Ginecologia Ospedale Senigallia
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Mai più...
Non faccio nomi, ma la mia esperienza di primo parto spontaneo è stata pessima. Era nel 2016, quindi ancora non c'era il Covid! Eppure sono stata lasciata da sola a farmi tutta la prima parte di travaglio fino agli 8 cm. di dilatazione in camera di notte, con le altre ragazze che dormivano. A parte un monitoraggio, mai stata visitata. Evidentemente l'ostetrica di turno voleva dormire indisturbata! Poi quando c'è stato il cambio turno la mattina mi hanno visitata ed è potuto entrare mio marito, ovviamente spedita di corsa in sala parto.
Ma quello era solo l'inizio del mio calvario... Le contrazioni ad un certo punto avevano rallentato, allora nonostante fossi già senza forze hanno deciso di attaccarmi l'ossitocina. Ma il bambino ha iniziato ad andare in sofferenza. Allora hanno tutti iniziato a correre e mi hanno fatto la manovra di kristeller insieme alla ventosa per tirarlo fuori... Il bambino non ha pianto subito. Ma grazie a Dio non ha riportato danni. Io tutta lacerata ovviamente. Ma ne siamo usciti illesi. Ma il cesareo sarebbe stato troppo difficile?!?!
Per non parlare dopo, di problemi avuti per l'allattamento e del fatto che non ho ricevuto l'aiuto adeguato al problema. Insomma, personalmente mai più il parto a Senigallia!
Mi aspettavo di più
Sono stata ricoverata dopo aver superato le 41 settimane di gravidanza. Durante il monitoraggio non mi è stata fatta alcuna ecografia per vedere lo stato del feto. Ho fatto ben 4 giorni di stimolazione (prima con l'inserimento del palloncino e poi con il gel) per indurre le contrazioni e la dilatazione. In questi 4 giorni nemmeno un'ecografia.
Il palloncino è abbastanza sopportabile ma il gel se non viene rilasciato profondamente nella cavità vaginale brucia da morire e io per 2 giorni non sono riuscita nemmeno a stare seduta per il gran bruciore.
Finalmente partono le contrazioni e dopo 5 ore di dolori allucinanti mi portano in sala parto.
Arriva l'epidurale che mi da un po' di sollievo e si procede con il travaglio. Si rompono le acque e io continuo a spingere quando sento arrivare le contrazioni. L'ostetrica e la ginecologa sono appoggiate al bancone in fondo alla stanza e mi guardano con le braccia incrociate. Io non sento la loro vicinanza. Ad un certo punto inizio a non avere più la sensibilità dalla vita in giù e per me inizia ad essere un problema capire quando devo spingere e così la ginecologa inizia a rimproverarmi che non so fare, che non sono buona a spingere.... a fianco a me gli occhi perplessi del mio compagno.
C'è il cambio delle ostetriche e arriva una ragazza che mi aveva seguita anche durante il ricovero ed inizia a capire che qualcosa non va... Inizia a farmi rigirare più volte perchè non riesce a percepire il battito del piccolo... è troppo debole e io dopo 12 ore di travaglio sono sfinita.
Viene chiamato il primario e capiamo subito che qualcosa non va. Mi visita e capisce in due secondi che il bimbo sta uscendo con la faccia avanti. Viene preparata in 30 secondi la sala operatoria e mi portano via per un cesareo d'urgenza. Vedo la preoccupazione degli occhi del mio compagno, che capisce la gravità della situazione. Altra anestesia e via.
Taglio cesareo.
Ho le lacrime agli occhi perchè non so se il piccolo stia bene. Poi finalmente lo sento piangere. Punti messi, mi riportano in camera. Il piccolo sta bene.
Il piccolo aveva due giri di cordone intorno alla caviglia.
Mi chiedo: che cosa sarebbe successo se fosse sceso con la testa? Il cordone avrebbe impedito di uscire e sarebbe rimasto bloccato? Con un'ecografia non si potevano accorgere della situazione prima di farmi fare il travaglio?
Mi ricordo la SOLITUDINE IMMENSA che non dovrebbe mai provare una donna che deve partorire e una mamma che ha appena partorito. Non è possibile aspettare un giorno intero il proprio compagno/marito, che può entrare per la visita solo 15 minuti al giorno. È umanamente straziante. Io con i punti, il taglio, il dolore addominale, avevo bisogno di qualcuno con me. Sentivo il mio bimbo piangere e non riuscivo ad alzarmi per prenderlo in braccio. È stato parecchio traumatico.
Non parliamo poi della neonatologia..
Delusa
Ciao a tutti!
Io invece non vi consiglierei il reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Senigallia.
A parte il fatto che ho dovuto fare un parto prematuro (con successiva perdita dei bambini che avevo in grembo), gran parte del personale medico si è dimostrato veramente poco umano e comprensivo nei miei confronti: stavo vivendo un'esperienza di grande angoscia nel perdere i miei figli e loro mi dicevano che ero solo una persona fifona.. Non ci si comporta così. Il personale infermieristico si è dimostrato invece molto più educato e gentile. Non mi hanno fatto partorire in sala parto rischiando di prendere delle infezioni, mi hanno somministrato a mia insaputa un farmaco e nell'arco di un giorno mi hanno fatto due raschiamenti con anestesia totale (non è mica poco!), perchè non avevano ripulito bene.
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