Ginecologia Ospedale Vimercate
Recensioni dei pazienti
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No epidurale
Ostetrica Valentina maleducata.
Chiesta epidurale, dopo che ho fatto anche il corso e firmato i fogli, niente, prima dice che sono troppo poco dilatata e dopo mezz’ora dice che ormai è troppo tardi.
Mi diceva è inutile che urli, tanto non te la faccio.
Parto
Ti "portano allo strazio". Esperienza personale pessima con l'ostetrica Valentina.
Invece, una volta partorito, in reparto lo staff è gentilissimo e competente, così come il personale del Nido.
Parto cesareo
Mi chiamo Viviana Bondi, ho 21 anni e ho partorito presso l’ospedale di Vimercate il 30/11/2020 alle ore 1.28 con TC, per volontà mia. Dietro questa premessa, si nasconde l’esperienza più disumanizzante che ho provato in vita mia. Alle 4.00 del mattino del 29/11 ho rotto le acque in casa, e alle 5.15 mi trovavo già in ospedale. Alle 6.00 circa del mattino faccio il primo monitoraggio, il bimbo sta bene, io avevo delle contrazioni molto irregolari e nessuna dilatazione. Tuttavia mi mandano in stanza pre-parto dove cerco di riposare, ma tra la perdita continua di liquido amniotico e contrazioni irregolari, non ci riesco. Dopo aver fatto un monitoraggio alle 8.00, alle 12.00 chiedo ad un’ostetrica quando dovrò fare l’altro (nel frattempo i dolori vanno via via aumentando di intensità, ma nessuno mi mette al corrente di nulla, essendo prima gravidanza). Alle 13.00 mi fanno il monitoraggio, e chiedo come vanno le contrazioni, e l’ostetrica mi risponde che ancora sono molto irregolari. Continuo a perdere liquido e un’ostetrica mi rimprovera dicendomi che cambio troppo spesso l’assorbente. Sono le 16.00 e iniziano contrazioni fortissime ogni 3-4 minuti, e fra una contrazione e l’altra avevo un fortissimo dolore dovuto all’appianamento di X, quindi non riuscivo a rilassarmi. Chiamo le ostetriche, ma non arriva nessuno, ad un certo punto urlo e arriva un’ostetrica che mi visita e sono dilatata di soli 2 cm. Nessun sostegno e nessuna parola dolce, lasciata da sola in una stanza, senza nessuno e senza mio marito. Alle 18.00 chiamo un’ostetrica dicendole che i dolori erano troppi forti e continuavo a perdere liquido, alchè mi mandano a farmi una doccia calda e, nonostante fossi piegata in due dai dolori, la faccio. Finisco e le ostetriche mi rimproverano dicendomi che dovevo farla durare di più, quasi incuranti del mio stato fisico e morale. Alle 20.00 non arriva ancora nessuno in stanza e io inizio ad urlare dal dolore, fisico e psicologico, dato che dai forti dolori non riuscivo più a cambiare assorbente ed ero bloccata in letto zuppo di liquido amniotico. Chiamo mio marito, in quanto un’ostetrica mi dice che devo tenermi i dolori e ride di me, insieme a tutta l’equipe delle ostetriche fanciulle. Non fanno entrare mio marito e io, in preda alla disperazione in quanto derisa e abbandonata, faccio chiamare i carabinieri per ricevere assistenza. Appena arriva la chiamata dei carabinieri, tutti arrivano da me, compreso il ginecologo che non avevo ancora visto, e tutte le ostetriche. Alle 21.00 mi visitano, ero dilatata ancora di due cm., non ce la facevo più, così inizio ad urlare di volere il cesareo. Finalmente entra mio marito, alle 23.30 mi visitano, ma ero sempre ferma a 2 cm. Firmo tutto per fare il TC e finalmente alle 1.28 nasce mio figlio.
Dimenticavo: ospedale molto pulito e cicatrizzazione perfetta della ferita. Per questo ho votato 3 la competenza.
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