Ginecologia Ospedale Rho
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Dopo circa un anno mi sento solo adesso di raccontare la storia di mia nuora. Premetto che non conosco il dott. Caruso e non metto in dubbio la sua esperienza, professionalità e capacità. Comunque, dopo pap test negativo rimane incinta, gravidanza che procede bene fino all'ottavo mese, dove lei ha perdite strane. Si reca in ospedale, le dicono che è un polipetto di 2 cm. Ritira l'esito, anzi, la fanno salire in reparto dove il giorno dopo le fanno cesareo urgente. Viene dimessa e indirizzata da Rho allo IEO e qui inizia l'incubo che tuttora stiamo vivendo.
Il "polipetto" - dopo visita privata dal dott. Maggioni e accertamenti - era un tumore maligno di 5,8 cm. Fatta chemio poi intervento e poi chemio, radioterapia e brachiterapia, per loro era tutto a posto; peccato però non abbiano tolto una specie di muscolo che si chiama omento, e questo ci è stato detto da 4 altri ginecologi (anche a Roma siamo andati), perché lei era dolorante all'addome e allo IEO le dicevano che era conseguenza della radioterapia. Ora, dopo prima Tac, non fatta allo IEO perchè detto da loro "non possiamo a fine terapie fare a tutti i pazienti Tac di controllo", l'utero è a posto, MA il tumore ha intaccato il peritoneo. Iniziati di nuovo cicli chemioterapia con tutti gli strascichi che dà, stiamo andando avanti così.
Mi chiedo come sia possibile che durante una intera gravidanza, con tutti gli strumenti che ci sono oggi, non ci si sia accorti del tumore! Non voglio dare la colpa a nessuno, forse era il destino che doveva andare così, però una cosa la voglio dire al dr. Caruso di Rho e al dr. Maggioni dello IEO: la storia di mia nuora di soli 32 anni e del suo bambino di 9 mesi dovrebbero averla sulla coscienza, perché noi stiamo vivendo un incubo.
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