Istituto Humanitas Rozzano
Recensioni dei pazienti
Filtra per malattia, intervento, sintomo
Esperienza deludente
Mi sono recato presso questa struttura per sottopormi ad una visita gastroenterologica (privata) con il prof. Danese. Visita pressoché inesistente, non ha letto nussun referto precedente, non gli è interessato indagare nessun aspetto del quadro clinico, mi ha prescritto dei farmaci già usati in precedenza e con i quali non avevo tratto nessun miglioramento, ma mi ha mandato a fare un altro esame da un suo amico (molto bravo) a pagamento. Visita davvero inutile ed inesistente.
Colonscopia e Gastroscopia
Esperienza negativa.
Ho 40 anni e sono 32 anni che mi sottopongo a colonscopia + gastroscopia.
Per la prima volta in Humanitas organizzo gli esami endoscopici che normalmente vengono effettuati contemporaneamente in sedazione profonda.
La gastro mi è stata prenotata alle ore 11.00, mentre la colon alle 14.00
Ero presente in ospedale dalle 10.00 come da procedura e ho atteso le 14.00 per effettuare entrambi gli esami, con tutte le difficoltà delle preparazione stessa. Dopo essere stato preparato per la sedazione profonda, l'endoscopista era in pausa al bar, quindi, dopo 30 minuti di ulteriore attesa l'anestesista scocciata è andata via. Dopo 10 minuti è arrivato il medico endoscopista, che ha dovuto organizzarsi per effettuare l'esame senza il sostegno dell'anestesista.
Nessuna informazione data alla fine degli esami, nessuna informazione data al mio compagno fuori ad attendermi.
La tecnologia sarà anche all'avanguardia, ma organizzativamente e umanamente è decisamente da evitare!
Infezione non curata
Purtroppo da questo Istituto mi aspettavo di più! Mio padre è stato ricoverato per una infezione alle vie urinarie nel reparto A0, tutti gentili e disponibili (solo una infermiera in sostituzione ha fatto andare mio padre in ipoglicemia, ma questo è un altro discorso). Mio padre viene dimesso dopo circa 5 giorni, situazione migliorata. Dalle visite che ha fatto è emersa una macchia scura vicino alla prostata. Purtroppo però non lo hanno fatto vedere ad un urologo, hanno prescritto solo vari esami, che noi abbiamo fatto in altri istituti per la lunga lista di attesa.
Ebbene, quella macchia scura era un ascesso dentro la prostata (oggi ce ne sono 3). In ospedale a Voghera lo hanno operato subito e hanno chiesto a noi come mai a Rozzano non gli avessero spurgato l'ascesso. Magari sapessimo la risposta... Io dico, con tutto quello che si sente di malasanità, ma perchè non si approfondiscono a dovere tutte le cose anomale che si trovano in un paziente? E se questa macchia, che hanno visto e non hanno approfondito, fosse stato un tumore??
Odontoiatria Humanitas Rozzano
Mi reco nel quasi nuovo reparto dentistico dell’Humanitas. Il personale è sempre cordiale e la pulizia è ottima. Vengo a sentire un parere riguardo i miei incisivi inferiori dopo essere stati devitalizzati per una copertura con capsule. Avevo già sentito in giro 4 pareri, ma volevo sentire anche qua cosa ne pensavano e farmi una idea sui prezzi, per poi decidere dove andare a fare il lavoro. Tutti i dentisti delle altre strutture avevano detto che la devitalizzazione era stata fatta a regola d’arte ed ora si poteva procedere con le capsule; invece qui in Humanitas il dentista mi ha proposto di fare una apicectomia prima di iniziare il lavoro di incapsulamento. Questo parere mi ha "fatto molto strano" visto che altri 4 dentisti prima me lo avevano escluso e mi ha fatto pensare che questo nuovo reparto deve “aggiungere” trattamenti anche non proprio necessari.. Quindi sono andato a fare il lavoro da un’altra parte.
