Istituto MultiMedica di Sesto San Giovanni

Mi sono rivolta a loro per la zona interventi bariatrici, ho seguito tutto un percorso "cara di qua, cara di la" fino all'intervento. Lasciamo stare il giorno dell'intervento la "professionalità" che ho dovuto subire in zona pre-camera operatoria dove sono arrivata digiuna, ovviamente, dove uno si aspetta calma, privacy, un minimo di tranquillità dato che si va sotto i ferri. Trovo invece ambiente caotico, gente che va e viene, operatori maleducati che parlano ad alta voce scherzando tra loro, parlando di cose loro a voce alta e addirittura assisto a palesi lamentele sulla spartizione dei turni! Parlano poi di pranzi e cene con me lì per intervento di riduzione gastrica?

Esco da lì, torno in camera depositata e ciaone. Mai più vista la chirurga che mi ha operata (mi sarei aspettata una sua visita per darmi due dritte), mai visto nutrizionista né nulla.
Vengo dimessa senza sapere chi sia la persona che mi ha fatto e consegnato le dimissioni (mai visto prima e non si è presentato, pare fosse un medico).
Fatto sta che avevo delle prescrizioni per acquistare dei farmaci ma ne mancavano diverse, fortuna che la farmacia di paese mi ha anticipato i farmaci, conoscendomi, e il giorno dopo ho rimediato facendomi fare prescrizione dal mio medico di base.
Va bè, proseguo coi controlli post intervento di Sleeve gastrectomy, pareva tutto ok anche se mi ritrovo un medico chirurgo che non è colei che mi ha operata di nuovo.
Dopo tre mesetti faccio presente che ho un dolorino all'addome "ma no, è normale".
Ok proseguo coi controlli e le variazioni alimentari (da protocollo).
Rifaccio presente che ho quel dolore addominale ma nulla.
Vado avanti tra nutrizionista, psicologa e chirurgo.

Sto dolore non passa ma aumenta, finalmente trovo la chirurga che mi ha operata e felice di ciò, mi elogia per i risultati, io felice le faccio anche presente che ho questo dolore da qualche mese, indico la zona ma la risposta è rapida "eh ma quello è l'intestino, bisogna fare la cacca Crotti" e mi prescrive uno sciroppino per aiutare (con dicitura al bisogno).
Proseguo, arrivo al punto che sto dolore mi impedisce persino le passeggiate e i piccoli movimenti, non so come contattare la chirurga per avere supporto. La trovo su Google cercando su Mio Dottore, le scrivo privatamente e mi risponde di scendere in PS che mi avrebbe fatto controllo e un ecografia o qualcosa.
Scendo... (due ore e mezza di distanza) trovo il PS alle 13, mi registrano e mi dicono di aspettare in sala d'attesa.
Aspetto, aspetto, aspetto... alle 18 mi degnano di un prelievo ematico in piedi, mi dicono che ci vorranno due orette per l'esito.
Sapevo che c'era la mia chirurga ma l'ho vista solo alle 19 (al suo orario di stacco turno) quando è arrivata quasi scocciata, di corsa, prescrivendomi di nuovo quello sciroppino e una seconda purga dicendomi che la tac non la poteva fare perché manco ho capito cos'ha detto dato che parlava a macchinetta.
Mi saluta e mi dice ci vediamo con la tac (mi dà scartoffie e ciao).
Me ne torno a casa, dopo ore e ore e ore con due purghe!
Prenoto la tac ma va troppo in là... sono scontenta ma non ho altre vie.
Continuo col mio dolore, acuto, dolore ormai diramato in tutto l'addome.

