Ginecologia Santa Chiara Trento
Recensioni dei pazienti
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Confusione fra le diverse sezioni
Complessivamente il personale (ginecologhe, ostetriche, puericultrici) è molto competente e umano, ed è quello che salva l'esperienza.
Il reparto è disorganizzato, c'è chiaramente un problema di comunicazione fra sezione puerperio e nido/puericultura, che genera grande disorientamento nelle pazienti.
Le stanze sono decisamente sovraffollate (4 mamme +4 bambini, che spesso piangono h/24) e per chi ha affrontato un parto difficile può essere molto provante dal punto di vista psicologico.
Parto
Sono stata ricoverata questa settimana per induzione al parto. Beh che dire.. ero andata via dalla mia città pensando di trovarmi meglio qui, ma invece mi sono ritrovata peggio di prima. Ostetriche che per darti la minima assistenza devi chiedere minimo 10 volte.. Inoltre, siccome 3 anni fa ho avuto una forte depressione, mi hanno mandato la psicologa e la psichiatra contro la mia volontà ed oltretutto senza avvisarmi.
Ginecologia Santa Chiara di Trento
Ho cercato tanto un bravo ginecologo, competente, visto il mio caso con patologia rara della vescica. Il primario dott. Tateo mi ha seguita e operata assieme all'urologo. L'intervento, anche se era con molti punti di domanda, è andato bene. Il personale medico e infermieristico l'ho trovato gentile e premuroso verso i degenti. Ringrazio il dott. Tateo perchè lui mi ha proposto un tipo di intervento che nessun altro ospedale da me visitato in Veneto, mi aveva consigliato. L'unico punto negativo è stato il coordinamento con il personale medico di un altro reparto! Ora sto bene... speriamo continui!
Aiuto all'allattamento..
Ho partorito al Santa Chiara il mio primo figlio. Il parto, purtroppo cesareo, è andato bene: nessun commento negativo sull'equipe che lo ha eseguito. Il mio problema è stato l'allattamento: subito mi si sono formate ragadi molto dolorose che hanno reso l'operazione davvero difficile. Il para-capezzoli mi è stato consigliato solo dopo 3 giorni, quando ormai ogni poppata era una tortura. Inoltre, la mamma che ha difficoltà ad allattare viene trattata come una reietta, con poca comprensione. Quando sono tornata a casa, di latte non ne avevo quasi più tanto era stato lo stress della permanenza all'ospedale. Pazientemente, con l'aiuto del tiralatte e delle ostetriche del territorio, sono riuscita a recuperare la produzione e ho allattato mio figlio fino agli 8 mesi.
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