Grazie dottoressa Pepe
Non smetterò mai di ringraziare la dottoressa Pepe, medico stupendo e di una profonda umanità, per la sua disponibilità. Un medico con la M maiuscola. I quattro giorni di isolamento sono trascorsi serenamente.
UROLOGIA
Calcolo a stampo rene sinistro messo in nota per PCNL il 12/09/2015 dal Dott. HURLE; nel frattempo ho fatto 8 ricoveri di urgenza presso vari pronto soccorso, tentando di lavorare per campare la famiglia, due di questi ricoveri sono avvenuti presso il pronto soccorso Humanitas, entrambe le volte è stato sollecitato il ricovero senza nessun esito. Dopo 4 mesi di attesa ormai non camminavo più, antidolorifici mattina e sera, stop lavoro e qualsiasi altra attività. Mi fanno sapere dall'ufficio ricoveri che l'attesa è ancora di altri 5 mesi perchè l'oncologia ha la precedenza, a meno che il dott. Hurle (con quasi €16.000,00) nel giro di qualche giorno risolva il problema. Il 10/12/2015 ho avuto al fortuna di incontrare il Dott. Guido Giusti, che non lavora più in Humanitas ma sta al San Raffaele Ville Turro, il quale GRATIS e in soli 50 giorni mi ha ridato la vita, un vero professionista, vengono da tutto il mondo per vederlo lavorare, uomo leale e un professionista di altissimo livello. Consiglio vivamente per tutti coloro che hanno problemi di calcolosi, di rivolgersi al dott. Giusti.
Visita neurochirurgia
Avevo risonanza e visita prescritte con bollino verde, ma in Humanitas non avevano disponibilità. Con enorme fatica mi sposto dalla palazzina 5 alla 2 e la stessa disponibilità l'ho trovata non con servizio sanitario, ma prenotando privatamente. Faccio la risonanza (pagata) e la visita (pagata). Visita che si conclude in 10 minuti perché il medico non riesce a vedere le immagini della RMN. Quindi con gran disinvoltura il medico conclude la visita, senza proporne una successiva, senza indicarmi eventuali terapie effettuabili in Humanitas e, alla mia domanda come mai a 42 anni sono alla quarta ernia pur non facendo sforzi, mi risponde: questione di fortuna....
Io sto ancora aspettando di conoscere gli esiti della mia risonanza pagata. Inaccettabile!
Le domande le facevo io!
Visita oculista con dr.ssa Chiara Cuccaro. Mentre parlo per spiegare la mia storia di interventi laser e chirurgia eccetera, lei nemmeno mi guarda, scrive al pc e non so neanche se mi ascolti. Visita ma non parla, non dice nulla. L'ultimo campo visivo, eseguito sempre all'Humanitas di Rozzano, rilevava: allargamento macchia cieca. Ho chiesto chiarimenti ma non ho avuto risposte.
Chiede lei a me se deve fare l'esame del fondo oculare. Boh, se lei è il medico lo saprà lei, mica io.
Ho dovuto chiederle io se la pressione andava bene. Ho dovuto chiederle io se la miopia era peggiorata.
Va bè, se uno è stanco di parlare.. meglio che non visiti. Mi sono sentita a disagio e per niente soddisfatta. Mi dice di fare l'esame tomografico entro il mese, ma non sa che il primo appuntamento lo danno dopo 2 mesi (privato, non con SSN!!!)
Veramente delusa.
MOLTO FUMO...
nella mia esperienza ho trovato pessima organizzazione unita ad incomunicabilità tra reparti.
riuscire a prenotare una visita che puntualmente non viene rispettata nei tempi e nei modi.
Problema uroginecologico
Mi sono ritrovata casualmente ad una visita ambulatoriale a pagamento dal famoso dr. Giusti. Arrogante e presuntuoso, mi ha liquidata in cinque minuti senza neppure visualizzare gli esami fatti e facendomi sentire paziente "inadeguata" per cotanto luminare. Credo che l'umanità e il dovere professionale dovrebbero essere presenti, ancora di più in un bravo medico.
Intervento emorroidi Metodo Longo
Intervento 4 mesi fa di emorroidi.
