Istituto Neurotraumatologico di Grottaferrata

 
4.4 (217)

Recensioni dei pazienti

20 recensioni con 2 stelle

217 recensioni

 
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Voto medio 
 
4.4
 
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4.4  (217)
 
4.3  (217)
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Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Mancanza di serietà - Radiologia

Sapendo, per altre vie, di un guasto ai loro macchinari per le lastre, ho ripetutamente chiamato, a partire dal giorno precedente l'appuntamento, e mi hanno sempre confermato l'appuntamento, salvo poi chiamare per annullare la lastra con solo 40 minuti di preavviso, quando ero già in viaggio e con buona pace delle mie ferie.

Patologia trattata
Sospetta artrite - RX.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Parcheggio disabili

Di sei parcheggi riservati ai disabili, tre sono sistematicamente occupati dai dipendenti della ditta alla costruzioni.
Ho riferito il fatto all'accettazione, ma a tutt'oggi nulla e' cambiato.

Patologia trattata
Varie.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Adenocarcinoma polmonare - struttura sconsigliata

Non ci siamo trovati bene e dopo una breve introduzione elencherò gli eventi che ci hanno portato a questa conclusione.
Mio padre è stato ricoverato a fine luglio per quello che poi si è rivelato essere un adenocarcinoma polmonare in metastasi e dopo DUE MESI E MEZZO è morto.
Dal nostro punto di vista ci sono stati parecchi eventi senza i quali probabilmente mio padre avrebbe potuto vivere qualche settimana in più.
Non abbiamo però né forza d'animo, né disponibilità monetaria per presentare denuncia e iniziare un iter burocratico.

1) il primario, il dott. Lanzetta, è stato purtroppo tutto il mese di agosto fisicamente assente e tutti i medici del reparto non riuscivano a prendere decisioni per indagare sulle condizioni di mio padre.
(io penso che il primario di oncologia abbia tutto il diritto di andare in vacanza, ma viste le responsabilità di vita e morte e della gara contro il tempo dei suoi pazienti, che magari le spezzasse queste vacanze).

2) verso la fine di agosto, i medici, in assenza del primario e presi dal panico per l'evidente peggioramento di mio padre, hanno effettuato una gastroscopia con biopsia, che a detta loro avrebbe potuto non produrre esito; infatti non ha prodotto esito, ergo è stato un esame invasivo inutile e loro ne erano a conoscenza già in anticipo.

3) i risultati di una precedente biopsia REFERTATI l'8 di agosto ci sono stati COMUNICATI il 24 di agosto.
Così è stata rallentata ancora di più la scelta di una terapia. Ma chiaramente non essendoci il primario in reparto, gli altri medici non volevano assumersi responsabilità decisionali.

4) abbiamo più volte sentito dirci "domani vi chiamerò" (ripetuto più volte e noi inchiavardati in casa ad aspettare chiamate che non sono mai arrivate in più di una occasione);
"quando arrivano i risultati di un determinato esame ve lo comunichiamo noi e voi li andate a prendere"
(affermato più volte anche dietro nostra sollecitazione per sapere se questi risultati fossero pronti, per poi scoprire in autonomia che questi risultati erano pronti da 2 settimane, quindi anche quando loro ci assicuravano che ancora non erano pronti... e intanto mio padre peggiorava).

4) due settimane prima del decesso, quindi con mio padre in avanzato ed evidente stato di deperimento, un giorno hanno tolto il pranzo a mio padre e non hanno attaccato la sacca alimentare per tutto il giorno.
Nel tardo pomeriggio abbiamo chiamato i medici per sapere se ci fosse un motivo per il quale avessero lasciato un uomo deperito a digiuno dalla sera prima, la risposta del medico è stata che non ne conosceva il motivo, ma di stare tranquilli perché loro alternano la somministrazione via flebo delle terapie  a quella della sacca alimentare che adesso era attaccata.
Chiamiamo subito dopo mio padre, gli chiediamo se la sacca era attaccata, ma lui ci conferma che la sacca non era attaccata e che non lo è mai stata per tutto il giorno.
Richiamiamo il medico che ci assicura che a lui risulta che la sacca alimentare è in camera e noi gli diciamo che sì, la sacca alimentare è fisicamente in camera, ma non è mai stata attaccata per tutto il giorno.
Allora è corso ad attaccarla, ma ormai era già fine giornata e diamine queste cose non dovrebbero accadere a nessuno, meno che mai ad un paziente già deperito.

