Medicina ad indirizzo geriatrico Niguarda
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Visita post Covid
Visita mio marito il dottor Rinaldi per problemi post Covid-19.
Non ha neanche guardato il dischetto con la Tac, ha solo letto il referto, nè ha provato la saturazione..
Ci ha solo indicato una visita presso villa Marelli per approfondimenti, senza sapere che a villa Marelli rientrano nel programma post Covid solo le persone lì prima ricoverate.
In conclusione, 90 euro per niente.
Incuria e mancanza di pulizia
Sono tuttora ricoverata in medicina b3, ex reparto covid-19. Al di la di alcune dottoresse brave e gentili, e di alcune infermiere competenti e disponibili che ringrazio. Ho constatato la assoluta mancanza di igiene, disponibilità e pulizia da parte di alcune OSS. Sono in stanza con una paziente allettata e con stomia e sono convalescente da una infezione contratta in ospedale. Ho dovuto pulire e disinfettare personalmente il bagno e anche mio figlio ha dovuto farlo per permettermi di poterlo usare a mia volta, poiché ho trovato in più occasioni il bagno sporco di feci e anche una volta di urina proveniente dalla pulizia fatta, in varie ore del giorno e della notte, dal personale sulla paziente allettata. Alle mie rimostranze, mi veniva detto che non competeva alle OSS pulire. Anche un'altra volta, dell'urina caduta per terra è rimasta sul pavimento fino al giorno successivo coperta solo con una federa. Alla mia richiesta di pulizia mi è stato risposto che il personale è insufficiente per assicurare una maggiore igiene e di protestare con la direzione affinché aumenti l'organico. A mio avviso non mi sembra che ci siano poche OSS, ma c'è solo incuria per i propri compiti. In altra occasione, avendo richiesto un bicchiere di acqua calda, mi è stato portato contenente un liquido con odore di disinfettante... presumibilmente era stato usato un bicchiere sporco... Il liquido in questione è stato poi mostrato anche ad un medico, conservato da mio marito per farlo analizzare. Ero stata ricoverata in passato al Niguarda, sempre soddisfattissima e ben curata, mai mi sono imbattuta prima in una situazione di tale mancanza di igiene e di scarsa collaborazione.
Sepsi
Sono stata ricoverata dal 25.4 all'8.5.2020. Dopo un giorno e mezzo in astanteria per un sospetto di covid-19, mi hanno trasferito nell'ala ibridi di questo reparto, dove sono rimasta dopo l'esclusione covid e la diagnosi di setticemia. Premetto che sono cardiopatica grave. La prima notte un mancato cambio (avevo il pannolone) dopo due ore di chiamate ed il mattino successivo l'infermiere di turno, dichiarandomi autonoma, si rifiutava di assistermi per un bidet (non potevo farlo poichè mancante) definendomi "una abituata a farsi servire" - "non vedi che sei obesa, cicciona" strattonandomi e minacciandomi di mettermi un catetere se non mi fossi data una mossa. Chiaramente l'ho denunciato, mai una persona già sofferente e in difficoltà dovrebbe subire maltrattamenti. Eccetto un pugno di infermieri degni di tale nome, il resto del personale era insofferente ad ogni richiesta, se non addirittura maleducato.
14 ore di digiuno tra cena e colazione, distribuzione medicinali con ore di ritardo, bisogni assistenza evasi dopo numerosi richiami, flebo (finite) lasciate attaccate per ore (c'era sempre un'urgenza). Comunicazioni tra personale infermieristico o tra medici scarsissima, gli uni spesso non conoscevano le decisioni prese dal turno precedente.
Qui mi fermo, sarebbe troppo lunga.
Una nota positiva: la professionalità e la disponibilità della dott.ssa Mosca Stefania e la conoscenza della dott.ssa Bondini Silvia: professionale, umana, empatica, in poche parole l'eccellenza medica.
Sono stata sfortunata, tempi difficili? Non lo saprò mai.
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