Problemi post-operatori che inizialmente hanno preso molto a cuore, ma a cui, dopo l'ultimo intervento di dilatazione meccanica (non concordata previamente con me), hanno risposto (e solo via mail) dopo 5 giorni e solo dietro una mia e-mail "di fuoco".
MAI PIù HUMANITAS.
Delusione e arroganza
Mia sorella aveva un tumore ai polmoni,
Purtroppo tutto il decorso della malattia non e' stato molto fortunato, con relative complicanze contratte in sala operatoria per infezione provocata da un catetere polmonare diagnosticato 2 settimane dopo.
Quando purtroppo la malattia ha avuto il sopravvento, siamo passati dal reparto oncologico a quello della terapia del dolore.
In questo reparto, a mio parere, dovresti trovare delle persone e soprattutto medici pazienti e in grado di supportare la situazione già tragica.
Durante i giorni di "calvario" ho avuto il dispiacere di avere a che fare con la dott.ssa Velutti, veramente indisponente e arrogante, non curante della situazione e priva di sensibilita'.
La mia testimonianza e' molto triste, quando si e' malati terminali si viene messi da parte senza piu' considerazione e, purtroppo, la dose viene anche rincarata anche da chi ci lavora.
Angelo
Prostatectomia
Parlare con i medici del reparto è impossibile, pur non discutendone la competenza.
Visita specialistica neurochirurgia
Visitato privatamente dal dottor Tomei presso Humanitas, ho ricevuto indicazioni di trattamento con cortisone e morfinici in attesa di intervento di ernia discale. Mi era stata assicurata presenza presso un numero telefonico al quale lui stesso avrebbe risposto. La terapia del dolore era una terapia "da cavallo", confermato da altri due medici fuori dalla struttura. Mi ha creato problemi molto seri e non c'è stato modo di entrare in contatto con il dott. Tomei in alcun momento. Una visita profumatamente pagata che non ha fatto altro che danno.
Pronto Soccorso senza assistenza
Volevo segnalare il comportamento scorretto e poco professionale di una dottoressa del Pronto Soccorso.
In data 07/06/2014 ho accompagnato mia madre al PS per postumi da sub-occlusione intestinale.
Ho spiegato all'accettazione che è molto debole ed è caduta per ben 2 volte in bagno in casa.
Dopo la consueta attesa, le è stato detto di accomodarsi nell'ambulatorio 3 e di sdraiarsi sul lettino, senza essere accompagnata, dato che faceva fatica a camminare per un pregresso ictus, inoltre è stata lasciata sola in ambulatorio.
Ha provato a sdraiarsi essendo sola, ma è caduta davanti al lettino con la faccia a terra, scheggiando 2 denti e sbattendo labbra e ginocchia a terra.
Sono stato chiamato in ambulatorio e la dottoressa ha minimizzato l'accaduto, dicendo che non era successo niente, alchè ho chiesto di fare una lastra o una tac per verificare rotture o un ulteriore ictus da emorragia cerebrale, dato che ne ha già avuto uno 4 anni fa, ma la dottoressa ha detto che camminava, quindi non era successo niente. A quel punto ci ha congedati senza foglio di uscita né altra documentazione relativa alla nostra presenza al pronto soccorso, quasi come se volesse nascondere la caduta per sua incuria. Ho insistito per avere una documentazione e lei ha detto che non doveva darci nulla e che potevamo uscire.
Sono allibito, ho tanti amici avvocati che ho già consultato, oltre a medici ed infermieri di altri ospedali, che mi hanno confermato che il protocollo da seguire al PS è tutt'altro, quindi penso di adire le vie legali.
Mia madre è tuttora debole e dolorante per quest'ultima caduta, oltre ad avere 2 denti rotti.
Spero che situazioni del genere non avvengano più, dato che Humanitas ha un nome ed una fama da mantenere.
No comment
3 episodi:
1) mia nonna era caduta, aveva il volto nero (come se avesse fatto un incontro di boxe) ma stava sufficientemente bene. E' entrata in ospedale viva ed è uscita morta. Assistenza quasi zero.
