Immunoreumatologia Campus Bio Medico Roma

Non sono solita lasciare commenti sui siti, né tantomeno recensire visite mediche, neanche ora che sono medico, essendo dell'opinione che un confronto di presenza sia sempre la scelta più adeguata a migliorare determinati aspetti, soprattutto per una professione delicata come la nostra. In questo caso purtroppo ho sentito l'esigenza di esprimere tutta la mia amarezza e delusione per l'esperienza avuta con l'equipe del professore Giacomelli. Ormai a marzo scorso, porto in visita dal professore mia madre e concordiamo una biopsia per fare una diagnosi e quindi poter iniziare una cura quanto più rapidamente possibile. Da allora il nulla assoluto, nessuno ci contatta, vani i tentativi di chiamate per sollecitare l'attenzione. Contattiamo il professore, che ammette un errore per il quale mia madre non era mai stata inserita nella lista per eseguire l'esame, promettendo di risentirci. Di nuovo sparisce, nessuno ci contatta e passano i mesi. Ovviamente ci siamo dovute organizzare diversamente, inutile dire che con i tempi della nostra sanità, ahimè, siamo ancora in attesa di eseguire l'esame. La rabbia per aver perso inutilmente mesi preziosi per colpa della noncuranza e disattenzione dei professionisti interessati, mi hanno spinto a lasciare questo commento, sperando possa essere utile a chi, come me, è stato lasciato solo e costretto a perdere tempo e soldi senza alcun senso di rispetto per il prossimo, che nella nostra professione, e mi sembra assurdo doverlo ricordare, è la base!

Ieri, dopo mesi che aspettavo la visita di controllo, vado appunto in visita.
Ci trovo il dottore con una laureanda americana, parlavano in americano tra di loro per tutto il tempo leggendo i miei referti, praticamente per tutto il tempo non sono mai stata presa in considerazione, ero solo la sclerodermia seduta dall’altra parte del tavolo - e pareva quasi dessi fastidio perché facevo troppe domande (ovviamente detto in inglese, ma io ho capito).
Dovevo ricevere indicazioni su come togliere il cortisone, cosa non solo non pervenuta, ma addirittura mi è stato scritto su pezzo di carta consegnato alla fine che io mi sono rifiutata di togliere il cortisone (?!??), quando invece è stata una decisione del dottore di farmelo continuare a prendere.
Ho la sclerodermia da 16 anni, mi sono girata tutta Roma e ho viaggiato anche fuori Roma, anche pagando profumatamente, per trovare un solo medico che sappia fare il medico: NON L’HO MAI TROVATO!
Non consiglio di ammalarsi a nessuno: ti trattano come un numero, non come una persona che ha una vita e dei sentimenti. Questa perlomeno la mia esperienza.

Sono andata in prima visita da una dottoressa per fibromialgia e sospetta artrite. Non sono stati visti tutti i referti da me portati. Inoltre mi ha consigliato una serie di analisi, di cui a quanto pare non vuole riscontro. Non mi è stato detto di tornare. Tutto questo in circa 15 minuti, anche meno.

Sono stata seguita nel reparto Reumatologia - Immunologia da una dottoressa che nella prima visita, a pagamento, mi ha fatto poche domande sui sintomi o precedenti malattie; e se cercavo di dialogare mi interrompeva dicendo che dovevo lasciar chiedere le cose essenziali... Solo che nella seconda visita si è accorta che non aveva raccolto informazioni importanti, tra cui un precedente carcinoma. La diagnosi è stata: artrite indifferenziata. Mi ha consigliato di fare il test di Schirimer (sindrome di Sjogren) anticipandomi che in caso di positività, la diagnosi sarebbe rimasta invariata. Mi ha prescritto Plaquenil, fornendomi pochissime informazioni sul farmaco e ancora meno sulla patologia da lei diagnosticata.
Sono sconcertata. In Italia abbiamo troppo medici che fanno visite lampo solo "per fare cassa". Lascio la mia testimonianza per tutelare il diritto dei malati di essere curati davvero e non presi in giro, come ormai, nel nostro paese troppo spesso accade.