5) mercoledì, due giorni prima del decesso, mia madre, in seguito ad una visita a mio padre rigorosamente prenotata e notando l'evidente e drastico peggioramento di mio padre, prima di andar via bussa in sala medici per chiedere se per favore le permettono di visitarlo anche il giorno successivo, seppure non considerato come giorno di visita usuale.
A quel punto la dottoressa le dice che la situazione è grave e di far arrivare i figli che abitano in altre città.
Ma se mia madre non avesse bussato alla porta della sala medici, nessuno ci avrebbe mai comunicato questo peggioramento.
È stato solo grazie all'iniziativa di mia madre che il giorno precedente al decesso siamo riusciti a stare in camera accanto a lui.

5) mio padre è morto un venerdì mattina e quella mattina nella sua camera era appesa una sacca alimentare datata al mercoledi precedente alle ore 13:00 (specifico che la sacca alimentare dopo 24 ore deve essere sostituita per legge), quindi scaduta da quasi 24 ore e non c'era alcuna sacca di idratazione già dal giorno precedente (vedi punto successivo).

6) giovedì, il giorno prima del decesso, ci hanno permesso di stare con mio padre più a lungo.
Siamo rimasti dalle 12:00 alle 20:00.
In quelle ore NON C'È MAI STATA UNA SACC  DI IDRATAZIONE attaccata a mio padre.
Alle 15.00, preoccupata anche per via della sacca urinaria vuota, ho chiesto a un medico in corridoio che ha risposto che alternano sacca di alimentazione e di idratazione e che più tardi la avrebbero attaccata.
Alle 17.00 chiediamo a un infermiere che ci dice che passeranno a metterla.
Alle 18.00 chiediamo a un altro infermiere che ci dice di stare tranquilli che già nella sacca alimentare ci sono i liquidi.
Il giorno dopo di mattina presto, quando ancora papà non era deceduto, chiamiamo la dottoressa e le diciamo dell'assenza di idratazione per tutto il giorno precedente e lei si meraviglia e dice che in mattinata provvederanno a somministrargliela.
Dopo un paio d'ore la stessa dottoressa ci chiama per comunicarci il peggioramento e quando arriviamo in ospedale ci dicono che papà nel frattempo aveva smesso di respirare.
Ci fanno entrare in camera e la sacca di idratazione NON C'ERA, quindi neanche quella mattina era stata portata.
(In più, come già detto nel punto precedente, quella stessa mattina del decesso la sacca dell'alimentazione in camera era scaduta quasi 24 ore prima).

Patologia trattata
Adenocarcinoma polmonare.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Visita ortopedica

90€ per una visita di neanche 10 minuti. Dopo aver aspettato quasi due mesi, 1 ora 30 minuti in sala d'attesa, la visita ortopedica (se cosi si può definire) l'ho trovata frettolosa, fredda, senza una anamnesi, priva di un esame obiettivo o manovre sul mio ginocchio e alla schiena dolente. Il dottore si è limitato a vedere il cd della risonanza, liquidandomi con un semplice antinfiammatorio e della ginnastica posturale. Non sono un medico, ma credo che alla prima visita il dottore chieda una storia clinica, i movimenti dove si sente dolore, manovre diagnostiche per capire il punto di dolore. Qui invece niente, distanziamento nel vero senso della parola.
Il tutto poi sommato al fatto che il call center mi aveva comunicato un orario, per poi scoprire che era stato posticipato di mezz'ora senza che nessuno me lo comunicasse. Esperienza personale pessima.

Patologia trattata
Visita ortopedica.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Intervento all’anca con il professor Bove

Mio padre ha avuto una crisi cardiaca subito dopo l’intervento, trattata con estrema facilità. Il giorno dopo, dopo un’altra crisi e l’intervento della cardiologa di turno (MOLTO competente e con una coscienza professionale) è stato trasferito di urgenza al Policlinico di Tor Vergata, dove dopo tre giorni è stato operato a cuore aperto per la sostituzione di una valvola e l’impianto di due bypass. La situazione cardiologica, latente, ma già evidente nelle indagini pre operatorie, è precipitata a causa dell’intervento all’anca e all’ingente perdita di sangue. L’intervento cardiaco è riuscito, ma il profilo emodinamico di mio padre era compromesso. A sei mesi dal primo intervento, dopo atroci sofferenze, un calvario che non sto qui a dettagliare, mio padre è morto. La cartella clinica redatta in maniera sommaria e reticente è emblematica del modi in cui è stato curato mio padre. A quasi un anno dalla sua morte siamo ancora impietriti e senza la forza emotiva per percorrere vie legali. Ma in me non c’è giorno in cui non mi penta amaramente di non aver convinto mio padre a farsi operare in una struttura alternativa. Il giorno prima dell'operazione all'anca mio padre è venuto a prendermi in macchina alla stazione: poche ore dopo ha iniziato a lottare per vita. E ha perso.

