Maria Pia Hospital di Torino
Recensioni dei pazienti
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Holter cardiaco
Molto bene l'esame ed il referto, nulla da eccepire.
Per quanto riguarda il resto, scortesi e disorganizzati, receptionist in particolare.
Intervento in artroscopia
Per fortuna solo due giorni di ricovero per l'intervento.
Nessuno mi ha mai chiesto se avessi bisogno o come stessi. Le quattro cose essenziali che ho chiesto (la padella, un antidolorifico post intervento e alzarmi il letto per mangiare in quanto non automatico) sono state fatte col muso e senza neanche rivolgermi parola. In totale, 3 operatori cordiali su circa 10 con cui ho avuto a che fare.
Sono arrivata a casa mia col solo desiderio di lavarmi perché nessuno mi ha aiutata.
Nessun segnale telefonico e assenza di Wi-Fi.
Prelievo ematico per visita dal cardiologo
Il voto "0" alla competenza non riguarda i medici, ma le operatrici. Stamattina 6 ottobre alle 7:30 mi prelevano il sangue per una visita dal cardiologo. Dopo il prelievo l'infermiera mi dice "si sieda in sala d'aspetto, la chiameremo noi." Alle 9:20 chiedo notizie del cardiologo e cascano dalle nuvole perchè non dovevo aspettare lì!! Così hanno discusso tra di loro e con una serie di telefonate mi hanno fatto andare sopra, ove una infermiera ha fatto vedere gli esami del sangue al dottor Marra, che mi ha prenotato una visita per il 15 ottobre. Così il 15 farò nuovamente 40 km. andare e 40 km. tornare e il mio intervento slitterà pertanto ancora una volta: prima per il Covid, ora per i vostri sbagli. Sono arrabbiatissimo.
Degenza COVID-19
Reparto Covid con camere mancanti di areazione naturale, in quanto le porte verso l'esterno sono state private delle maniglie e quindi non si possono aprire.
Solo areazione forzata.
Obbligo di permanenza in camera, con 2 ospiti, e mancanza di possibilità di movimento.
Cibo insufficiente e scadente quotidianamente arrivato tramite servizio catering esterno.
Personale infermieristico poco coinvolto, qualche errore nella somministrazione della terapia, fortunatamente rimediato.
Pulizie molto superficiali.
Ortopedia: intervento all'alluce
Sono entrata a mezzogiorno, ho aspettato per l'intervento fino alla 17.30 a digiuno dalla sera prima in una camera bella ma con il riscaldamento che non funzionava.. Sono scesa congelata in sala operatoria, ove un infermiere poco competente, dopo avermi bucato più volte entrambe le braccia, mi ha "torturato" anche la mano; quando gli ho detto che stavo per svenire, ha riso dicendomi che tanto ero coricata, dopodiché se ne andato. L'altra infermiera si è arrabbiata perché oltretutto mi aveva messo l'ago fuori vena, così ha dovuto ribucarmi...
Bravissimi comunque gli altri assistenti ed in particolare il chirurgo, ma dopo questa mia personale esperienza, non mi sento di consigliare questo OSPEDALE!
Delusione su una struttura così importante
Mio padre è stato ricoverato più volte nella struttura di Villa Pia per un problema al cuore, ma dopo diversi ricoveri, diversi esami anche invasivi, nulla, niente da fare: è solo stato riempito di medicine dalle 19:00 alle 22:30 al giorno.
In seguito è stato ricoverato in geriatria dell'ospedale di Cuorgnè, ove l'hanno tirato fuori benissimo e ad oggi prende solo 6 pastiglie al giorno e sta molto bene.
Esperienza negativa con Villa Pia.
Cardiologia
L'unica vera nota positiva è stato il dialogo cordiale e rassicurante avuto con il cardiologo dott. Saverio Iacopino durante tutto l'intervento di impianto di pacemaker Micra TPS.
Ortopedia
Tralasciamo l'agonia che tutti i pazienti passano per gli esami preoperatori a qualche settimana dall'intervento a causa della PESSIMA organizzazione: ho aspettato 9 ore per fare un ecg, un prelievo del sangue e un superficiale colloquio con l'anestesista durato 2 minuti (per caritá, fortunatamente era tutto ok e va bene così).
