Mater Olbia Hospital

Dopo aver subito intervento chirurgico non idoneo nella mia situazione clinica oggi mi ritrovo con un aggravamento.

Sono stata seguita da maggio 2023 a ottobre per una endometriosi. Il medico mi ha sempre visitato in intramoenia (130 euro), per un totale di 3 volte. Ha sperimentato ben due terapie che non sono andate bene, invitandomi a presentarmi in studio per una terza terapia. Ho scritto (non era possibile avere il suo numero di telefono, figuriamoci) che avendo perso il lavoro non potevo più spendere 130 euro ogni volta che ci vedevamo e se fosse possibile avere la prescrizione via email. Non ho MAI ricevuto risposta, neanche un gentile "non si può fare", o un'alternativa che potesse andare bene per il mio problema. Se questa è l'attenzione che hanno verso il paziente, forse dovrebbero valutare l'ipotesi di fare un altro mestiere.

In riferimento alla dottoressa ginecologa da me incontrata, ho chiesto un consulto per sospetta endometriosi. La dottoressa mi ha diagnosticato adenomiosi. Io ero desiderosa di una seconda gravidanza, la dottoressa mi consiglia lo stesso l'isterectomia per la risoluzione dei sintomi: a 34 anni voleva togliermi l'utero, togliendomi tutte le speranza e omettendo completamente il fatto che ci siano altre branche della medicina, come la radiologia interventistica, del quale lo stesso ospedale Mater è provvisto, che possono dare sollievo ai miei sintomi mantenendo e conservando integro il mio utero.
UN BRAVO MEDICO METTE SUL TAVOLO TUTTE LE SOLUZIONI E IL PAZIENTE DECIDE.
Sconsiglio vivamente.
Alla fine la mia adenomiosi è stata trattata con conservazione dell'utero in Radiologia interventistica dal dott. Marini all'ospedale SS. Trinità di Cagliari, con risoluzione totale dei sintomi.

In questo ospedale non ho trovato molta umanità, oltre il fatto che dopo un banale intervento ho avuto un'emorragia e, quando la notte chiamai l'infermiera per dirle che sentivo sangue scendere, mi disse che non c'era nulla; solo quando era sceso fino a giù un litro e mezzo di sangue, allora ha chiamato il medico.
Poi c'è da dire che sono intervenuti bene, molto competente la dottoressa Verri, a lei e al dottor Rubattu darei 5 stelle.
Mi danno un pap test da eseguire a 3 mesi dall'intervento senza tenere conto della mestruazione (ah, dovevo pensarci io forse...) e infatti puntualmente mi arriva proprio quando dovevo eseguire l'esame, quindi saltato. Mando una email per avvisare, non ricevo risposta. Dopo una settimana chiamo io, riesco a riprenotare l'esame e vado senza l'impegnativa. E' vero, ho sbagliato io in questo caso, ma dico loro che gliela avrei portata più tardi, ma niente, l'esame salta nuovamente perché non pare che non sia importante per loro che tu potresti avere o meno un tumore all'utero (dato che il pap test serve a prevenire quello) a loro interessa di più una impegnativa che avrebbero potuto regolarizzare tranquillamente più tardi. Ma no, magari il pap test è ancora positivo, chi se ne frega, aspettiamo ancora qualche mese (perché ora devo nuovamente prenotare dal Cup). Tutto per non aspettare una impegnativa qualche ora dopo?!!

Ho fissato una ecografia in solvenza col dottor Rinaldi. Dopo l'ecografia, senza chiedermi niente del mio percorso, mi indica che era presente un nodulo che non era presente negli altri referti. Lascia l'ambulatorio e mi consegna poi il referto in corridoio alla presenza di altri pazienti e mi dice che avrei dovuto provvedere a fare un ago aspirato. Mi riconferma che questo è un nuovo nodulo e non era mai stato indicato nei referti precedenti.
Presa da disperazione, ho sentito lo IEO (dove sono seguita) e poi ho fatto 2 successive ecografie. La realtà è che il nodulo era sempre presente a partire dal 2018... quindi la documentazione precedente non era stata assolutamente confrontata dal dottor Rinaldi, oppure non ha saputo leggere l'ecografia.