Ginecologia Ospedale Senigallia
Recensioni dei pazienti
Filtra per malattia, intervento, sintomo
Isteroscopia in narcosi profonda
Sono stata in reparto in day surgery per isteroscopia in narcosi profonda. Ero in condizioni psicofisiche fragili. Ho trovato in questo reparto disponibilità, sensibilità, elasticità mentale, caratteristiche rare nelle strutture sanitarie che, per molti motivi, ho frequentato e ben conosco in giro per l'Italia. Inoltre la competenza è rassicurante. Ringrazio di cuore la caposala dott.ssa Tania Ruggeri, le ostetriche tutte e la mia grande ginecologa dott.ssa Veronica Quagliarini.
Parto cesareo d'urgenza e terapia intensiva!
Non posso raccontare tutto il delirio avvenuto per mancato ascolto da parte di ostetriche e ginecologi, ma di certo, per quella che è stata la mia esperienza, sconsiglio di partorire a Senigallia.
L'eccellenza
Un reparto fantastico. Due parti qui, due esperienze fantastiche. Una nel 2017 e l'altra nel 2022. Coccolata da tutti, medici, infermieri, ostetriche... Nonostante le mie 30 ore di travaglio del primo parto, devo dire che le ostetriche non mi hanno mai lasciata sola.
Reparto nuovo con possibilità di partorire in vasca.
Allattamento più che assistito, infatti ho allattato entrambi i figli tantissimo.
Assistenza 10 e lode, seguono tantissimo sia mamma che bimbo.
Lo consiglio con tutto il cuore.
Accesso da PS
Sono stata inviata al reparto di ginecologia dal Pronto soccorso alle ore 8.30 di un sabato mattina di ottobre. Ero giunta al pronto soccorso alle 17.00 del venerdi per una presunta colica renale ed in seguito ad una ecografia ai reni si era evidenziato un fibroma di 8 cm., per cui si era reso necessario un consulto ginecologico. Arrivata da sola al reparto, venivo fatta accomodare in uno studio e mi veniva detto che sarebbe arrivato il medico per la visita. Purtroppo questo medico non è mai arrivato. Ho aspettato invano un'ora e mezza durante la quale sono stata letteralmente abbandonata. Non si è mai degnato di passare nessuno anche a sincerarsi delle mie condizioni di salute. Ero piuttosto provata ed avevo fatto presente da subito che ero a digiuno dal pranzo del giorno prima, che ero in quell'ospedale dalle 17.00 del giorno precedente. Quando ho provato a chiedere ad una infermiera informazioni, sono stata trattata malissimo. Dovevo aspettare un tempo indefinito, questa è stata la risposta dell'infermiera... Ripeto, ero veramente provata e avevo le lacrime agli occhi anche perché erano solo due settimane che avevo subìto un intervento di altra natura. Nonostante questo, l'infermiera è stata impassibile, fredda e sgarbata. Il reparto era praticamente vuoto, questo ci tengo a dirlo, perché la mia attesa non era dovuta ad una affluenza notevole di pazienti. Non c'era nessuno! Dopo una ulteriore attesa non avendo altre notizie e non vedendo più nessuno, mi sono recata nella stanza della cucina da cui proveniva l'odore del caffè ed un vocio... Ho bussato ed è apparsa un'infermiera; anche a lei ho riferito il mio disagio e la mia disperazione, mi ha guardato con strafottenza e quando ho comunicato che sarei andata via mi ha risposto: faccia come le pare, a me non interessa. Ed è rientrata in cucina.
È vergognoso. Non ho mai visto un medico. Abbandonare così una paziente che proviene dal pronto soccorso è da denuncia.
Mai più...
Non faccio nomi, ma la mia esperienza di primo parto spontaneo è stata pessima. Era nel 2016, quindi ancora non c'era il Covid! Eppure sono stata lasciata da sola a farmi tutta la prima parte di travaglio fino agli 8 cm. di dilatazione in camera di notte, con le altre ragazze che dormivano. A parte un monitoraggio, mai stata visitata. Evidentemente l'ostetrica di turno voleva dormire indisturbata! Poi quando c'è stato il cambio turno la mattina mi hanno visitata ed è potuto entrare mio marito, ovviamente spedita di corsa in sala parto.
Ma quello era solo l'inizio del mio calvario... Le contrazioni ad un certo punto avevano rallentato, allora nonostante fossi già senza forze hanno deciso di attaccarmi l'ossitocina. Ma il bambino ha iniziato ad andare in sofferenza. Allora hanno tutti iniziato a correre e mi hanno fatto la manovra di kristeller insieme alla ventosa per tirarlo fuori... Il bambino non ha pianto subito. Ma grazie a Dio non ha riportato danni. Io tutta lacerata ovviamente. Ma ne siamo usciti illesi. Ma il cesareo sarebbe stato troppo difficile?!?!
Per non parlare dopo, di problemi avuti per l'allattamento e del fatto che non ho ricevuto l'aiuto adeguato al problema. Insomma, personalmente mai più il parto a Senigallia!
