Ginecologia Ospedale Seriate
Recensioni dei pazienti
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OSTETRICHE IN REPARTO POCO EMPATICHE
Ho partorito entrambi i miei figli a Seriate. Ho avuto due parti molto semplici e veloci. Le ostetriche in sala parto sono eccezionali. Ho da ridire purtroppo di un paio di ostetriche che c’erano in reparto. Hanno entrambe faticato a darmi del latte artificiale per mia figlia su mia richiesta, facendomi sentire in colpa (per fortuna era la mia seconda figlia, altrimenti avrei avuto parecchi sensi di colpa). Notare che sulla lettera di dimissioni hanno scritto a penna e sottolineato BIBERON DI ARTIFICIALE SU RICHIESTA DELLA MADRE, come se questo fosse un problema. Dopo aver bevuto il latte la bimba ha dormito per cinque ora consecutive e, essendomi un po’ preoccupata, ho chiamato una di queste due ostetriche che mi ha risposto in modo molto sgarbato “E prima ha fame e vuoi l’artificiale, ora dorme e non ti va bene che dorma.. Dovete rilassarvi voi mamme!!” Io ero sconvolta! Ripeto, per fortuna era la mia seconda figlia, altrimenti mi sarei sentita totalmente inadeguata! Empatia zero.
Intervento ovaie
Devo far notare al reparto che la degenza di una notte che ho fatto presso di voi è stata un incubo, in quanto non ho chiuso occhio per via del pianto dei neonati. Questo perchè le camere delle pazienti operate in ginecologia sono a contatto con quelle delle partorienti... Sarebbe stato meglio fossero separate.
Per il resto sono soddisfatta dell'assistenza avuta e della competenza dei dirigenti medici. Impressione positiva per quanto riguarda il personale infermieristico ed ottima l'impressione del primario, persona competente e umana.
Assistenza al travaglio inesistente
Durante l'incontro informativo con l'anestesista mi era stato spiegato che l'epidurale non era garantita nel caso in cui fosse già stata in corso di somministrazione presso un'altra partoriente. Mi ero messa l'anima in pace: come va, va.
Arrivo in ospedale con contrazioni sporadiche ed irregolari alle 2 di notte. Vengo visitata da un giovane medico che sentenzia: "siamo ancora indietro, ti teniamo qui perchè hai rotto le acque". Io e il mio compagno veniamo portati in sala parto e praticamente abbandonati a noi stessi per le 5 ore successive.. ostetrici che arrivano di quando in quando a controllare il tracciato. Io ad ogni ingresso chiedo quando sarà possibile fare l'epidurale, loro senza nemmeno visitarmi mi dicono che è troppo presto e rischiamo di bloccare il travaglio (?!? possibile??). Io cerco di resistere al dolore come posso, il mio compagno fa del suo meglio per massaggiarmi la schiena e le indicazioni del personale sono: "provate a cambiare posizione ogni tanto.." ovviamente detto en passant durante uno di questi controlli lampo, prima di dileguarsi nuovamente. Alle 7, in coincidenza con il cambio turno, sento delle spinte fortissime e chiamiamo un'ostetrica che mi dice, senza nemmeno visitarmi, di trattenere le spinte perchè è ancora presto. Dieci minuti dopo, allo stremo, dico al mio compagno di chiamare qualcun'altro perchè le spinte sono fortissime. Arriva un'ostetrica che finalmente mi visita. "Posso fare l'epidurale?" "Ma sei già dilatata completamente! Ormai è tardi" l'ora successiva è un inferno: io non riuscivo a spingere bene, manovra di Kristeller, ventosa, episiotomia. Il tutto praticato da un ginecologo che, di fronte alle mie richieste spaventate, sapeva solo dirmi: "eh che sarà mai! signora! la vogliamo far nascere questa bambina?! Spinga! Non mi interessa se lei ha paura dell'episiotomia! Io devo pensare al bambino!" che dire... ci ho pensato molto prima di scrivere questa testimonianza, perchè comunque mia figlia sta benone e nella criticità della situazione hanno sicuramente fatto del loro meglio.. ma se qualcuno si fosse degnato di seguirmi una mezz'ora in più, forse non sarei ancora completamente scioccata dopo 7 mesi.. Pensateci bene, chiedete in giro (non solo a persone che hanno avuto parti "idilliaci"), visitate il reparto in anticipo e fate domande, prestate attenzione alle risposte del personale medico. Io in futuro andrò sicuramente a Bergamo o Alzano.
(Ah, quella notte ero l'unica partoriente..)
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