Ginecologia Ospedale Pietra Ligure
Recensioni dei pazienti
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Esperienza da dimenticare
Ho partorito qui nel 2010 e, grazie all'ostetrica Esa e a dottor Caldana, é stata un'esperienza magnifica.
Ieri, dopo dieci giorni di dolore per una vaginosi, sono andata al pronto soccorso, perchè non sopportavo più il dolore e il mio medico non poteva ricevermi.
Ho atteso (giustamente poiché codice bianco) che finissero tutte le altre pazienti e, dopo 5 ore di attesa, sono stata visitata dalla Dott.ssa Di Natale. Non ho mai subìto un'umiliazione tale, sono stata "aggredita" e accusata di "intralciare" il lavoro del pronto soccorso, prima ancora di essere visitata.
Non ho concluso nulla, se non l'essere uscita dal pronto soccorso mortificata ed in lacrime.
Ho atteso il mio turno senza lamentarmi minimamente, pagherò il ticket per la visita (in quanto codice bianco), avrei avuto il diritto di poter usufruire del servizio pubblico, se non fosse che mi sono imbattuta nella dottoressa sbagliata. Ovviamente mi recherò da un altro ginecologo privatamente.
Grave errore e maleducazione
Sono stata mal accolta con disapprovazione dal medico di turno, perchè a 42 anni non ho avuto figli (ma non ha voluto sapere perché!) quando stavo piangendo per fortissimi dolori vaginali, diagnosticati sommariamente come candidosi e quindi ho dovuto anche pagare una prestazione non completa e MOLTO frettolosa. Nelle calde giornate di agosto i medici che non voglio svolgere il loro compito, potrebbero stare a casa!
Arroganza
Al di là delle capacità professionali, sulle quali calo un pietosissimo velo, il personale rappresentato da medici e ostetriche rasenta la maleducazione e la perfidia. Atteggiamento arrogante, supponente, freddo, parco di spiegazioni, scandito da tempistiche misurate non sulla paziente, bensì sulla scadenza dei turni. Ho commesso l'errore peggiore del mondo a partorire in un posto come questo, che più che un reparto dove nascono bimbi, sembra un corso di sopravvivenza. Salvo la maestra ostetrica Clara, che ha letteralmente salvato mia figlia e me.
Questo mio astio è legato alla paura di perdere mia figlia in mezzo a critiche e derisioni e lesioni fisiche e psicologiche subite.
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