Ginecologia Ospedale Siracusa
Recensioni dei pazienti
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Un grosso mah!
Dimenticate di poter partorire in ambiente raccolto e nel rispetto delle vostre esigenze. Si partorisce perchè è la natura a dettare le regole, non perchè il reparto in qualche modo agevoli il travaglio e/o si prenda cura della donna in quel particolarissimo momento di vulnerabilità: non possibile partorire in "posizioni libere", nè restare col proprio bimbo dopo il parto (nemmeno in assenza di complicazioni), nè assistenza per l'allattamento al seno (o ce la fai da sola o ti portano il biberon!). Spiace dirlo, soprattutto per le poche fantastiche persone che lavorano con passione e a cui si legge negli occhi che piace il proprio lavoro, ma lo standard di qualità io l'ho trovato basso.
Carenza cronica di personale.
Il "mio giorno" ho visto donne con induzione programmata essere rimandate a casa perchè, in sostanza, eravamo già in troppe.
Ad ogni modo, avevo letto che l'ospedale si vantava di avere la parto analgesia h/24, dopo circa 6 ore di travaglio attivo chiedo l'epidurale. Mi viene risposto che c'è un solo anestesista e deve seguire i parti cesarei (del dott. Bucolo). Urlo. Riesco ad ottenere l'epidurale e successivamente mi rendo conto di essere stata l'unica a riceverla quel giorno per un parto naturale (con buona pace del diritto alla partoanalgesia).
La "sala travaglio" è unica per tutte le partorienti per cui, da un lato, dimenticate il poter ricevere assistenza e cura da una persona di vostra scelta e fiducia, dall'altro, in pratica, sarete sole perchè, ovviamente, non è garantito il rapporto 1:1 tra ostetriche e partorienti. Il papà in sala parto, poi, è un lusso che possono permettersi solo coloro che hanno amicizie tra il personale. Il mio giorno, nessun papà è potuto entrare, a tutti veniva risposto che li avrebbero fatti entrare nel momento "clou" del parto, ma poi, anche senza la minima complicazione, semplicemente non venivano chiamati. Ricevuti punti post parto, a carne viva, senza anestesia (effetto dell'epidurale ormai svanito da tempo).. Mi sarebbe piaciuto tanto vedere il "breast crawl" del mio bambino, impossibile; separati alla nascita immediatamente, nonostante le mie rimostranze. Infine, ma potrei andare avanti ancora a lungo, dimessa dalla sala operatoria, vengo "messa" in stanza con una ragazza che attendeva di abortire (per complicazioni del feto). Mi riesce difficile immaginare una crudeltà peggiore.
In conclusione: tutto è andato bene, io e il bimbo stiamo bene, ho ricevuto l'assistenza di un'ostetrica fantastica e sono stata anche dimessa prestissimo ( serviva il letto per le nuove partorienti), ma credo che l'inefficienza e il trattamento ricevuto, ben lontano dagli standard minimi che dovrebbero esistere in Italia, vadano segnalati. Per questo la mia recensione.
La mia esperienza
Il 4 luglio ho partorito la mia prima bambina. Sono entrata in ospedale alle 8.00 per fare l’induzione e ho partorito alle 21.55, per cui ho avuto modo di entrare in contatto con tanti operatori. La mia è stata un’esperienza più che positiva e ostetriche, ginecologi e anestesisti mi hanno fatto sentire accolta e sostenuta nonostante l’ansia, la stanchezza e il dolore. Un particolare ringraziamento va a Michela e Luigi, gli ostetrici che mi hanno seguita per tutto il travaglio rendendo tutto meno difficile. Infine... un immenso grazie va alla dottoressa Sudano e all’ostetrica Manuela che hanno accolto la mia bambina regalandomi il parto che sognavo, nonostante, a causa delle restrizioni per il covid-19, avessero impedito a mio marito di esserci. Le mie aspettative erano molto alte essendo “del mestiere” e tutto è stato perfetto.
