Ginecologia Vito Fazzi
Recensioni dei pazienti
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Commento negativo
Sottoposta ad isteroscopia per un sospetto polipo, l'ho dovuta rifare privatamente perché la dottoressa che aveva eseguito l'esame diagnostico non ha visto che era presente un polipo endometriale.
Sbagliare è umano, ma per quanto mi riguarda al Vito Fazzi di Lecce non ho mai avuto buone esperienze!
Visita intramoenia
Qua la realtà supera l'immaginazione.
La mia esperienza sfiora il ridicolo: prenoto una visita intramoenia online con una ginecologa. Faccio 120 km e la dottoressa non si presenta all'appuntamento. Chiamo il Cup per sapere se potevo avere il rimborso e mi dicono di presentarmi di persona. Ok, faccio altri 120 km, mi presento al Cup e mi dicono di andare un altro giorno perché non hanno soldi in cassa. La storia non è ancora conclusa, ancora non ho ricevuto rimborso.
Parto naturale con epidurale
Una delle esperienze più brutte della mia vita.
Ho trovato dottoressa e infermiere per niente umane, poco empatiche, e spero di dimenticare tutto il buio vissuto in quei momenti e far emergere solo il bello, cioè la nascita di mia figlia.
L'unico dottore davvero umano, professionale, competente, che merita tutto il bene del mondo e anche di più, è il dottore Fabrizio Totaro, a cui vanno la mia ammirazione e miei complimenti. Abbiamo bisogno di dottori come lui, peccato si tratti di rarità.
Parto naturale senza epidurale
Ho avuto un travaglio normalissimo, sono arrivata in ospedale a 2-3 cm. e sono stata trasferita in camera. Quando sono arrivata a 10 cm. di dilatazione l’ostetrica mi ha rotto le acque e mi ha svuotato la vescica, ed è iniziato il mio incubo.
Mi hanno costretta a spingere nella posizione ginecologica, ero scomoda e non potevo neanche girarmi di pochi cm. perché mi rimettevano subito in posizione. Non ho avuto un parto libero e inoltre quando spingevo mi dicevano che non dovevo sfiatare, dovevo trattenere il fiato e spingere. Queste due cose (posizione ginecologica e trattenere il fiato durante la spinta) mi hanno fatta lacerare ovviamente. A quel punto la dottoressa Gravili ha deciso di farmi l’episiotomia dato che mi stavo lacerando. È passato un anno dal mio parto e non riesco ad avere rapporti sessuali, mi dà fastidio la zona dell’episiotomia, se apro le gambe mi tira tantissimo. La mia vagina è più corta rispetto a prima. Spero che prima o poi passerà, ho il terrore di fare un altro parto ed essere tagliata nuovamente.
Assistenza nel periodo Covid pari a 0, ero sola con il bimbo e non riuscivo a camminare dal dolore.
Parto
Parto di novembre 2017. Il medico che mi ha seguita per i nove mesi, per malattia aveva lasciato il lavoro, quindi nessuno si è preoccupato di me. Travaglio lento e, stremata dalle tante ore di travaglio, inizio ad avere febbre e tremori ed il bambino va in sofferenza - sono loro stessi a dirlo più volte, ma non sono intervenuti per velocizzare il parto. Poca umanità da me riscontrata nei medici, se non per poche anime gentili. Dopo tante ore sono intervenuti con manovra e ventosa. Il bambino è nato e l'hanno dovuto rianimare con messaggio cardiaco e portare in terapia intensiva. Mi hanno lasciata nel lettino sporca e con vomito addosso fino all'indomani mattina. In reparto non avevano tachipirina, o meglio, credo che all'infermiera di turno non andasse di somministrarla nel cuore della notte perché la mattina dopo come per magia mi è stata somministrata. In tre giorni di degenza ho visto storie assurde. Non lo consiglio.
Esperienza pessima
60 ore di travaglio senza la possibilità di avere un famigliare accanto, almeno per un conforto.