2) mio padre ha avuto un brutto infarto e ne è uscito alla grande con cure ottime (ovvio che poi, dopo un infarto, comunque si resti debilitati a vita). Qui non ho nulla da ridire, è stato fatto un buon lavoro e con molta competenza e assistenza.
3) mia madre si è fatta togliere un inestetismo al corpo e ha avuto la fortuna di trovare un ottima dermatologa, anche qui ottimo lavoro.
Visita allergologica
Essendo una struttura a me comoda per la vicinanza al posto di lavoro, ed essendo convenzionata col fondo est, mi rivogo spesso a questo centro per varie visite. Avevo già un sospetto che nelle ultime due settimane è stato confermato: proprio ieri ho fatto una visita privata allergologica( 70.00 €), che in realta' è stato un consulto, in quanto non mi è stata fatta alcuna visita, la dottoressa ha riportato i miei dati anagrafici, mi ha fatto qualche domanda e mi ha prescritto una serie di esami (tra cui il prick test che in qualsiasi altra struttura è compreso nella prima visita), da fare sempre con l'allergologo!!! Oltretutto un appuntamento (e quindi un pagamento!!) per ogni esame!! E questo si verifica ogni volta per ogni patologia. Per avere una risposta dall'Humanitas devi tornarci almeno 10 volte! e pagare 10 volte!!
Chiamo oggi un'altra struttura e prendo un altro appuntamento per una visita allergologica, al prezzo di 30 euro, comprensiva di due esame (prick test per inalanti, prick test per alimenti) che la dottoressa dell'Humanitas mi aveva prescritto al prezzo di 70.00 euro l'uno!!
Tumore cerebrale
Mio marito è stato seguito presso la radioterapia nel 2012, purtroppo finchè è stato bene tutti carini e gentili, quando ha cominciato ad avere crisi epilettiche (risolte in un'altra struttura), improvvisamente non sono stati più così disponibili, anzi, mi sono sentita rispondere che chiamavo sempre la stessa dottoressa! oppure l'oncologo che mi dice che in quel momento sta lavorando e di rivolgermi al pronto soccorso. Pensare che li avrò chiamati 2 volte in un anno!!!! Ci siamo poi rivolti ad un centro neurologico e il problema è stato risolto. Loro ci hanno fatti andare avanti e indietro senza risolvere nulla, pensavano che mio marito sarebbe morto di lì a poco probabilmente...
Inoltre non spiegano assolutamente gli effetti collaterali di chemioterapia e radio, tant'è che ora mio marito è sterile... se ci avessero spiegato tutto subito avremmo fatto la conservazione del seme, il paziente in quei momenti è troppo spaventato dalla malattia per pensarci!
Secondo me pensate troppo ai fondi e meno alle persone.
Delusione rapporti umani
Peccato che una struttura che ha la fama di un'ottima competenza, non abbia anche il punto di forza dell'umanità e della comprensione verso il paziente. Non voglio dire altro, se non che si pensa solo a fatturare e fare più interventi possibili. Questo va bene e ci sta, ma l'umanità, la dolcezza, la gentilezza, sono fondamentali per certe malattie.
Dunque peccato…. Una volta fuori, il paziente non esiste più, e nemmeno i medici..
Tanto fumo....
Buongiorno, sono il figlio di una ex paziente dell'Humanitas.
Non discuto sulle cure che sono state fatte a mia madre, ormai passata a miglior vita, ma su come sia il paziente sia i famigliari siano stati INFORMATI dello stato di salute della malata.
Ormai da un mese dalla dipartita di mia mamma mi son convinto che purtroppo all'Humanitas è più un supermarket del malato, che un luogo di cura e ricerca... Solo alla "cassa" sono arrivati i conti giusti.
Ripeto, non sto discutendo sulle terapie o sulle cure date, ma sul rapporto tra dottori e malati... Mi spiace ma l'impressione personale avuta è veramente negativa.
Buona giornata a tutti.
