Istituto Neurotraumatologico di Grottaferrata
Recensioni dei pazienti
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Intervento al ginocchio
Sono ancora ricoverata presso la vostra struttura e devo lamentarmi delle stanze. Nella mia, la 217, nonostante io lo abbia fatto presente appena arrivata, non funziona il termosifone e ora il bagno ha una perdita d'acqua che allaga tutto.
Di contro devo fare un plauso a tutto il personale, che è super competente. Il grosso problema e che ce n'è carenza.
Sono troppo pochi in confronto a tutti i ricoverati che hanno bisogno di assistenza.
Ricovero malato oncologico
Personale infermieristico non empatico, indifferente ai problemi dei familiari di un malato terminale.
Accessori fuori uso come la luce della testa del letto, o la poltrona motorizzata (non funzionante). Assolutamente esperienza negativa la nostra.
Intervento vertebrale: artrodesi posteriore
Indiscutibile la competenza del Dr. Grossi, un grazie al Dr. Maccari per la disponibilità, il sostegno, le spiegazioni.
Trasferita in riabilitazione, ho trovato assurdo che nessuno portasse un badge identificativo, non sai mai con chi parli!
Discutibile la pulizia del reparto, mancano deambulatori, tavolini per mangiare a letto, e soprattutto non c'è una grande organizzazione del personale.
Ottima l'assistenza del personale infermieristico e di quasi tutti gli OSS. Un grazie particolare ad Andrea, un ragazzo di grande cuore, umanità e disponibilità al quale auguro tutto il bene e un futuro ricco di soddisfazioni, e grazie a Michela che porta sempre il sole con il suo sorriso e disponibilità. Grazie di cuore anche alla mia fisioterapista Emanuela S. che ha saputo, con pazienza e forza, rompere le mie barriere aiutandomi a recuperare moralmente e fisicamente.
Intervento al ginocchio
Mia madre 83enne è stata brillantemente operata di artroprotesi di ginocchio dal dott. Gabriele Bove,professionale e davvero bravo nel suo lavoro.
Il contorno lo abbiamo trovato pessimo, tranne qualche risorsa gentile e carina.
Una parte degli infermieri ed in particolare una infermiera (ahimè giovane) capace di instillare la frustrazione tipica dell'anziano mal trattato.
Contatti con la famiglia ZERO; comunicazioni ZERO; empatia men che meno. RINGRAZIANDO Dio mia madre connette e ci sta tutta ed è capace a chiamare.
E' stato un caso capitare in questo tanto pubblicizzato istituto, ma non torneremo.
Pessima organizzazione e assenza customer center
Ho usufruito della struttura per fare una colonscopia in convenzione con una assicurazione sanitaria.
Ho eseguito la procedura prevista dalla mia assicurazione, ma il giorno del esecuzione dell'analisi, la richiesta non era stata approvata dall'assicurazione.
Da parte del personale del CUP ho trovato un vero "muro", mi è stato detto che avrei dovuto accertarmi io della accettazione della prestazione.
Quando ho chiesto di pagare la prestazione, in quanto successivamente avrei richiesto il rimborso all'assicurazione, ci sono voluti più di 30 minuti per comunicarmi il prezzo.
Infine nessuno ha considerato il mio stato di "paziente", che doveva subire un esame facendomi sentire accolto.
Infine, alla fine della prestazione mi viene dato un referto nel quale c'è scritto che sarà effettuato un istologico e NESSUNO mi ha informato sul modo nel quale poter avere questi risultati.
Inoltre non è possibile comunicare via email o via chat, ma solamente al telefono, e spesso dopo ore non si riesce ad avere una risposta ai proprio bisogni.
Non metto in discussione le competenze mediche, ma l'ORGANIZZAZIONE DI ACCOGLIENZA CLIENTI E SERVIZI AL CLIENTE è PESSIMA.
Visita endocrinologica
L'esperienza negativa con la struttura è cominciata dall'accettazione di una visita specialistica endocrinologica. Arrivata alle 11.00 per un appuntamento fissato alle 11.30, solo alle 12.40 è stata conclusa l'accettazione. La visita presso lo specialista dr. Tatti Patrizio invece è durata 5 minuti ed è stata effettuata per lo più da una sua specializzanda, che non è stata in grado neanche di scrivermi il tipo di eco-color doppler da fare. In tutto questo, 80 euro di visita per poi sentirmi dire che il controllo per valutare gli esiti degli esami diagnostici prescritti, poteva avvenire tramite collegamento on line, previa pagamento di altri 20 euro e prescrizione del medico di base. A mio avviso un atteggiamento non corretto. Esperienza negativa in assoluto.
Sindrome del tunnel carpale
Pochi anni fa sono stata operata per tunnel carpale alla mano destra. La consueta anestesia direttamente nel palmo della mano già mi aveva dato forti dolori, ma poi in fase di operazione è stato ancor peggio! Pur reclamando vivacemente mentre mi stavano incidendo, poichè avvertivo molto dolore e cominciavo ad avere senso di svenimento, il chirurgo ha proseguito fino alla fine continuando a ripetermi che era solo il "ricordo" dell'anestesia! In poche parole l'anestesia che mi avevano fatto, o era troppo leggera o.. era all'acqua!