Nonostante avessi chiesto il taglio cesareo perché non avevo la dilatazione giusta, hanno insistito. Superate le 50 ore dalla rottura delle acque e i dolori lancinanti che avevo, per loro era tutto normale. Ero stremata, ormai senza forze!
La dottoressa che mi ha seguita per i 9 mesi di gravidanza e facente parte del gruppo parto, nonostante le diverse chiamate al cellulare ha sempre preso la questione alla leggera!
Morale: parto rischioso per me e per il bambino, che una volta nato si vedevano le sofferenze cosicché è stato portato subito in terapia intensiva - quando invece non ce ne sarebbe stato bisogno se avessero fatto il taglio.
Sono veramente delusa di tutto, il mio consiglio è di non andare a partorire in questo ospedale!
Esperienza negativa
Esperienza da dimenticare, travaglio di 20 ore con cesareo finale. Sono arrivata in ospedale con liquido amniotico verde, utero alto e chiuso, e bambina alta. Tutti i presupposti per un cesareo. Mi hanno portata ad un dilatazione di 3 cm. dopo 15 ore di travaglio, inserita cannula per epidurale, ma senza farla partire. Dopo 20 ore riportata a contrazione per fare addominali per incanalare la bambina, che non è scesa neanche di un millimetro. Arrivata al cesareo, non è stata pulita bene la ferita, che si è infettata con conseguenza di ferita aperta che elimina liquido e continue medicazioni. E se non bastasse, malgrado avessi comunicato la mia allergia agli antibiotici, ne ho ricevuto la somministrazione, fino ad avere così 12 shock anafilattici, con rischio tracheotomia.
Ora non credo di considerare a questo punto il reparto come ottimo reparto, nè di avere un'ottima opinione verso chi gestisce il reparto per atteggiamenti poco professionali nei miei confronti. Unica soddisfazione, la bambina non ha subìto danni.
Devo ringraziare invece il nido per la professionalità e per l'affetto dimostrato verso la mia bambina. Spero di riprendermi presto e di dimenticare tutto. Grazie.
Reparto ostetricia
La scorsa settimana sono stata ricoverata d'urgenza in ostetricia per un versamento di sangue in utero. Purtroppo l'esperienza non è stata delle migliori, tanto per iniziare mi si è palesata davanti l'enorme differenza di trattamento tra me e le mie compagne di stanza: la mia ginecologa non lavora al Vito Fazzi, per cui sono stata lasciata a digiuno e dolorante per due giorni, in attesa di un intervento che necessitava di anestesia e, alle mie continue richieste, i medici si limitavano a fare spallucce. Fortunatamente il mio corpo ha deciso di sbloccare da solo la situazione e si è liberato del sangue il terzo giorno, e già questo la dice tutta... Ma quello che mi ha sconvolta di più è stato l'atteggiamento di alcune infermiere, che a mio parere dovrebbero cambiare immediatamente mestiere; l'acidità, la sgarbatezza, l'incompetenza e la superficialità di alcune di loro mi hanno fatta arrabbiare moltissimo. In un reparto così, l'umanità non deve assolutamente mancare. Ringrazio il dott. Perrone che comunque un minimo di interesse lo ha mostrato, ma devo ammettere che se dovessi in futuro stare ancora male, mi recherò sicuramente in un altro ospedale!
prolasso utero
Sono Alessandro e vengo da Roma per assistere mia madre residente qui.
L'operazione era stata programmata e tutto è andato bene grazie ai CHIRURGHI.
Ma, a partire dalle caposale agli infermieri, l'educazione e l'amore verso il lavoro svolto lascia a desiderare. Sei troppo lasciato a te stesso... e si parla il dialetto come lingua madre.. Poi mai fare due domande di seguito che vieni "sbranato"...
Senza dimenticare che può entrare chiunque nel reparto..
GRAZIE SOLO AI MEDICI CHIRURGHI.
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