Buona struttura ma grandi carenze
L'intervento è stato eseguito dal dott. Fornari; non mi dilungo sul dottore, già descritto nell'apposita sezione, é un ottimo chirurgo, di poche parole ma chiaro e preciso.
Personale infermieristico supponente e insistente sul voler far fare cose che lo stesso chirurgo mi aveva sconsigliato... Dopo 2 giorni di degenza a parer loro, e anche dei neurologi del reparto che all'ingresso hanno detto 5 giorni, facendoli poi magicamente diventare 2, tu devi esser dimesso e se questo non succede (come nel mio caso per volere del chirurgo) le attenzioni nei tuoi confronti diventeranno pari a zero, sarai praticamente ignorato il più possibile e trattato con aria scocciata. I medici del reparto si contraddicono continuamente, dando prima pareri simili a quelli del chirurgo, poi a quelli degli infermieri... Insomma, meglio ignorarli e seguire le indicazioni del dott. Fornari. I primi 2 giorni il personale è stato abbastanza gentile e disponibile (anche se scordatevi di esser lavati) ma, scaduto il tempo che loro ritengono sufficiente, la gentilezza svanisce!!!
Critica alla struttura
Sono stata operata il 22 aprile 2013 dal Prof. Fornari per la patologia riscontrata (stenosi midollare cervicale) e dimessa dopo due giorni dal reparto.
Il commento negativo è rivolto per la poca assistenza infermieristica del reparto di ortopedia - dove ero ricoverata per mancanza di posti letti in neurochirurgia - soprattutto la parte relazionale; forse nel loro percorso formativo è stato insegnato solo ad eseguire senza comunicare e sostenere il paziente nei suoi bisogni.
Altro inconveniente è quello che i pazienti provenienti da altre Regioni non hanno una continuità di cure alla dimissione, solo un foglio con la descrizione di cosa fare e non fare e, per avere informazioni riguardo ai sintomi post intervento, devono attendere la visita di controllo (un mese).
Ritengo che un centro come l'Humanitas dovrebbe rivedere questo aspetto, che dequalifica le prestazioni dei medici d'eccellenza che operano nella struttura.
Oculistica
Accompagno mia madre da tre anni per visite e trattamenti nel reparto di oculistica e mai come in questo ultimo periodo le cose sono peggiorate: innanzitutto l'accettazione ha una corsia preferenziale per questa specialità, ma per i pazienti i tempi di attesa in quell'affollatissimo salone sono raddoppiati. Questa mattina ho aspettato quasi un'ora e mezza per poter accedere al banco, mai successo. La mamma, con una patologia particolare, era praticamente inserita in un protocollo per cui le visite successive si susseguivano con un ritmo regolare compreso nell'arco di un mese. Oggi 14 maggio ho prenotato una normale visita per DICEMBRE... Mai successo un'attesa di 7 mesi!!!! Io non so a cosa stia puntando l'oculistica di Humanitas, ma se per diventare un'eccellenza in regione, migliorare la competenza dei medici e il buon nome dell'ospedale, bisogna arrivare ad ignorare i pazienti, forse c'è qualcosa che non funziona! E la ciliegina sulla torta: nella sala d'attesa l'emettitrice del biglietto non si vede... nascosta dietro una colonna!!!!
Delusa
Mio papà è stato operato l'altro giorno (06.03.2013) di ernia al disco.
Era in cura dal Prof. Fornari, ma purtroppo non siamo in grado di dire se effettivamente è stato operato dal professore, non abbiamo avuto nessun riscontro dopo l'operazione; quando mio papà è tornato in camera dopo l'intervento, non è passato nessun medico a chiedere se tutto andasse bene.. Abbiamo visto solo l'infermiera, molto gentile e disponibile, a mettere le flebo, i medici si sono visti alla mattina dopo per le dimissioni dall'ospedale ma, purtroppo, devo dire che non c'è stato un contatto umano, non c'è stato un dottore che abbia detto a mio papà, o a noi figli, come era andato l'intervento, gli hanno consegnato delle carte e gli hanno detto che doveva attenersi a quello che c'era scritto e basta.
