccorso, da cui e' uscita dopo 6 ore. Al pronto soccorso ci hanno informato che aveva 38 di febbre ed una gravissima carenza di sodio, le cui cause potevano essere varie e da cercare nelle varie patologie presenti nel paziente. E' stata portata in Medicina 3 a seguito di quanto sopra detto; i medici le hanno fatto una Tac dopo tre giorni di ricovero, durante i quali nessuno dei tre medici addetti alla cura delle pazienti donne l'abbia visitata seriamente o abbia letto la cartella clinica (portata da mia madre in modo solerte ai sopradetti medici gia' il giorno seguente al ricovero). Dopo 5 giorni di ricovero, visto il progressivo peggioramento delle condizioni fisiche e psicologiche di mia nonna senza apparente causa scatenante, mia madre ha parlato per la terza volta con il dottor Persico, il quale si e' limitato a descrivere "il paziente" e non "la signora", come una persona anziana cardiopatica con bronchite e demenza senile che si appresta all'immobilità". Tendo a precisare che abbia detto ovvietà, e che mia nonna il giorno prima del ricovero aveva fatto tre rampe di scale ed il giro del palazzo sulle sue gambe e che non aveva mai manifestato stati palesi di confusione. Inoltre l'immobilità, dopo 15 giorni di ricovero, durante i quali le e' stato fatto solo un ecodoppler e l'areosol per la bronchite e qualche flebo di soluzione salina per il sodio, ora la sta cogliendo in pieno, in quanto nessuno in questi 15 giorni si e' preoccupato di metterla seduta sulla sedia o in piedi, o farle un minimo di fisioterapia a letto; tranne noi parenti in quell'oretta di visita la mattina e la sera. Ora mia nonna cardiopatica, diabetica e con problemi circolatori e passato oncologico, non si muove quasi piu', ha le braccia e le gambe gonfie piene di ulcere e vesciche e lesioni e arrossamenti tra le gambe (a causa del pannolone che le e' stato messo a forza e perche' sin dal primo giorno per gli infermieri la paziente non andava mobilitata senza in consenso del fisiatra). Tendo a precisare che il fisiatra le ha fatto visita dopo 8 giorni di ricovero, in cui mia nonna aveva gia' perso molta mobilita', cosi' come succede in modo repentino a tutte le persone anziane. Visto che mia nonna urlava e aveva dolore alle gambe laddove la toccava il fisiatra, allora questi ha sconsigliato qualunque tipo di fisioterapia per il momento. Tendo a precisare che io, mia madre e la badante di mia nonna, le abbiamo sempre massaggiato e mosso le gambe fino ad ora, e lei tende a lamentarsi solo all'inizio, dopodiche' e' collaborativa. Addirittura una delle infermiere uno dei primi giorni ci ha riprese perche' cercavamo di far muovere e mettere a sedere mia nonna (che invece gli infermieri fanno rotolare sul letto da una parte all'altra tipo sacco di patate, senza neanche farla mai mettere a sedere); tale infermiera mi ha detto che persone cosi' pesanti e anziane non vanno mosse senza il permesso del fisiatra (che dopo giorni non l'aveva ancora visitata) e che loro infermieri non potevano spostare persone cosi' pesanti e non si volevano assumere responsabilità se poi fosse accaduto qualcosa. Per non parlare del fatto che durante gli orari di visita tali infermieri spariscono, non sanno dire che terapia sia stata fatta al paziente durante il giorno, rispondendo con la frasi pass partout "parlate con i medici la mattina, noi non sappiamo niente". La qual cosa fa molto piacere visto che pero' poi loro dovrebbero somministrare le terapie ai pazienti. Tendo a precisare che tali infermieri pero' si sono lamentati con le signore vicine a nonna del fatto per esempio che le camice da notte da noi portatele fossero con maniche troppo strette, o che un giorno aveva il diabete alto perche' noi parenti chissa' cosa le avevamo dato da mangiare, ma direttamente con noi non abbiano mai parlato - e sottolineo che noi siamo andati a far mangiare mia nonna a pranzo e cena almeno in due/ tre tutti i giorni dal suo ricovero. Per non parlare del fatto che oggi, domenica 26 novembre, aveva la camicia sporca e piaghe sotto al seno, oltre che nell'interno coscia, di cui gli infermieri non ci hanno detto nulla, sebbene dicano che la cambiano tutti i giorni... allora mi chiedo: come è possibile che non le abbiano mai viste?
In tutto cio' mia nonna continua ad avere una febbre che va e viene di cui la causa e' ignota e la carenza di sodio, cosi' come il resto, e' stata giustificata con un generico "succede nelle persone anziane". Spero solo che mia nonna esca al piu' presto, ma il problema e' che se si esce di propria volontà, il reparto non rilascia la cartella di uscita con la terapia di uscita e la cartella clinica con le analisi fatte!

Patologia trattata
Febbre alta e forte carenza di sodio con stato confusionale generico.
Esito della cura
Nessuna guarigione
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