Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso San Filippo Neri
Recensioni dei pazienti
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Embolia polmonare
Ricoverato in Medicina d'urgenza per embolia polmonare, sono stato trattato fin da subito con molta cura da personale magnifico e da dottori disponibilissimi.
Ringrazio veramente tanto questo reparto e il personale che ci lavora.
Maurizio Patruno
Grazie al Dr. Marcello Carè
Grazie a tutti i componenti il pronto soccorso per le attenzioni mediche prestatemi fin dal mio arrivo in sala urgenze; un ringraziamento particolare va al dr. Marcello Carè, medico simpatico, gentile e attento al problema cardiaco che qui mi ha condotto nella nottata e mattinata del 8-9 aprile 2019.
Buon PS
Diagnosi polmonite da batterio.
Gentilezza e competenza.
Ottimo servizio.
Ci sono bravi dottori e altri meno
Sono entrato ed ho trovato una dottoressa che oltre che essere brava, era anche umana. Il nome lo voglio dire, DI MATTEO ROSARIA, davvero competente, per 2 ore mi ha rivoltato come un calzino e fatto di tutto (forse è mancata una visita cardiologica), forse perchè nel frattempo la pressione era andata a 107/64. Infine mi dice che l'indomani sarei stato visto dal gastroenterologo (le avevo fatto un nome e lei mi ha detto che sarebbe venuto lui stesso). Sono rimasto contento di tutto e visto che nel frattempo mi ero ripreso, sono rimasto volentieri tutta la notte su una lettiga rotta senza dormire etc.. Il giorno dopo non vedo piu' nessuno se non a mezzogiorno, quando entra un gastroenterologo che a malapena mi tocca l'addome e mi consiglia di eseguire EGDS di controllo ambulatoriale. Dopo un po' mi chiama la dottoressa Bruni Paola, che era subentrata al mattino non guardandomi in faccia, che mi consegna la cartella clinica di pronto soccorso con la terapia, ovvero il Mepral (che già prendevo) con l'aggiunta di Plasil. Ma io prendevo il Levopraid che è uguale. Volevo dire che dò 5 alla prima dottoressa, ma la seconda è senza voto.
Odissea
In seguito ad un intervento di asportazione di utero ed annessi fatto in un altro ospedale, mi sono ritrovata dopo 22 giorni con una fistola vescico- vaginale. Il che, in termini pratici, significa che una parte delle urine vengono convogliate fuori attraverso il catetere ed una parte di esse fuoriescono dalla vagina. Da quel momento in poi é cominciato il mio calvario. A distanza di un mese mi rendo conto durante la notte che il catetere si é otturato, per cui non passano più urine. Le stesse venivano fuori solo dalla vagina. Corro al pronto soccorso e, dopo aver atteso il mio turno, la dott.ssa mi fa subito cambiare il catetere e mi fa fare anche un lavaggio vescicale. A questo punto lodi per i due giovani infermieri che mi hanno assistita in questo. A distanza di un mese e mezzo mi risuccede la stessa cosa. Chiaramente cambiano gli attori. Il medico di turno mi dice che non é necessario cambiare il catetere visto che i reni funzionano bene ed é prossimo l'intervento risolutore. Praticamente io per lei ero destinata a vivere i giorni precedenti l'intervento stando su di un water 24 ore su 24 in quanto, avendo il catetere fuori uso, le mie urine sarebbero uscite esclusivamente dalla vagina. Chiaramente ho dovuto discuterci per farle capire che ero contenta del fatto che i miei reni funzionassero, ma che non potevo passare le mie giornate su un water. Alla fine, contrariamente alla sua deontologia professionale, ho visto cambiato il catetere.
Professionalità e ignoranza
Conosco molto bene l'ospedale San Filippo Neri, abitando in zona ed avendolo sempre preferito ad altre strutture. Hanno trattato chirurgicamente tutta la mia famiglia in maniera eccellente. Da piccoli interventi ad interventi più seri, come il mio, avvenuto circa 17 anni fa. Ritengo la struttura di qualità e, alle volte, addirittura la consiglio. Ma, e qui c'è un ma, nel periodo di Natale sono stata ricoverata per un forte dolore gastrico con relativo disagio anche psicologico. Sono stata accettata al P.S. alle 2.30 di notte e quindi dopo "trasferita" in osservazione breve per ulteriori esami diagnostici e per individuare la terapia a me più appropriata per il tipo di disturbo, visto che, avendo altre patologie, i farmaci erano diciamo cosi' da "calibrare". Nel mio soggiorno all'osservazione breve, che è durato circa una settimana, ho potuto apprezzare da una parte la professionalità di alcuni medici, e ripeto alcuni, visto che non tutti ritengono che regalare un sorriso, sia anche un ottimo toccasana per il paziente, e da un'altra l'ignoranza e la scortesia del personale (salvo eccezioni chiaramente). Ma la percentuale di personale scortese ed addirittura che ti manda a quel paese (è successo anche questo), è abbastanza alta. Io non so se ciò che sto scrivendo sia letto da qualcuno preposto anche a controllare il livello di educazione nei confronti di un assistito. Ma siccome esiste questa possibilità di dare commenti, non ci ho pensato piu' di troppo a scrivere. Ringrazio dell'attenzione l'amministrazione dell'ospedale e mi auguro che, in futuro, provvedimenti adeguati vengano presi in merito. Cordiali saluti.
P.S. Mi viene richiesto sotto se consiglierei questo reparto, in un altro campo. Onestamente io consiglio l'ospedale in generale. Se il Pronto Soccorso continuasse su questa "linea", squalificherebbe il lavoro di molte persone che impegnano parte della loro vita (il lavoro) con serietà. Cordiali saluti.
BASTEREBBE UNA CAREZZA ALL'ANIMA PER ALLEVIARE..
REPARTO MALE ORGANIZZATO, PERSONALE SCORBUTICO E POCO DIPLOMATICO. SI PRESENTA MALE GIA' DAL P.S. CON IL QUALE E' COLLEGATO, IN QUANTO MANCA DI COMUNICAZIONE FRA PERSONALE MEDICO ED INFERMIERI. SCARSA SENSIBILITA'; ED UMANITA' ASSENTE IN TUTTO. IGNORANZA CON I PAZIENTI E NEI CONFRONTI DEI PARENTI CHE VANNO IN VISITA. INSOLENZA NEL RISPETTARE GLI ORARI DI VISITA E SOMMINISTRAZIONE DEL VITTO, CHE I PAZIENTI SPESSO MANGIANO FREDDO.
LA DOTTORESSA OREFICE, DALL'ALTO DEL SUO TITOLO PROFESSIONALE, TRATTA I PAZIENTI CON LINGUAGGIO INADEGUATO E SCORBUTICO: DOVREBBE ARMARSI DI UN SORRISO IN PIU' PRIMA DI ENTRARE IN REPARTO.
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