Vado a controllo dalla psicologa, mi chiede come va. Lì apro tutto il mio disappunto e sconcerto su come io sia stata trattata con enorme superficialità e conscia di avere qualcosa che non fosse seguito adeguatamente avviso che avrei cambiato struttura. Lei, una vera professionista, va dalla chirurga e le fa presente della mia situazione. Torna dopo dieci minuti con una ricetta rossa per tac urgente e mi spiega cosa potrei avere all'intestino, cosa che la chirurga e il chirurgo non avevano mai fatto. Lode alla dottoressa Levi, davvero brava a professionale.
Grazie a lei ho potuto fare una tac in tempi brevi, con quella in mano mi sono rivolta altrove e ho subito avuto diagnosi di diverticolite, con annesso rischio perforazione e fuoriuscita di materiale fecale in addome.

Ho ora cura giusta, NON GRAZIE a LORO.

Andate altrove!

Appuntamento per ecografia mammaria fissata da più mesi, posticipato.
Rifiuto da parte della dottoressa di effettuare l'ecografia causa ritardo dovuto a incidente sulla strada.
Tentativo di avvisare del ritardo chiamando più volte i numeri messi a disposizione di Multimedica, senza avere alcuna risposta.
All'accettazione mi hanno fatto pagare la prestazione e mi hanno mandato in ambulatorio, dove ho atteso per più tempo.
Facendo presente alla dottoressa la mia presenza, la stessa si è rifiutata di effettuare l'ecografia.
Considero grave da parte di un medico negare una prestazione medica fondamentale per la mia salute, oltretutto dopo aver atteso diversi mesi l'appuntamento e aver accettato uno spostamento da parte della struttura.
Tutto ciò malgrado si parli tanto di prevenzione e si parli tanto di tumore al seno.

Per un problema di intossicazione abbiamo chiamato il 118, che ci ha portato al PS della multimedica.
Abbiamo atteso dalle 22.00 alle 2.00, fermando così anche l'ambulanza con noi.
Il medico approssimativo. Io ho 40 anni e sono sana. Le mie vene sono buone.
Il primo catetere venoso per una flebo me lo ha messo una tirocinante: vena rotta....
Il secondo catetere me lo ha messo un infermiere.. seconda vena rotta.
Finalmente trovano la vena e mentre io vomitavo e mi sentivo male, loro a fianco a me si scambiavano ricette di cucina.
Mai più.

Per anni sono stata a fare visite ed esami alla Multimedica di Sesto e San Barnaba a Milano, trovandomi discretamente per il livello di preparazione dei medici e della diagnostica.
Non era l'eccellenza, ma era accettabile; purtroppo negli anni la qualità dei servizi è diventata per alcune specialità decisamente pessima, i tempi d'attesa di 2 o 3 mesi (in solvenza si possono avere in pochi giorni, ma non ne vale la pena perchè la qualità delle prestazioni erogate è identica), come per: GINECOLOGIA E FISIATRIA.
Sono stata trattata veramente MALISSIMO e senza umanità da ben 2 GINECOLOGHE, sempre in ritardo anche di 2/3 ore (!!!),
per poi "subire" una visita frettolosa, dolorosissima (causa la loro fretta e nervosismo), senza la minima privacy, considerando anche che 3 volte durante la "visita", mentre io ero in posizione ginecologica, personale di servizio maschile e femminile faceva avanti e indietro lasciando la porta spalancata. Uscita dolorante, arrabbiata e senza referto, e in più senza terapia per un problema doloroso che spesso affligge le donne come quello della candidosi.
Sconsiglio vivamente le ginecologhe della Multimedica.
Sia a Sesto che a San Barnaba Milano.
Ho fatto anche reclamo all'URP (ufficio relazioni col pubblico), facendo nomi e cognomi, ma senza alcun riscontro.
Lo stesso identico trattamento per le dottoresse della FiSIATRIA che, anche in solvenza, occupano il tempo che dovrebbe essere quello dedicato alla visita, con TELEFONATE PERSONALI, le terapie prescritte come onde d'urto, tens o altro risultano impossibili da fare perchè vengono "prenotate" ad 1 anno di distanza dalla "visita" (PERò PAGANDO i tempi diventano possibili).
Ginecologia e Fisiatria- Multimedica: le sconsiglio