Ginecologia Ospedale Montebelluna
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Ecografie, esperienze contrastanti
Salve, scrivo in merito a due esperienze opposte avute presso l'Ospedale San Valentino di Montebelluna. Una eco morfologica al quinto mese condotta in maniera eccellente dal Dott. Mazzocco, in cui ci è stato spiegato con competenza e tatto le condizioni del nostro bimbo. Il Dott. Mazzocco è stato molto disponibile e umano rispondendo a domande con professionalità e gentilezza.
L'altra esperienza è relativa all'ecografia della 32° settimana con la Dott.ssa Marigo, esperienza davvero deludente, la dottoressa è stata sbrigativa, quasi stesse facendo il lavoro per forza. La eco è durata meno di 10 minuti, spiegazioni minime, giusto perchè dovute, sembrava avesse la giornata storta e io come paziente ne ho fatto le spese. Un classico esempio di come in parte si è evoluto il sistema sanitario nazionale, dal momento che non era visita a pagamento (anche se tutti noi paghiamo con le tasse) il trattamento è stato ai minimi termini. Ho preferito non fare alcuna domanda, visto le risposte secche avute inizialmente, e ho preferito tornare dal mio ginecologo del consultorio, che ha avuto la gentilezza di darmi tutti i dettagli dell'eco appena fatta. Per fortuna questa è la seconda gravidanza, e quindi la mia consapevolezza è diversa, rispetto ad una primipara.
Segreteria ed organizzazione generale
Vorrei chiarire che la mia opinione è limitata al solo servizio di refertazione degli esami specifici, ossia in definitiva alla SEGRETERIA DEL REPARTO GINECOLOGIA, e non si estende allo staff medico ed infermieristico.
Comunque, col senno di poi avrei eseguito la villocentesi in un'altra struttura, forse preferibilmente privata. E mi dispiace molto per l'ottimo Dr. Mazzocco che si occupa dei prelievi e dello staff che lo assiste così professionalmente.
Di solito la struttura si sceglie per lo staff medico, e da questo punto di vista sono soddisfatta.
Succede però che il referto viene dichiarato pronto in un interminabile periodo di 4 settimane (Nelle cliniche private ne richiedono 2).
Sul momento io penso che sia un periodo che si decide d'ufficio, includendo la remota possibilità che una coltura debba essere rifatta o approfondita, e quindi deciso con il criterio della prudenza (meglio dire 4 settimane e poi consegnare l'esito dopo 2 settimane che fare il contrario).
Purtroppo però, grazie a a qualche perverso meccanismo burocratico, questo implica che se per caso il laboratorio ha l'esito dell'esame (come accade molto di frequente) entro 2 settimane, comunque nessuno si disturberà a cercarlo ed a comunicarvelo.
Anzi: bisogna telefonare alla segreteria e chiedere del referto (no, non esiste refertazione informatica, nè numero di prenotazione, tantomeno telefonata da parte loro, oppure invio del referto a domicilio: ti fanno proprio un favore, e quindi devi tu preoccuparti dei tuoi esiti!).
La segretaria ti chiede quando hai fatto il prelievo. Se non sono ancora passate le fatidiche quattro settimane dal prelievo, non si disturba nemmeno a cercarlo e ti ammonisce di attendere i tempi previsti (probabilmente disturbi a telefonare...).
Se l'esito era lì da prima, sembra che importi solo alla paziente.
Aggiungo che nessuno ti comunica che sarai chiamata se qualcosa non va (prassi normale quando si tratta di villocentesi) e che quindi dal punto di vista dell'ospedale è necessario semplicemente tenersi le proprie ansie per minimo 4 settimane (e cercare di rompere pochino...).
Puntualizzo che chi sceglie di fare una indagine invasiva in gravidanza, lo fa perchè ha qualche motivo di ansia, e non perchè voglia conoscere il sesso del nascituro prima del tempo...
Quindi trovo questo atteggiamento veramente irrispettoso dei diritti della paziente e della sua famiglia, nonchè di chiunque lavori (nel pubblico o nel privato) mettendoci un minimo di impegno e di... cuore!
In sostanza, se fate la villo a Montebelluna, siate certe di disporre di molta pazienza, e non arrabbiatevi (come faccio io) per il pressapochismo e l'indolenza di qualche singola persona.
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