Mi aspettavo di più
Sono stata ricoverata dopo aver superato le 41 settimane di gravidanza. Durante il monitoraggio non mi è stata fatta alcuna ecografia per vedere lo stato del feto. Ho fatto ben 4 giorni di stimolazione (prima con l'inserimento del palloncino e poi con il gel) per indurre le contrazioni e la dilatazione. In questi 4 giorni nemmeno un'ecografia.
Il palloncino è abbastanza sopportabile ma il gel se non viene rilasciato profondamente nella cavità vaginale brucia da morire e io per 2 giorni non sono riuscita nemmeno a stare seduta per il gran bruciore.
Finalmente partono le contrazioni e dopo 5 ore di dolori allucinanti mi portano in sala parto.
Arriva l'epidurale che mi da un po' di sollievo e si procede con il travaglio. Si rompono le acque e io continuo a spingere quando sento arrivare le contrazioni. L'ostetrica e la ginecologa sono appoggiate al bancone in fondo alla stanza e mi guardano con le braccia incrociate. Io non sento la loro vicinanza. Ad un certo punto inizio a non avere più la sensibilità dalla vita in giù e per me inizia ad essere un problema capire quando devo spingere e così la ginecologa inizia a rimproverarmi che non so fare, che non sono buona a spingere.... a fianco a me gli occhi perplessi del mio compagno.
C'è il cambio delle ostetriche e arriva una ragazza che mi aveva seguita anche durante il ricovero ed inizia a capire che qualcosa non va... Inizia a farmi rigirare più volte perchè non riesce a percepire il battito del piccolo... è troppo debole e io dopo 12 ore di travaglio sono sfinita.
Viene chiamato il primario e capiamo subito che qualcosa non va. Mi visita e capisce in due secondi che il bimbo sta uscendo con la faccia avanti. Viene preparata in 30 secondi la sala operatoria e mi portano via per un cesareo d'urgenza. Vedo la preoccupazione degli occhi del mio compagno, che capisce la gravità della situazione. Altra anestesia e via.
Taglio cesareo.
Ho le lacrime agli occhi perchè non so se il piccolo stia bene. Poi finalmente lo sento piangere. Punti messi, mi riportano in camera. Il piccolo sta bene.
Il piccolo aveva due giri di cordone intorno alla caviglia.
Mi chiedo: che cosa sarebbe successo se fosse sceso con la testa? Il cordone avrebbe impedito di uscire e sarebbe rimasto bloccato? Con un'ecografia non si potevano accorgere della situazione prima di farmi fare il travaglio?
Mi ricordo la SOLITUDINE IMMENSA che non dovrebbe mai provare una donna che deve partorire e una mamma che ha appena partorito. Non è possibile aspettare un giorno intero il proprio compagno/marito, che può entrare per la visita solo 15 minuti al giorno. È umanamente straziante. Io con i punti, il taglio, il dolore addominale, avevo bisogno di qualcuno con me. Sentivo il mio bimbo piangere e non riuscivo ad alzarmi per prenderlo in braccio. È stato parecchio traumatico.
Non parliamo poi della neonatologia..
Reparto eccezionale
Ho partorito entrambi i miei figli con cesareo presso il reparto ostetricia- ginecologia dell'ospedale di Senigallia, nell'anno 2011 e nell'anno 2016, essendo paziente del Prof. Nelvio Cester. Qualsiasi commento sarebbe riduttivo per poter descrivere l'eccezionale lavoro svolto in primis dal professor Cester e dai suoi colleghi, ed in secundis dalle ostetriche e dal personale tutto.
Alla grande professionalità deve aggiungersi poi l'estrema attenzione al lato umano, nonché la pulizia del reparto ed il rigore nel garantire il riposo delle gestanti e dei neonati con il rispetto degli orari di visita ai pazienti.
Gravidanza
Questo reparto ha una equipe eccezionale.
Devo dire che la mia gravidanza sin da subito mi ha dato problemi. All'inizio andavo all'ospedale di Fano, ma siccome li ho trovati non competenti, ho deciso di proseguire la gravidanza a Senigallia. Sono stata ricoverata 2 volte e mi hanno fatto sentire a casa seppur in un ospedale. I medici sono stati super attenti, ogni 3 volte al giorno venivano ad accertarsi che stessi bene. Le infermiere sono fantastiche, premurose e cordiali; le ostetriche favolose, molto disponibili e operative. In questo reparto, pur avendo la paura del parto, con loro mi sento più rassicurata e tranquilla.
Consiglio a chiunque nelle vicinanze di venire qui!
