Medicina fetale Ospedale Di Venere Bari

Ho avuto modo di conoscere la Medicina fetale del Di Venere, in particolare nella persona del dott. Campobasso Gianluca. Amniocentesi eseguita in maniera eccelsa, diagnosi di piede torto bilaterale. Medico di una umanità unica, ma soprattutto di una competenza professionale eccellente. Io e il mio bambino non faremo che ringraziarlo a vita.

Ho avuto modo di interfacciarmi con questo reparto due volte. La prima volta dopo un risultato di T21 dal dna fetale, che è stato purtroppo confermato da una NT elevata e dalla villocentesi. L’operatrice che eseguí la eco e la villocentesi fu davvero professionale, competente ed umana. Qualche mese dopo, essendo rimasta nuovamente incinta, ho eseguito bitest e traslucenza nucale sempre in questo reparto, e caso ha voluto che io abbia incontrato la stessa dottoressa che, ricordandosi di me, ha espresso la sua vicinanza e felicità nel darmi, questa volta, solo belle notizie.
La villocentesi è stata quasi priva di dolore e durante tutto l’esame mi è stato spiegato passaggio dopo passaggio cosa stesse facendo e questa seconda volta ho riscontrato altrettanta professionalità e dedizione al paziente fin dall’accettazione.
Dall’ostetrico che mi ha spiegato tutto quello che avrei dovuto fare quel giorno alla dottoressa, aldilà della prima esperienza personale di T21, non posso che avere ottime recensioni su questo reparto.

Ho eseguito il duo test, dove mi è stata trovata una translucenza nucale del feto elevata. Mi è stata così consigliata la villocentesi, che è stata eseguita dal dott. Gianluca Campobasso (bravissimo), che ha cercato di tranquillizzarmi durante l’esame. Purtroppo, a distanza di una settimana, ho ricevuto una chiamata dal reparto di genetica dove era stata diagnosticata la sindrome di Turner alla mia bambina.
A prescindere da questa brutta notizia, che nessuna madre vorrebbe mai ricevere, io mi sono trovata benissimo: il tatto che hanno avuto e la gentilezza non hanno eguali, oltre che la loro competenza dal punto di vista medico.

Una gravidanza monocoriale monoamniotica arrivata ad inizio della 32° settimana senza alcun problema. Non è stato proposto, vista l’epoca della gravidanza, un ricovero con monitoraggio intensivo a scopo precauzionale. Nell’ultimo controllo le mie bambine erano morte in utero. Mi chiedo come si possa essere, a mio parere, così poco cauti in una gravidanza delicata e ad alto rischio come la mia. A 30 settimane avrebbero dovuto propormi dei controlli intensivi, magari in regime di ricovero. Sono un medico non ginecologo, e mamma ora di due bimbe morte che forse avrebbero potuto salvarsi!

A quasi 3 anni dalla mia esperienza, volevo ringraziare il Dott. Gianluca Campobasso. Sono stata visitata da lui il 29 luglio del 2016, a 38 settimane di gravidanza, dopo che un dottorino non ha visto durante la morfologica la malformazione cardiaca di mio figlio, che peraltro rappresentava un'emergenza neonatale. Il dottor Campobasso invece, oltre a capire il quadro generale, serio, mi ha rassicurata e spiegato in pochissimo tempo le cose da fare, ha gestito nel migliore dei modi tutta l'emergenza. Sono stata mandata in un'altra sede e ho risolto tutto benissimo. Lui però ha seguito tutto con cura, come un grande uomo e un grande dottore deve fare, nonostante sia giovanissimo. A distanza di quasi 3 anni non dimentico, e porto con me la gioia di avere conosciuto una persona fantastica.

Uno staff di gente meravigliosa, subito sono state evidenziate le malformazioni da ecografie interne a solo 12 settimane, confermate poi da DNA fetale e villocentesi. Anche se la mia esperienza personale è stata molto difficile emotivamente, loro sono stati molto gentili e comprensivi nei miei confronti.
Ringrazio il dottor Volpe ed il dottor Gentile e tutti i medici e personale di entrambi i reparti di Medicina Fetale e Genetica.

Sono stata una loro paziente 2 mesi fa... ero seguita dalla dottoressa De Robertis. Io sono di Taranto, mi hanno mandato a Carbonara perché nell'ecografia morfologica alla 23° settimana il mio bambino era affetto da stenosi critica all'aorta. Mi hanno operata alla 25° settimana in laparoscopia, intervento in utero. Il primo intervento in Italia di questo genere. Ho voluto rischiare per poter salvare il mio bambino. Una equipe di medici venuta da tutta Italia; anche dal Gemelli di Roma e dal Gaslini di Genova. L'intervento è riuscito alla grande, ma dopo soli 3 giorni ho avuto una infezione al liquido amniotico. I rischi erano alti e ho partorito alla 26° settimana. Purtroppo il mio bambino è volato in cielo dopo soli 5 giorni di vita.. Il cuoricino non ha retto.. Il mio dolore è straziante ma loro.. i medici tutti, mi sono stati vicini. Sono stati come una famiglia per me. E lo sono tutt'ora.. Hanno fatto tutto il possibile e io gli sono grata di tutto..

Tutto lo staff del dott. Volpe ha gestito nella maniera migliore la nostra complicata situazione, la dott.ssa De Robertis è stata straordinaria, ma anche gli altri davvero: nonostante la rarità del caso, sono stati di altissima professionalità, di grande supporto psicologico e di assidua vicinanza.
Ci hanno accompagnato dalla 12° alla 32° settimana con grande impegno, hanno compreso le nostre paure e le nostre difficoltà nell'affrontare una cosa più grande di noi e ci sono stati vicino con grande tenerezza, affidandoci poi alle cure del Policlinico per la nascita.
Durante il mio ricovero al Policlinico e dopo la nascita della mia bimba, il dott. Volpe non ci ha mai lasciati soli, ha continuato a vigilare che tutto andasse per il meglio e così è stato... Mia figlia è con noi e sta bene grazie a loro.. non finirò mai di ringraziarli abbastanza.

Ho fatto la translucenza nucale con il dott. Giorgio Rembouskos, medico davvero competente e soprattutto gentile e affabile.
Ho pensato che tutti i dottori dovrebbero porsi in questa maniera con i pazienti.
Grazie dottore

Una equipe fantastica! Preparati, disponibili, efficienti! Nonostante la tragicità del momento, sono stati delicati nella gestione della problematica, nonchè concreti nella determinazione di possibili soluzioni!
Grazie, grazie, grazie!

Uno staff magnifico, ma soprattutto un grazie speciale al Dott. Campobasso che è riuscito a diagnosticare una patologia rara. Nonostante la sua giovane età, ha dimostrato capacità, professionalità e competenza.
Grazie al Prof. Volpe per la sua cordialità, disponibilità e interessamento al nostro problema.
Grazie alle infermiere, sempre disponibili e pronte ad aiutarci in questo momento delicato.