Istituto Tumori Regina Elena Roma
Recensioni dei pazienti
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Carcinoma polmonare con metastasi vertebrali
Un enorme delusione. Dopo aver atteso un mese per il ricovero finalizzato alla cura del carcinoma polmonare con metastasi ossee alle vertebre - diagnosticato al Sant'Eugenio e confermato all'Israelitico - finalmente mio marito è stato ricoverato all'IFO per 20 giorni, nei quali non gli hanno fatto nulla, solo terapia del dolore, poi stupendosi che alla ultima Tac il tumore si osse esteso!!!
Potessi tornare indietro cambierei tutto il percorso per cercare di prolungare la vita di mio marito il più possibile. In due mesi se ne è andato soffrendo tantissimo. Forse bisogna essere un rapper famoso per essere assistiti adeguatamente, mio marito era un semplice impiego statale.
Oncologia - chemioterapia
Sono 5 ore che attendo, causa mancanza di medicinale, di essere sottoposta a chemio.
Se sono fortunata uscirò dall'ospedale per le 16.00 o per le 17.00, e non è la prima volta che succede.. Come al solito noi siamo numeri e non persone. È vergognoso, quello oncologico dovrebbe essere un reparto funzionante e organizzato, invece ogni volta c’è un problema con la farmacia!
Visita postumi metastasi ossee
Recentemente ho fatto una visita per ripetizione di metastasi ossee a colonna vertebrale ed anca a seguito di carcinoma polmonare ( asportato e senza postumi alla TAC). Anche se in cura al reparto polmonare, mi sono informata per la visita specifica da un oncologo ortopedico proprio perché il tumore osseo a distanza di tre anni comincia a dare le sue controindicazioni alla radioterapia effettuata ed ho dolori sul bacino e rigonfiamento al sacro iliaco destro.
Pensate che il medico non ha neanche acceso il computer per vedere dove fossero le metastasi trattate e si e' limitato a leggere il referto della nuova TAC, copiando quanto descritto da un altro dottore consultato in precedenza, forse considerato che il tumore per il momento è bloccato dall'immunosoppressore che assumo da tre anni, però lui non ha avuto neanche la curiosità di un parere personale!
Mi ha suggerito che fino a che sono in piedi posso godermi la vita e che per i dolori potrò rivolgermi alla terapia del dolore; e che se comunque tornerò con la nuova TAC al controllo, sarà preferibile andare sempre a pagamento considerato l'elevato numero di persone agli ambulatori, "tanto signora, non mi sembrate persone con le pezze!".
UOSD Sarcomi e Tumori Rari - osteosarcoma
Nella cura dell'osteosarcoma hanno sbagliato il percorso di cura e mio figlio di 18 anni è morto.
Negli ultimi periodi si rifiutavano anche di rispondere al telefono. Alla fine siamo andato al Rizzoli di Bologna.
Reparto Oncologia
Sconsiglio. Intera giornata ad aspettare una trasfusione, tanta difficoltà sempre per le comunicazioni, zero supporto psicologico, troppa fretta a fare la visita di controllo, in caso di urgenza impossibile contattare la dottoressa, che con tutte queste tecnologie e WhatsApp, pare una beffa.
Quello che non mi va giù è poi che i malati disperati portino regali per le feste: i medici secondo me non dovrebbero accettare.
Radioterapia
Ho avuto una visita con il dottor Sanguineti, responsabile della Radioterapia. Sono rimasta insoddisfatta sia a livello medico che sotto il profilo umano. Capisco che la malattia per cui è stata richiesta una consulenza fosse molto grave, ma mi sarei aspettata sicuramente più umanità, e magari anche migliori risposte sugli argomenti trattati.
Sappiate farvi rispettare
Ancor prima di entrare nella rinomata struttura, molta gente fuma esattamente sotto i cartelli di divieto fumo. Fin qui nulla di nuovo, tutti noi conosciamo il rispetto per il prossimo e la civiltà che ci distingue dal resto dell'Europa.
Peccato, però, che tra i trasgressori ho visto anche alcuni dipendenti dell'ospedale, tra cui una guardia giurata che in teoria prende uno stipendio per garantire l'ordine e il rispetto delle regole.
Che nel gazebo del bar ci fosse un mio familiare già nauseato e stremato dalle chemio, non fregaga nulla a nessuno: non uno tra i numerosi presenti ha avuto l'istinto di redarguire i fumatori. Ho dovuto protestare io.
Uno dei ragazzi preposti ai telecomandi TV continuava a chattare con lo smartphone mentre gli chiedevo il rinnovo di un telecomando. Anche lui contribuiva a modo suo all'avanguardia della Struttura.
In una clinica privata la cortesia e la professionalità sono acquistate dal paziente a 500 - 2000 euro al giorno: in questa Struttura convenzionata ho incontrato sì medici, infermieri e segretari professionali, umani e collaborativi, ma anche veri burocrati che ti considerano alla stregua un numero finché sei ricoverato; una volta dimesso, non sei neanche più quel numero. Tra le lacune riscontrate: alcuni lividi di 5 cm. per via di un ago inserito (su pelle giovane) da operatori non molto all'altezza. Inoltre la mia familiare (38 anni) ha dovuto fare un esame intramoenia, pagandolo altrimenti avrebbe aspettato mesi. Nessuno si è preoccupato di telefonarci tempestivamente il responso. Nel frattempo il dolore diviene difficilmente controllabile. Ho dovuto insistere io al telefono, facendo a volte un patetico slalom tra medici e segretari educati ed altri burocrati sbuffanti, finché ho ottenuto telefonicamente il responso: il bravo medico che me l'ha dato si è pure stupito che chi ha elaborato l'esame non ci avesse avvisato malgrado il responso fosse pronto.
Sul portone d'ingresso dell'Ospedale c'è scritto "la Persona prima di tutto". Andrò a ricontrollare sul vocabolario il significato del termine "avanguardia".
Offro a tutti un consiglio da amico: affidatevi a questa struttura ma SAPPIATE FARVI RISPETTARE.
Visita dermatologica
Mia moglie martedì 5/07/2017 alle ore 17.00 e' entrata per farsi una visita dermatologica ed il dermatologo in questione neanche l'ha guardata in faccia praticamente - ed intanto quando siamo entrati ci ha salutato a malapena e quindi ci ha liquidati in meno di due minuti di orologio. Abbiamo pagato 30 euro di ticket per sentirci dire "tutto a posto". Io dico, un minimo di perdita di tempo anche per far vedere buona volontà da parte del medico, invece nulla di tutto ciò.. Io sono un infermiere del 118 di Roma che opera in area critica, affiancando anche medici, e l'esperienza all'IFO è una tra le più deludenti avute.
Radiologia: contrattempi!!!
Appuntamento ore 8.00 per una radiografia (ticket già pagato il giorno prima per abbreviare i tempi).
Ore 8.45 faccio presente come mai mio figlio ancora non sia stato chiamato; viene chiamato subito per farmi contenta; dopo 15 minuti mi chiamano per farmi firmare l'autorizzazione in quanto minorenne ed esce dopo circa 35 minuti.
Grazie a loro ha perso la gita scolastica che avevo già pagato... mi hanno risposto che i contrattempi ci possono essere: certo, ma non di un'ora e 20 minuti!!
Visita oncologica IFO Roma
Sono stata visitata dalla dott.ssa Fabi (oncologa) in intramoenia: oltre ad essere in ritardo di un'ora, si presenta senza quasi neanche salutare. Una volta seduta, mi ha detto l'indispensabile, senza incoraggiarmi per niente, anzi, l'ho trovata fredda e distante.
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