Medicina Immunologica San Raffaele

Ho speso euro 300 per la prima visita e il dott. Dagna mi ha preso in carico con la sua equipe. Mi hanno prescritto un primo biofarmaco, che però mi ha fatto stare malissimo, cosa mai successa prima, non riuscivo a stare in piedi e nemmeno a prendere in mano un bicchier d'acqua. Allora ho provato tante volte a telefonare al dottore per avere una opinione sul da farsi (anche perchè giustamente i medici di base coi biofarmaci non possono dare granchè aiuto, sono farmaci specifici e delicati da trattare), ma nè il professor Dagna, nè il dottor Boffini della stessa equipe si sono mai fatti trovare. Hanno chiesto di scrivere una email, alla quale hanno risposto che secondo loro era Covid (ma io avevo in mano il test negativo, il Covid non c'entrava nulla). Un medico dovrebbe dare un minimo di supporto ad un paziente che sta male, in un modo o nell'altro.. Trovo questo approccio disumano, mi ha fatto sentire veramente abbandonato, non rispettato, e quando si sta male questo è veramente la peggior cosa che possa capitare. Poi mi fa sorridere che in Reumatologia i dottori tutti professino l'importanza del rapporto dottore- paziente, soprattutto all'inizio, per valutare insieme i sintomi e le reazioni coi farmaci che vengono consigliato, per un percorso terapeutico insieme.

Purtroppo la mia esperienza al San Raffaele per la Reumatologia (preferisco non far nomi) è stata negativa. Dopo una visita a pagamento con un giovane reumatologo, sono stata abbandonata a me stessa, senza alcun numero telefonico o email per dubbi o recidive della malattia.
Risultato: giunta al dosaggio più basso di Prednisone, ho avuto paralisi di Bell e pesante ricaduta.
Non ho più alcuna fiducia.

Vivo a Milano e trovo che il San Raffaele sia sempre una delle migliori strutture a nostra disposizione per la nostra salute.
Peccato dover esprimere un parere negativo per il reparto Immunologia clinica e Reumatologia. Mi sono recata presso la struttura per mia figlia di 15 anni. Siamo state seguite dalla dott.ssa Adriana Cariddi, che si è dimostrata poco empatica, non ci ha spiegato nulla della possibile sindrome di cui potesse essere affetta mia figlia. Ad ogni modo, mi avrebbe dovuto consegnare delle impegnative per degli esami specialistici, ma non me le ha consegnate, con la promessa che me le avrebbe fatte in un secondo momento. Ok, peccato però che non si sia più fatta vedere, le impegnative non me le ha più consegnate e le ha dovute compilare il mio medico di base (si poteva anche rifiutare, visto che mia figlia è stata sottoposta ad visita specialistica con SSN).

Mi curo all'ospedale San Raffaele da parecchi anni e trovo che i medici siano davvero eccellenti. E' per questo che mi curo ancora qui dopo tanti anni, ma purtroppo non sono per niente contenta dei servizi. La burocrazia a livello amministrativo ha superato ogni limite di decenza. E' "umano" dimenticare di fermarsi in accettazione per farsi rilasciare il giustificativo da presentare sul lavoro dopo aver effettuato una visita, può succedere a chiunque, non siamo macchine (i medici non lo possono più rilasciare per motivi legati alla privacy), ma non è né normale né serio che nessun ufficio ti sappia dire come fare per ottenerlo in un secondo momento, che gli impiegati si passino le telefonate gli uni con gli altri, che l'URP sia già chiuso alle 16,00 (perché in base alla normativa vigente il giorno dopo non lo possono più fare in quanto sarebbe un atto illecito, perciò mi sono sentita rispondere:" la colpa è sua perché si è dimenticata, non è un nostro problema") e che ti lascino senza giustificativo mettendoti in difficoltà col datore di lavoro come se, invece della visita (tra l'altro a pagamento), uno avesse mentito e fosse andato a fare shopping. Penso anche che, quando si fa un ricovero in day hospital, dovrebbero portare ai pazienti il certificato di degenza direttamente in reparto, invece di farli attendere in accettazione, magari ancora sotto l'effetto dell'anestesia e dei postumi dell'intervento. E' disumano e irrispettoso nei confronti di chi arriva in ospedale per curarsi. La mia opinione è che ci sia troppa rigidità burocratica.

La dottoressa Minutiello è stata molto attenta e precisa alla visita, ma dopo quella visita non sono più riuscita a contattarla nonostante dovessimo iniziare a fare il ciclo di vaccini… Sono passati mesi e ancora non riesco ad ottenere un suo contatto, alla email non risponde... (e sinceramente le visite costano molto, pagare così tanto solo per parlarle non ha secondo me molto senso).

Sono stata oggi ad una visita allergologica dal dottor Samuele Burastero, dopo essere stata in precedenza in altre strutture, anche molto rinomate in materia di immunologia ed allergologia, e finalmente ho trovato una persona molto competente ma anche molto umana, che ha saputo spiegarmi in termini semplici ma esaustivi quali siano i meccanismi che scatenino i miei disturbi legati a varie allergie alimentari e pollinosi. Consiglio questa struttura perchè qui ho trovato un medico che prima ha ascoltato quali siano i miei problemi, e poi mi ha dato la spiegazione clinica di questi e le possibili soluzioni.
Sono molto soddisfatta. Ci tornerò.