Sto ancora male
Terzo parto cesareo. Arrivo alle 2:30 del mattino alla 35° settimana con dolori. Ovviamente la macchina non rivela nulla; ciò nonostante, dopo svariati viaggi fatti nei giorni prima, finalmente mi ricoverano.
Bene, iniziamo: ben 11, e dico 11, buchi per trovare una vena!!! Alla fine tutta la flebo va fuori vena, non concludendo niente se non rimediarmi un bellissimo ematoma gigante. Alle 6:00 i dolori aumentano, dopo un tracciato mi viene detto che devo fare subito il cesareo. Mi preparano, nel frattempo cambia il medico, mi dicono di aspettare che c'e' un parto in corso interminabile. Non contenti fanno un intervento di routine alla paziente del dr. Bucolo (io non avevo il medico, cioè la mia gravidanza era stata seguita esternamente da un altro medico convenzionato). Nel frattempo mezza nuda con un catetere messo già da due ore, aspetto e finalmente alle 11:50 entro in sala operatoria. Lettino rotto! Non fa nulla, procediamo alla spinale, ma sono stata malissimo da subito tanto da necessitare l'ossigeno per tutto l'intervento (durante il prericovero e la compilazione della cartella clinica feci presente di essere allergica agli antibiotici, nello specifico il Rocefin). Benissimo, in sala operatoria nessuno evidentemente guarda la cartella e mi piazzano una bella flebo di Rocefin, risultato: sto malissimo con forti dolori all'addome. Si accorgono dell'errore e rimediano. Finalmente nasce la bimba, se la portano subito via e quasi manco la vedo - ed è stata poi ricoverata 4 giorni con distress respiratorio. Comunque proseguiamo, faccio presente ai medici di avvertire dolore, durante l'intervento mi fanno una puntura che mi intontisce un po' e proseguono. Finalmente finiscono, mi mettono in sala risveglio e attendo.
Nel frattempo nessuno dice ai miei famigliari che la bimba è nata e nè tanto meno che ha avuto problemi respiratori, semplicemente la fanno uscire tutta intubata e se non era mio marito a chiedere nessuno gli diceva nulla! Mia figlia, grazie a dio e alla Neonatologia, si è rimessa del tutto, io invece soffro di terribili fitte alle spalle e la schiena mi si addormenta continuamente, e sono passati già 6 mesi.
Top di professionalità
Grazie di cuore a tutta l'équipe del gruppo parto per avermi assistita durante il travaglio, ma soprattutto in sala parto.
Un ringraziamento particolare per questo splendido parto al dott. Martinez, per la sua straordinaria competenza, e all'ostetrica Michela, la quale si è presa cura di me e mia figlia fino alle dimissioni.
Annessiectomia
Il dottor Bucolo ha dimostrato ancora una volta competenze e professionalità nel proprio lavoro.
Parto bellissimo
Ho partorito il 9 settembre 2017 e non potevo scegliere ospedale migliore.. Ostetriche bravissime e molto disponibili mi hanno supportata fino alla fine, e anche la ginecologa di turno è davvero in gamba. Sono rimasta veramente soddisfatta, grazie di cuore a tutte.
Parto straordinario
Ho partorito sabato giorno 25 febbraio 2017 alle ore 11:30: un parto bellissimo, anche se precipitoso. Volevo ringraziare di cuore le persone operanti in quel momento, l'ostetrica, dolcissima e premurosa, il ginecologo di turno per la sua positività e le altre ostetriche, nonchè la dottoressa che mi ha visitata appena giunta.
Un grazie di cuore a tutti, ricorderò questo momento come uno dei più meravigliosi della mia vita.
TRAVAGLIO INTERMINABILE
Mio figlio è nato il 28/02/2016, ma sarebbe potuto nascere almeno 2 giorni prima. Vado in ospedale il 26 con evidenti contrazioni, i macchinari non rilevano nulla e la giovanissima ostetrica non rileva dilatazione... La ginecologa mi liquida dicendo che era colica e di fare toradol! Due giorni dopo, sfinita dai dolori, torno all'ospedale: ero già pronta a partorire praticamente! Qui faccio un applauso all'ostetrica, competente e carinissima! Ovviamente non finisce lì.. rompono le acque, passano circa 8 ore e finalmente un colpo di genio: fanno l'ecografia. Mio figlio non poteva nascere naturalmente, era messo male e stava andando in sofferenza cardiaca! Ma l'ostetrica di turno (vi era stato cambio turno) ha avuto modo di dirmi "sbrigati non possiamo stare qui tutto il giorno". E chi ci vuole stare???