Patologia trattata
Coxartrosi.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Esperienza negativa

A metà del 2013 ho iniziato ad avere dolore sotto al piede sinistro, alla palpazione si sentiva una piccola massa. Il medico di famiglia mi ha segnato un'ecografia ed è risultato che c'era un sospetto lipoma. Non riuscendo a trovare un posto in breve tempo con il SSN, sono andata a fare una visita al reparto di Ortopedia pagando 102 €. Soldi buttati al vento! Una visita di 10 minuti, liquidata con una prescrizione di antinfiammatori e terapie locali per il dolore, per sentirmi dire di tornare solo nel caso di un aumento della massa per procedere con un'operazione (sì, tornavo che non camminavo più poi?). Alla fine ho trovato finalmente la soluzione nel febbraio 2015 in una struttura pubblica (non faccio il nome ma è tra le più rinomate), incontrando una dottoressa che mi ha indirizzata ad un suo collega, primario del reparto di chirurgia plastica, che ha deciso di togliere la massa subito (risultata un angioma che premeva su un nervo) prima che diventasse troppo grande. Sono molto grata a loro.
Che dire? Tornando alla prima esperienza, negativa.

Patologia trattata
Angioma pianta del piede sx.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Reparto medicina INI Grottaferrata

Scrivo a distanza di più di un anno dalla morte di mio padre, ricoverato per circa una settimana all'Ini reparto di medicina, per degli accertamenti prima di essere trasferito in un hospice dove poi é deceduto. Purtroppo ricordo la pessima esperienza con il personale infermieristico che mal gestiva "la sofferenza " di mio padre (cosa che mi é stata riferita da altri degenti) ed il suo disorientamento che lo portava, sicuramente, ad essere un paziente difficile, ma non per questo meno degno di cure ed attenzioni. Noi familiari abbiamo dovuto pagare una tirocinante infermiera per essere sicuri che mio padre potesse mangiare o essere lavato. Mio padre era ricoverato in una stanza stretta di tre letti, sempre al momento dell'orario di visita il pavimento della stanza si presentava non sufficientemente pulito.

Patologia trattata
Cancro colon.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Oncologia

Paziente per 20 giorni ricoverata presso il reparto oncologia, con trasferimento dal policlinico Casilino dopo 10 giorni dall'intervento chirurgico.
Stanza piccolissima, letto incastrato sotto il muro a manovella. Paziente non autonoma, ma assistenza scocciata degli infermieri per cambio pannolone, per aprire il vassoio e avvicinarlo, senza alcun aiuto per mangiare e tavolino sporco vecchio e rotto.
In bagno formiche.
Trasferita in hospice, medici e psicologo scoprono che mia zia è impaurita e non urina per paura di bagnarsi e disturbare. Stamani ha fatto la doccia e shampoo dopo un mese.. Ha portato delle calze bianche (messe al policlinico dopo l'intervento) e mai nessuno ha provato a fargliele togliere. Oggi è stata liberata. E la mia è solo una piccolissima sintesi-

Patologia trattata
Tumore del colon con metastasi a polmone e fegato.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Riabilitazione ortopedica

Dopo un'esperienza di degenza durata più di tre mesi nel reparto di riabilitazione del II piano presso l'INI di Grottaferrata, sconsiglio vivamente il ricovero nel suddetto reparto, perlomeno per quella che è stata la mia esperienza personale. Esclusi due o tre infermieri che prendono a cuore la situazione dei pazienti, gli altri si pongono con arroganza e non hanno un minimo di comprensione nei riguardi dei pazienti, soprattutto di quelli più anziani che hanno ovviamente più bisogno di assistenza.
I pasti sono pessimi e vengono distribuiti secondo le decisioni degli inservienti, non tenendo conto di eventuali patologie che potrebbero interferire con la salute stessa dei pazienti. Tengo a precisare che le degenze costano 80 euro al giorno e quindi per questa cifra ci si aspetterebbe un trattamento diverso, perché tutto ciò richiede un enorme sacrificio per le famiglie che lo sostengono.
In conclusione, tengo a ribadire la mia delusione e amarezza nel constatare che una struttura considerata un'eccellenza, in realtà non si sia dimostrata tale.