La scorsa settimana sono stata operata per la stessa sintomatologia alla mano sinistra e, memore del passato, ho cambiato struttura ospedaliera. Risultato: stesso dolore per l'anestesia nel palmo, ma poi più nulla con mio grande sollievo!
Forse la mia disavventura qui all'INI è stata un caso, ma se un paziente si lamenta per dolore intenso dovrebbe essere ascoltato!
DELUSIONE TOTALE
In data 20/12/17 ho effettuato un intervento chirurgico di sindrome del tunnel carpale. Ho iniziato con la visita a pagamento con il prof. Basoccu.
Premetto che ho voluto fortemente tornare dallo stesso chirurgo, perchè già operata nel 2003 per lo stesso problema all'altra mano; intervento totalmente riuscito. Avendone anche un ricordo di persona umana, gentile e professionale.
Purtroppo a distanza di 14 anni ho trovato una persona, un professionista, totalmente cambiato.
Tralasciando le vicissitudini per riuscire ad effettuare la visita con lui, finalmente il 30 novembre faccio la visita ma, con mia grande sorpresa, pagata con lui ma effettuata con un altro medico.
Giorno dell'intervento, attendo in sala operatoria per un tempo indefinito, preparata, parte disinfettata. Dopo circa 45 minuti arriva il professore, ma con mia grande sorpresa non era il prof. Basoccu! Quindi chiedo spiegazioni ma non mi è stato permesso neanche di parlare, viene chiamato il prof. Basoccu che arrivato alterato, con modi arroganti si siede mi inietta l'anestesia (non sto a raccontare il dolore) e mi opera (stranamente ho sentito qualcosina). Io torno a provare a spiegare le mie motivazioni nel pretendere lui in persona, ma vengo liquidata con un "signora lei non si fida, non sia ipocrita". Finito di operare vengo salutata dal prof. con "accontentata, la saluto".
L'altro medico, di cui non conosco il nome dal momento che non si è presentato, mi mette i punti e se ne va lasciando l'infermiere ad affettuare la pulizia dell'arto e relativa fasciatura.
Premetto che lavoro anche io in ambiente sanitario e non avrei avuto problemi nel trovare un ortopedico per questo intervento, se ho scelto di nuovo il prof. Basoccu è per l'esperienza avuta in precedenza, ma ho SBAGLIATO!
Ho trovato un ambiente freddo, inospitale e senza un minimo di rispetto per i pazienti che attendono il loro turno per essere operati in una semplice sala d'attesa.. Questi ESSERI UMANI/PAZIENTI a forza di aspettare ore ed ore diventano impazienti ed arrabbiati!
L'unica nota positiva sono stati gli infermieri che ho incontrato lungo questa avventura, Alessio della sala operatoria che non sapeva più come tamponare la mia lunga attea, gentile, umano e professionale, le due infermiere dell'accettazione, di cui non conosco i nomi (una bionda capelli lunghi e una mora riccia capelli corti), le quali con estrema gentilezza, umanità e professionalità cercano di arginare tutte le lamentele per i disservi dei pazienti in attesa.
Sono stata operata con i miei vestiti, le mie scarpe e mi hanno fatto indossare un semplice camice monouso, cuffia per capelli e copriscarpe!
Tengo a precisare che una mia amica ha effettuato visita con il medesimo professore per intervento di chirurgia estetica, non convenzionata, ed il trattamento è stato ovviamente diverso.
Allora chiedo al Direttore Generale della struttura che, se questo tipo di interventi in convenzione sono scomodi per la struttura, si può sempre rinunciare alla convenzione e non effettuarli più, anzichè trattare gli utenti in questo modo.
Viva le fisioterapiste, grazie
Dopo 3 mesi di immobilità, passati in una struttura per lunga degenza dovuta alla frattura del bacino, sono stato ricoverato per la riabilitazione all'INI di Grottaferrata che a detta di molti struttura di eccellenza per la riabilitazione riguardante la mia patologia invece con mio grande stupore ho trovato una struttura vecchia e mal gestita con strutture vecchie rotte e insufficienti ho dovuto provvedere per mio conto ad una carrozzella, dato che quelle dell' istituto erano tutte sgangherate e mezze rotte stessa cosa con il deambulatore ascellare che ha dovuto acquistare dato che quelli a disposizione dell'INI erano bassi o rotti.
I primi giorni sono stati traumatici e volevo andarmene; poi le fisioterapiste mi hanno fatto ricredere da tutte le negatività. Loro sono la forza dell'INI e, anche senza le attrezzature necessarie a soddisfare tutti i pazienti, si fanno in quattro per soddisfare tutti. Nonostante abbiano a disposizione una sola magneto ed una apparecchiatura per le correnti, sanno gestire i pazienti alla perfezione.
Sono loro le dottoresse, dato che i dottori non li ho mai visti e solo grazie a loro che ho fatto progressi e, ribadisco, sono costrette a lavorare in un ambiente con strutture vecchie e inesistenti.
Un grazie alle fisioterapiste Roberta, Scilla, Sabrina, Tiziana e allo staff della piscina: Bruno, Ida, Giovanni, Massimiliano.
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