Esco dalla sala operatoria (parto con taglio cesareo) e in stanza c'era una folla incredibile. Ma siamo matti? A parte che dopo un'operazione e ore di travaglio vorrei riposare, non pensano ai bambini? I bimbi neonati non vanno messi a contatto con tutte quelle persone... escono da un ambiente sterile!
Mai più
Mai più perché non sarà mai più per una eventuale futura nuova gravidanza all'ospedale di Siracusa.
Ospedale fatiscente, stanze indecorose e sporche, il primario fa attaccare avvisi sul numero massimo di persone contemporaneamente presenti, ma rigorosamente sono di più, con i relativi parenti. Poveri voi se finite nella stanza due con 6 letti, la notte vi ritroverete sistematicamente in 12 col benestare del personale infermieristico, al quale ovviamente toglieranno lavoro i parenti delle pazienti.
Un'ora scarsa di visite al giorno che si traduce in una confusione anomala di persone, via vai di parenti e pazienti molto nervosi ovviamente!
Impossibilità di avere una stanza da soli, nemmeno pagando, perché non esiste l'intramoenia.
Dimenticatevi il ginecologo che vi segue, impossibilità anche in questo campo di avere un medico dall'inizio alla fine della gravidanza. Si traduce in: chi trovi trovi!
Tutto questo accade perché non esiste un altro punto nascite a Siracusa.
Consiglio vivamente di spostarsi a Catania. La mia paura più grande era la distanza, ma vi assicuro che avete tanto tempo a disposizione a partire dall'inizio delle doglie. Posso parlare per esperienza diretta, perché ho lavorato negli ospedali catanesi: reparti puliti, stanze con MASSIMO due persone per stanza, la maggior parte singole anche a pagamento, servizi e comfort da albergo.
Dispiacere immenso all'alba di una nuova nascita.
Mi sono vergognato di far venire gli amici a trovarci.
Parto cesareo
Parto avvenuto tempestivo grazie alla dottoressa, tutto ok.
Personale interno al reparto arrogante, presuntuoso e in alcuni casi maleducato.
Attenzione, non tutti, nei miei 3 giorni ho trovato personale molto comprensivo e preparato, ma purtroppo si tratta di soli 2 casi, che sicuramente amano questo lavoro.
Poi non riesco a capire come mai non mi abbiano fatto entrare per vedere mia moglie dalle 9 alle 18 dopo un parto cesareo, mentre al parto cesareo prima di mia moglie ha assistito il marito facendo anche un video???
Ma la regola e uguale per tutti???
Meglio tornare a partorire in casa..
Continuo il racconto cominciato col pronto soccorso.
Arriviamo al gruppo parto. Era la prima volta che visitavamo questo ospedale, e la prima impressione è stata di una struttura che dall'esterno potrebbe sembrare bella, ma il cui interno è assolutamente decadente. Nella sala d'aspetto del gruppo parto c'erano delle persone che aspettavano, forse una familiare che doveva partorire. Suoniamo al campanello, ma non ci risponde nessuno e nessuno viene ad aprire. Suoniamo ancora e ancora, dopo 5 minuti una signora ci dice che dovevamo insistere a suonare.. come mai? lo spiego dopo. Fortunatamente arriva una infermiera, che con le chiavi apre che doveva entrare con una barella, e mia moglie riesce ad entrare e parlare con il personale. La fanno accomodare dentro, io resto fuori.