Pronto soccorso ginecologico
Siamo andati, io e la mia ragazza, per il classico problema di rottura del preservativo, all'ospedale di Senigallia. La guardia medica è stata molto gentile, accogliente e rilassante... tutto il contrario del "ginecologo" e dell'"assistente" e dell"ostetrica" (chi sia stata non lo so, li metto tra virgolette in quanto ho l'impressione che di competenza ne abbiano ben poca, tutte opinioni ovviamente...). L'"ostetrica" apre la porta e dice subito... per la pillola tornate domani mattina alle 8.00 che io il "ginecologo" non lo disturbo per queste cose o.O
Poi abbiamo insistito per entrare e ha continuato dicendo che non sono urgenze (il bambino poi se lo tiene lei?), poi ha detto che esistono i contraccettivi, poi ha chiamato il "ginecologo" dicendo che eravamo lì e che non ce ne volevamo andare. Allora ho parlato io con il "ginecologo" e ha trovato la scusa che le farmacie non le danno di notte le pillole del giorno dopo (è risaputo che nella costituzione c'è scritto "non si possono vendere le pillole del giorno dopo alle 1:30 di notte"). Poi ne ha trovata un'altra, ha detto che le ricette a quest'ora non si fanno... Ma che medici siete? Ditemi... spero vivamente che questi commenti servano a qualcosa.
Pessima esperienza
Ho girato TUTTI i ginecologi di Senigallia e Arcevia per capire perchè avessi delle perdite di sangue anomale.. c'è chi diceva che non mi poteva visitare perchè non ero andata di corpo (???), c'è chi mi diceva che facevo troppa ginnastica, chi diceva che era tutto normale... Trovano delle aderenze e le tube chiuse, mi operano, tolgono le aderenze e sostengono che la scienza ancora non è arrivata a capire perchè si formino. Mi trovano 2 polipi ma non li tolgono perché non ci arrivano e quindi non fanno neppure la biopsia (se fossero stati maligni, questa volta mi sarei fatta 30 anni di carcere!!!). I sanguinamenti anomali continuano. Faccio l'ennesima ecografia transvaginale e mi fanno gli auguri perché incinta di 3 mesi (questo a Fabriano). Dico che è impossibile, quindi vado da un'altra dottoressa che dice che se l'endometrio è di 3 centimetri e io non sono incinta, allora sono un caso misterioso per la scienza! Telefono alla Milkowski di Senigallia, dicendole che io tramite il Dottor Google mi sono diagnosticata un'endometriosi. Mi fa fare una isteroscopia che mi fa il Dottor Gianfranceschi, che prima mi dice che questo esame non rivela l'endometriosi, e poi mi prende in giro per la mia "scoperta". Vado al Negrar di Verona e mi operano perchè avevo un'endometriosi di IV grado (grave), 6 polipi del quale uno passava da una parete all'altra dell'intestino, l'endometriosi aveva attaccato il retto occludendolo del 50% e quindi me ne hanno dovuto togliere una parte, oltre che altre tenaci aderenze dovute da questa malattia. Mi stava attaccando anche la vescica! Dopo 7 anni che giro per Senigallia in primis, poi Fabriano e Arcevia, è stato bello vedere che in quel di Verona qualcuno ha studiato davvero la ginecologia.
Delusione
L'ospedale di Senigallia è una vergogna... con la mia prima gravidanza ho avuto le perdite di sangue, mi sono presentata direttamente al reparto di ostetricia e l'infermiera mi ha detto di aspettare che erano oberati di lavoro... Dopo un'ora di attesa, vedendo una dottoressa, mi sono avvicinata provando a spiegare le cose e chiedendo se mi poteva visitare. Sono stata rimandata a casa senza nessuna visita, mi ha detto "vieni domani quando c'è aperto ambulatorio, adesso non ho tempo". NON SONO MAI TORNATA... lo stesso giorno sono andata all'ospedale di Jesi, dove mi hanno visitata subito... Purtroppo avevo perso bimbo e sono stata ricoverata...
Bei ricordi..
Ho partorito il mio primo figlio a Senigallia, seguita dal dott. Tuzi, che purtroppo è andato in pensione..Mi ero trovata benissimo con tutti, trovando grande professionalità da parte di tutti ed ho molto apprezzato anche il nido per i bambini, che ho saputo abbiano tolto...: lì mi avevano molto aiutata e supportata nel difficile "inizio" dell'essere mamma.. Comunque per me è un reparto consigliatissimo!
Delusa
Ciao a tutti!
Io invece non vi consiglierei il reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Senigallia.
A parte il fatto che ho dovuto fare un parto prematuro (con successiva perdita dei bambini che avevo in grembo), gran parte del personale medico si è dimostrato veramente poco umano e comprensivo nei miei confronti: stavo vivendo un'esperienza di grande angoscia nel perdere i miei figli e loro mi dicevano che ero solo una persona fifona.. Non ci si comporta così. Il personale infermieristico si è dimostrato invece molto più educato e gentile. Non mi hanno fatto partorire in sala parto rischiando di prendere delle infezioni, mi hanno somministrato a mia insaputa un farmaco e nell'arco di un giorno mi hanno fatto due raschiamenti con anestesia totale (non è mica poco!), perchè non avevano ripulito bene.
Altri contenuti interessanti su QSalute