Patologia trattata
Esiti di frattura.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Esiti di ictus

Mio padre, ricoverato per riabilitazione per ictus, e' stato messo in medicina generale per mancanza di posti letto e spostato 4 volte "come un pacco". Inoltre non hanno seguito la terapia richiesta (trattamento completo anticoagulante) da Tor Vergata, da dove proveniva, col rischio che l'ictus tornasse. Ha poi firmato e se ne e' tornato a casa.

Patologia trattata
TIA.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Risonanza magnetica non effettuata

Ho portato mio padre, persona di 73 anni con problemi nel muoversi, per una risonanza magnetica con appuntamento alle 17.30. Dopo aver aspettato un'ora e mezza, ho fatto notare il mio disappunto dell'attesa, anche perchè vedevo passare avanti persone che avevano appuntamento dopo di noi.. Alle 19.00 mi hanno risposto che non avevano inserito mio padre nella lista, praticamente una dimenticanza, ma ovviamente questa è l'Italia ed è tutto normale.. Già so che nessuno farà nulla, perchè oramai anche nel privato un appuntamento alle 17.30 implica aspettare un'ora e mezza, cosa che sembra normale.. e che se non mi facevo sentire io, saremmo rimasti lì fino al giorno dopo.

Patologia trattata
Risonanza magnetica.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

RIABILITAZIONE - 3° PIANO

A MIA MADRE RICOVERATA PER 45 GIORNI PER FRATTURA DEL FEMORE, HANNO FATTO VENIRE LE PIAGHE DA DECUBITO. INFERMIERI SCORBUTICI E LATITANTI. STANZE ANGUSTE, PER GIRARSI SI DEVONO SPOSTARE I MOBILI.. CORRIDOI STRETTI. NON VI E' UNA STANZA GRANDE PER STARE IN COLLETTIVITA' CON CARROZZINE.
STRUTTURA ALTAMENTE SCONSIGLIATA PER PAZIENTI NON AUTOSUFFICIENTI.

Patologia trattata
ESITI DA FRATTURA DEL FEMORE.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

Stupore

Avrei voluto lasciare la mia testimonianza circa il reparto di oncologia... ed aprendo lo spazio recensioni ho scoperto, con stupore appunto, che le recensioni negative sono, non a caso credo, proprio sul reparto di oncologia, mentre per altri reparti, per esempio urologia, ho letto parole di grande stima. A questo punto più che raccontare l'esperienza allucinante avuta con i medici del reparto di oncologia, vorrei lasciare 2 righe nella speranza che vengano lette dalle persone giuste (ad es. il direttore sanitario della clinica), affinché si ponga attenzione sul personale medico del reparto di oncologia, specialmente le signore dottoresse.

Patologia trattata
Tumore.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

Oncologia

I medici del reparto di oncologia sono a dir poco sgradevoli! Ho avuto un parente ricoverato per quasi un mese e non siamo MAI riusciti a parlare con un medico. Da nessuna parte in reparto e' affisso l'orario di ricevimento dei medici. Se lo chiedi, a mezza bocca ti rispondono che e' dalle 17.00 alle 18.00 nella stanza 130, ma e' tutto finto. Puoi stare davanti la stanza dei medici anche ore, ma nessuno ti riceve... se bussi neanche rispondono.... se dopo ore che sei lì fuori, bussi ed entri, trovi le signore dottoresse all'interno ma rispondono sempre che "stanno aggiornando le cartelle cliniche"... Guarda caso questi aggiornamenti li fanno proprio durante il presunto orario di ricevimento... A cosa servono tutte le belle parole del direttore sanitario affisse ovunque? I signori dirigenti dell'INI sanno come si comportano i medici proprio in uno dei reparti piu' delicati della clinica?

Patologia trattata
Tumore fegato.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

ORTOPEDIA: SBAGLIO DIAGNOSI

La mia opinione sul reparto di Ortopedia e Chirurgia ortopedica dell'INI è pessima.
Dopo aver effettuato una visita, a causa di dolori molto forti che non mi permettevano di camminare, mi è stata consigliata l'operazione, ovvero incisione a livello della schiena ed impianto di uno spaziatore interspinoso discale.
A distanza di un anno non riuscivo a risolvere il mio problema.
Ora sono seguito da un altro professionista e ho scoperto, mio malgrado, che il tutto è dovuto ad una mobilizzazione dell'acetabolo in seguito ad un intervento che feci anni fa di protesi di anca.
IN SOSTANZA, IL MIO PROBLEMA ERA L'ANCA... ALL'INI MI HANNO OPERATO ALLA SCHIENA.