Se penso ai due giorni passati all'interno della clinica mi sale sempre l'ansia! Consiglio al personale in generale, ma in particolare alla giovane anestesista, lezioni di approccio al paziente, che male non fa! L'intervento è riuscito bene a detta dei dottori, sono ancora in fase di recupero al momento. Comunque mi è stato 'dimenticato' un punto all'interno della ferita, di cui mi sono accorta solo quando ha fatto infezione... Pazienza, capita. La cicatrice è brutta (confrontandola con quelle di altre operazioni uguali a questa) e ancora molto evidente a quasi tre mesi dall'operazione. Mi sono stati graffettati anche i drenaggi e ancora qualcuno deve spiegarmi il perchè, non sto a spiegarvi il dolore che ho provato al mattino quando il medico ha cercato di strapparli dal ginocchio APPENA operato e senza anestesia. Il medico (che tra l'altro non era neanche il mio) e gli infermieri sono stati abbastanza sgradevoli durante la mia degenza, sempre pronti a giudicare le mie reazioni in un momento di fragilità a cui si è aggiunto un blocco della vescica (e lì ci sarebbe un'altra storia ancora).
Il mio letto era rotto e lo schienale stava su, per tutto il giorno ogni volta che passava qualcuno chiedevo gentilmente, cercando di non rompere ulteriormente le scatole al personale già di suo scocciato, di capire se si poteva aggiustare in qualche modo, almeno per poter passare una notte tranquilla per quanto fosse già di suo impossibile, e tutti mi hanno risposto "è rotto", andandosene poi via.
La mattina del secondo giorno ero davvero provata, tanto che il medico, che continuava a non essere il mio, non mi ha firmato il consenso per uscire. Sta di fatto che una volta tolti i drenaggi e atteso con pazienza il fisioterapista che doveva guardarmi mentre mi alzavo, ero pronta IO ad andarmene via stavolta! Un'altra notte lì proprio no!
Spero di aver risolto una volta per tutte questo problema, in ogni caso qui non ci tornerei.
Parcheggiata in sala d'attesa
Due anni fa sono stata operata al tunnel carpale, nulla da rimproverare per l'intervento. Pero' mi sembra assurdo che subito dopo l'intervento mi abbiano fatta vestire per dimettermi e lasciata in attesa in sala d'aspetto, mentre era necessario il ricovero. Infatti devo ringraziare il dott. Sordo (il quale ha sgridato il personale infermieristico) se in seguito mi hanno assegnato un posto letto. Vi sembra normale subire un intervento chirurgico e nemmeno ricevere il posto letto in stanza?
Più NO che SI
Mio padre è entrato in questo ospedale il giorno 15 Settembre 2015 per una coronarografia; dopo l'esame ci è stato comunicato che avrebbe dovuto subire un intervento per l'impianto di 4/5 bypass.
Il giorno seguente ha avuto luogo l'operazione.
Purtroppo c'è stata qualche complicazione (infezione all'intestino presa misteriosamente a detta degli stessi medici).
Dopo 20 giorni in terapia intensiva viene spostato direttamente in reparto, tenuto seduto (in mutande) su una poltrona per ore e ore, senza assistenza alcuna, contrae una bronchite che costringe ad intubarlo e a riportarlo in terapia intensiva. Dopo 7 giorni sono costretti ad effettuare tracheotomia percutanea. I medici, a qualsiasi tipo di domanda, rispondono in maniera vaga: il paziente è sempre stanco e non sappiamo perchè, non reagisce, non si aiuta... Dopo ulteriori 20 giorni, chiediamo si cominci una terapia antidepressiva (peraltro dopo un intervento di questo genere mi risulta sia NECESSARIO un supporto psicologico A PRESCINDERE, ma in questo ospedale nulla...). Ogni minimo "problema" viene dipinto ai parenti come una tragedia innaturale, quando si è fortunati! Spesso non si ricevono risposte esaurienti e per parlare con un medico sembra ci voglia un miracolo.
Inoltre, visti i turni dei medici stessi, ogni giorno si ha a che fare con persone diverse che dicono anche diverse cose facendo sorgere dubbi sulla professionalità di questi ultimi (si consulteranno mai? parleranno della terapia da far seguire al paziente?).
Non parliamo dell'umanità, inesistente.
Infermiere che trattano il paziente come un numero e hanno modi che dovrebbero vederle impegnate nello spazzare strade: "Scusi, sto aspettando da un'ora il medico di turno...dovrei parlargli..." Risposta: "Si, beh, io sono un'infermiera che sta andando a fumarsi una sigaretta..."
Conclusione: mio padre è in T.I. da 50 giorni, tracheotomizzato, sdraiato su un letto tutto il giorno (poi ci dicono che non ha forze!), con la solita infezione all'intestino.
Ognuno tragga le proprie conclusioni.
Una lunga attesa
29 OTTOBRE 2015: alle ore 10.00 avevo la prenotazione di 2 ECG a pagamento.
Arrivo alle ore 9.45, accettazione ore 10.55, effettuazione esame ore 11.05. Per un esame a pagamento, il tempo di attesa è stato veramente eccessivo, peggio che in un ospedale pubblico!!!
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