Io non so se questa sia la prassi, ma di sicuro so che un paziente (soprattutto se è una persona anziana) ha bisogno anche di una parola, di una rassicurazione da parte di un medico; non mi aspettavo certo che il Professore passasse lui di persona, ma almeno che mandasse un suo collaboratore. Sono un po' amareggiata.
Cordiali saluti
Intervento canaliculoplastica
A dicembre 2011 sono stato messo in lista per un intervento di canaliculoplastica all'occhio destro: a Marzo 2012 mi hanno chiamato per le visite di prassi, poi più nulla. Ho provato a chiamare ad aprile e maggio, ma è stato un rimbalzare di interni telefonici sino a che non hanno chiuso la chiamata. Speriamo che prima o poi si decidano a farmi sapere qualche cosa.
CANCER CENTER
SONO ANCORA IN ATTESA DI RICEVERE UNA RISPOSTA
Rozzano, 08 Luglio 2011
Una persona colpita da cancro oltre alle cure chemioterapiche, mediche, credo abbia la necessità anche di un supporto morale. I familiari, gli amici del malato stesso hanno l'obbligo di aiutarlo, ma oltre certi limiti non riescono ad andare.
Quando poi la patologia giunge ad uno stadio finale/terminale, il malato ha maggior bisogno di tutti gli accorgimenti necessari per rendere quello che rimane della sua vita la più umana e dignitosa possibile.
Nel Marzo 2010 a mio papà è stato diagnosticato un cancro, non spiego tutta la storia, è da vedere presso i Vostri archivi. L'Istituto Clinico Humanitas, per nostra fortuna, ha immediatamente preso in carico mio papà dedicandogli tutte le cure mediche/ chirurgiche di cui necessitava.
E di questo ringrazio soprattutto il personale infermieristico del reparto C1 (uomini e donne UMANE che meritano RISPETTO) e del Day Hospital Oncologico. Ringrazio anche i medici che lo hanno curato.
Ma permettetemi di fare un grosso appunto
Di cancro, purtroppo si può anche morire, ed è quello che a breve accadrà al mio papà.
Il cancro prosegue la sua strada e invade tutto il corpo; in un CANCER CENTER, sempre a mio parere, non si dovrebbe abbandonare l'ammalato.
Abbiamo attivato l'assistenza domiciliare, tutta la nostra stima a medici e infermieri che si dedicano con cuore a questo servizio. Ma non servono solo i farmaci, serve assistenza.. assistenza e ancora assistenza.
Ci siamo sentiti abbandonati dall'ISTITUTO CLINICO HUMANITAS.
Avremmo gradito la stessa cortesia riservataci all'inizio, anche alla fine.
Capiamo che i medici DEVONO giustamente indirizzare il loro lavoro e tempo a chi ha possibilità di guarire, ma lasciate ai medici 5 minuti da dedicare anche a chi dalla vita, resta solo la morte vicina.
La fiducia della mia famiglia verso l'istituto rimane intatta, ci rivolgeremo sempre all'Humanitas per qualsiasi esigenza di salute (speriamo di non averne troppa necessità).
Non vorrei che questa lettera fosse interpretata come uno sfogo, o la ricerca di un capro espiatorio, è solo un consiglio.
Alla cortese attenzione Responsabile CANCER CENTER
Rozzano, 25 Agosto 2011
Il giorno 8 luglio 2011 ho depositato presso l'Istituto Clinico Humanitas due lettere indirizzate a Direttore Sanitario e Responsabile CANCER CENTER (che allego in copia).
Purtroppo, debbo con rammarico constatare che o non Vi è stata recapitata, oppure non è stato afferrato il concetto della stessa.
Ho chiesto più volte ai medici delucidazioni in merito ai sottoelencati interrogativi, ma non mi è stata fornita esaudiente risposta, se non quella che un malato di cancro può anche morire.
Apprezzerei, ora, che questi interrogativi trovassero una risposta.
Sono perfettamente consapevole che la malattia di mio papà era molto, molto, grave; non è mia intenzione mettere in discussione l'operato dei medici, la mia famiglia aveva sempre riposto la massima fiducia.