Patologia trattata
PROTESI ANCA.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
3.0

Delusione

In oncologia i medici non si vedono mai in reparto, sono sempre chiusi in stanza e non hanno mai tempo di ricevere i parenti dei pazienti, spesso adducendo scuse. Molto scortesi. Il primario è l'unico cortese e presente, ma mi domando come sia possibile che non faccia una lavata di testa ai suoi collaboratori.

Patologia trattata
Tumore.
Punti deboli
Scortesia del personale medico e scarsa professionalità.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

INI pro e contro

Mio padre è stato ricoverato in questa struttura per quasi 2 mesi a causa di un'ischemia. La terapia di riabilitazione è stata con molti bassi e pochi alti, sia per il livello motorio che logopedistico. Infermieri in qualche caso molto scontrosi e poco professionali, ho visto in un paio di occasioni trattare male dei pazienti anziani, oppure nel mio caso aspettare 30 minuti prima che si presentasse un infermiere. I fisioterapisti sono molto bravi nella maggior parte, forse questo è il loro piccolo punto di forza, ma sono pochi. Giudizio sotto la media senza dubbio.
Presso la clinica Sanata Lucia e a Villa Ardeatina sono superiori.

Patologia trattata
ISCHEMIA (riabilitazione neurologica).
Punti di forza
Qualche fisioterapista.
Punti deboli
Tutto il resto.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Esame diagnostico: vergogna!

Gente poco competente, personale per niente professionale, prenoti un appuntamento e non lo riconoscono perchè al call-center sbagliano ora e numero di telefono (accertatevi di non parlare al telefono con una certa Pamela, sbaglia tutto, incompetente al massimo). Non ci andrò mai più. Forse è l'ora di dare spazio a persone competenti.

Patologia trattata
Risonanza magnetica.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Grandi nomi piccole prestazioni

Forte della grande pubblicità sul nome, ho fissato un appuntamento per mia moglie con il prof. Bove. Dopo diverso tempo riesco ad averlo. Per la visita si paga anticipatamente (200,00 Euro): diconsi Duecento per una visita che non dura più di cinque minuti, con la semplice acquisizione dei dati di mia moglie (età, peso ed esposizione del problema al ginocchio). Viene chiesto di effettuare delle radiografie da portare alla propria assistente. Consegno le radiografie e mi viene detto di attendere una chiamata telefonica per conoscere l'intervento che andrebbe fatto. A distanza di circa 20 giorni, non avendo avuta risposta, telefono chiedendo notizie e dalla capo sala vengo informato che il professore si riunisce con i suoi assistenti ogni mese per esaminare i casi dei pazienti e decidere quali prendere in considerazione, secondo la singola importanza della malattia. Chiedo quindi di rientrare in possesso delle radiografie che mi vengono riconsegnate il giorno successivo.
In conclusione, considerando il tempo impiegato per ricevere l'appuntamento, il disagio per recarsi sul posto, un pomeriggio per essere ricevuto (l'orario dell'appuntamento non è stato rispettato), il secondo viaggio per ritirare le lastre, lascio immaginare con quanta professionalità venga svolto il lavoro.

Patologia trattata
Artrosi del ginocchio.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

SCANDALOSI!

Mio zio è stato ricoverato in questo istituto per effettuare una TAC per vedere se il tumore al pancreas fosse cresciuto e, visto che non si poteva operare, per l'eventualità di una chemioterapia. Fatta la Tac il professor Lanzetta, responsabile del reparto, si accorge che dalla Tac emerge che la vena dell'aorta addominale si stava gonfiando e che il paziente doveva fare un consulto a Roma in un altro ospedale. Una mattina di punto in bianco gli dicono che a mezzogiorno dello stesso giorno sarebbe dovuto trovarsi a Roma presso il tal ospedale per fare un consulto e che di conseguenza veniva dimesso... Morale della favola, le dimissioni sono state fatte alle 11.35 e l'appuntamento è saltato... e non solo: è stato dimesso senza la prescrizione di alcun tipo di terapia, o pasticche per i dolori eccetera. Non ho parole.

Patologia trattata
Tumore alla testa del pancreas.
Punti deboli
Molti
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