Ginecologia Ospedale Mirandola
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Storia di vita
Ho partorito diversi anni fa in questo ospedale e sinceramente non posso esprimere altro che un giudizio altamente negativo per diverse ragioni che ora elencherò molto brevemente. Arrivata in ospedale a termine, mi viene eseguita una ecografia dal medico di guardia che era molto più intento a chiacchierare con l'ostetrica che a verificare la situazione del mio bambino. Vengo ricoverata e passo la notte abbastanza tranquillamente. L'indomani il medico di guardia decide verso le 09.00 di indurmi il parto visto che ero già alla quarantesima settimana. Sembra procedere bene visto che esperienza di parto ne avevo già avuta una tre anni prima, fino a quando l'ostetrica cerca di provocarmi la perdita delle acque e nota che di liquido amniotico non ne fuoriesce neanche una goccia, anzi, l'unica cosa che esce è sangue. Comincio a sentire spinte esagerate e incontrollabili fino al punto che l'ostetrica spaventata chiama ripetutamente il ginecologo che tarda ad arrivare. Al suo arrivo procede, e cerca di aiutarmi a far uscire il mio bambino spingendomi con tanta forza sulla pancia fino a darmi la sensazione che l'utero stesse esplodendo. Finalmente il mio bambino esce ma non piange neanche se stimolato ripetutamente, e' viola, fatica a respirare ma nessuno si accorge di nulla. Una signora addetta al Nido passa dalla sala parto, entra, e appena vede il mio piccolo me lo strappa di mano e di corsa me lo porta via. Gli ha salvato la vita e sarò sempre grata a questa donna mandata dal cielo a salvare il mio bambino e salvarlo da chi si doveva prendere cura di lui e di chi invece di chiacchierare avrebbe dovuto fare il proprio dovere con professionalità. Il mio bambino si chiama Federico e il giorno dopo a Bologna gli è stato diagnosticato una cardiopatia molto complessa. Strano però che la sua cartella clinica richiesta dall'altro ospedale non sia mai stata spedita.
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