Marzo 2010 mio papà dopo essersi sottoposto a colonscopia esegue i seguenti controlli: Marcatori CEA = 11- CA 19.9 Negativo
20.04.2010 Marcatori CEA = 11 - CA 19.9 = 19
Maggio 2010
Dopo radiochemioterapia coadiuvante Marcatori CEA= Negativo CA19.9= 42
19.07.2010 Intervento di laparotomia esplorativa riscontro di carcinosi peritoneale /metastatica
Marcatori post operatori CEA = Negativo - CA 19.9 = Negativo
23.08.2010 TAC Torace/addome= Negativa Marcatori CEA = 1 CA19.9= 59
Da Settembre a Marzo si sottopone a cicli di chemioterapia.
Marzo 2011
Rivalutazione malattia con TAC e Marcatori CEA =2-CA 19.9= 542
Viene proposta una nuova linea di chemioterapia, più mirata a colpire la malattia,e affidabile su un paziente come mio papà, in quanto costantemente seguito dalla sua famiglia.
07.04.2011 I° Ciclo di Nuova linea di chemioterapia con DEGRAMONT + AVASTIN
08.04.2011 Ricovero in reparto C1 da P.S. Per subocclusione intestinale Causa dell'Avastin?
21.04.2011 / 22.04.2011 II° Ciclo con DEGRAMONT + AVASTIN
05.05.2011 / 06.05.2011 III° Ciclo con DEGRAMONT + AVASTIN
10.05.2011 Marcatori CEA = 1 -CA 19.9 = 292 FUNZIONA !!!! ???
19.05.2011 / 20.05.2011 IV° Ciclo con DEGRAMONT + AVASTIN
atteso per prossimo ciclo il 09.06.2011
30.05.2011 Ricovero in reparto C1 da P.S. per subocclusione intestinale Marcatori CA 19.9 2528
COME E' POSSIBILE CHE IN 20 GIORNI IL MARCATORE ABBIA AVUTO UN COSI' NOTEVOLE INCREMENTO?
Si dimette il giorno 08 Giugno con la seguente terapia BROMAZEPAN e FUSEMIDE, rimandando il ciclo di CT al 16.06.2011
11.06.2011 Ricovero al Pronto Soccorso per frattura all'omero sinistro.
Causa associazione farmaci BROMAZEPAN e FUSEMIDE,a bbassando notevolmente la pressione arteriosa, gli fanno perdere i sensi e cade.
Per quale motivo sono stati prescritti tali farmaci?
Nella settimana successiva all 11.06.2011, vengo personalmente contattata dal DH Oncologico per posticipare la chemioterapia prevista per il 16.06.2011, in quanto la terapia che avrebbe dovuto effettuare mio papà veniva somministrata in altri giorni della settimana.
A quale chemioterapia avrebbe dovuto sottoporsi mio papà?
Per quale motivo non è più stata eseguita?
20.06.2011 Ricovero in reparto C1 da P.S. per subocclusione intestinale; all'atto delle dimissioni si decide per l'assistenza domiciliare ed eventuale ricovero in hospice.
30.06.2011 Inizia l'assistenza domiciliare. Su quale base viene deciso che :
un malato terminale di cancro, con l'aggravante di frattura all'omero, abbia diritto alla visita di un medico UNA sola volta a settimana?
Mi è parso di notare discordanze tra il Day Hospital Oncologico e il reparto C1.
Tutto ciò non servirà a far guarire mio papà, ora le sue ceneri sono affidate alle mie cure.
Ma spero che questa lettera venga compresa per quello che è:
un chiarimento ed un suggerimento (come quelli che si trovano presso l'Ospedale per l'indice di gradimento)
PER QUANTO VI SIA POSSIBILE, NON LASCIATE CHE UN MALATO TERMINALE, OLTRE ALLA DISPERAZIONE DI SENTIRE LA MORTE AVVICINARSI OGNI MINUTO, DEBBA ANCHE SENTIRSI “SCARTATO”.
Altri contenuti interessanti su QSalute