Nell'attesa girovago in giro e proprio accanto all'entrata del gruppo parto c'erano le scale, con una piccola finestra, sulla quale notai cicche di sigarette spente. Subito mi sono allarmato e notai sul muro un avviso in cui si ripeteva il divieto di non fumare, e un incitamento per i dipendenti di rafforzare i controlli contro chi fuma in ospedale, con la dicitura finale che l'omertà non deve esserci su queste cose. Ero schifato del comportamento delle persone, soprattutto in questo delicato reparto. Neanche finisco di leggere che una persona, familiare di quella che doveva partorire, venne e si accese una sigaretta. Non dissi niente, me ne andai, anche perchè dalla faccia sembrava una di quelle persone di basso grado sociale.
Aspettai ancora in corridoio, mia moglie dopo 15-20 minuti uscì con la frase "che schifo di ospedale".
Mi ha raccontato che all'interno nessun medico le ha chiesto niente e che era rimasta seduta su una sedia ad aspettare senza che nessuno le chiedesse niente.
Le ostetriche e infermiere all'interno erano intente a giocare con i cellulari, oppure a stare su facebook. Questo era anche il motivo per cui non aprivano alle persone che suonavano fuori, cioè, se ne fregavano.
Tornammo a casa; la feci calmare ma, quando notai ematuria, subito pensai ad una cistite.
Partimmo subito dopo due giorni e la portai in un altro ospedale più competente, nel quale le confermarono la cistite e iniziò la cura con antibiotici.
I dolori erano dovuti anche all'ovaio policistico.
Esperienza allucinante
Il momento più bello della vita di mia figlia si è trasformato in un incubo. Scarse informazioni, porte chiuse in faccia, indifferenza alle richieste di notizie sull'andamento del travaglio, impossibilità di condividere ore difficili, ma belle e importanti, con un parente o il marito (cosa che avviene negli altri ospedali); ho visto una ragazza svolgere il travaglio seduta su una sedia nel mezzo di una stanza del reparto stracolma! Mia figlia è stata lasciata sola per ore di notte durante il travaglio, ai suoi richiami non è intervenuto nessuno (questa esperienza è stata riportata e confermata dalla maggior parte delle altre ricoverate); l'eccessivo rigore per gli orari di visita non corrisponde alla reale presenza di assistenti, anche UOMINI, presenti costantemente nel reparto anche durante la notte: ho visto con i miei occhi uomini di ogni nazionalità entrare e uscire indisturbati dal reparto durante la notte! Gli uomini usufruiscono dei servizi del reparto indisturbati: una degente è stata anche intimorita ed insidiata da un uomo che stava tranquillamente orinando davanti a lei... pazzesco! E la sicurezza? Stare "ammassati" in cinque, senza aria, senza spazi per eventuali fughe in casi di emergenza, più le cullette dei neonati in una stanza, garantisce igiene e sicurezza? Consiste in questo il rooming-in? Non mi risulta... L'igiene è pessima ovunque. La condizione di stanze e bagni è indescrivibile... Le richieste di assistenza sono evase dopo attese notevoli e spesso scaricate alle assistenti delle degenti, che però poi vengono regolarmente fatte uscire dal reparto di buon mattino per estenuanti attese di visite mediche all'ora di pranzo, lasciando le degenti prive di aiuto nell'accudimento di sè e dei neonati di cui devono avere cura da sole. E' ancora più triste e irritante, però, vedere che trattamenti diversi sono riservati ad altre pazienti... chissà come mai...! Richiamo solo attenzione e merito ad alcune infermiere, provenienti da altre realtà sanitarie, più sensibili e attente che, pure in una situazione talmente disorganizzata, hanno cercato di sopperire con un sorriso, un consiglio, maggiore disponibilità all'ascolto. Ad un momento di commozione e sconforto con mia figlia, ho dovuto pure sentirmi dire: "ecco, vede, ora pure piangete! fate diventare un momento di gioia in uno di sofferenza!". La mia educazione e autocontrollo mi hanno fatto tacere, ma girerei volentieri questa frase ai responsabili del reparto e a chi l'ha proferita!
Ottimo reparto
Nella mia esperienza ho trovato medici giovani, professionali e cortesi, nonchè ostetriche giovani e presenti.
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