Ginecologia Ospedale Foligno

L'unica cosa positiva della mia esperienza è stata la nascita della mia splendida bambina, che adesso ha già 5 mesi e mezzo. Scrivo solo adesso questa recensione perché volevo solo dimenticare e soprattutto dovevo prima superare la rabbia e la delusione per quello che doveva essere l'evento più bello della mia vita. Innanzitutto vorrei dire che nessuno può permettersi di paragonare due donne che stanno partorendo in due stanze diverse e che sentono ciascuna le urla dell'altra: una "brava" che sta partorendo naturalmente, una "che si è arresa" (io) chiedendo disperatamente il cesareo.
Una ostetrica poi pretendeva che il mio compagno andasse via lasciandomi sola con una bambina appena nata, sebbene fosse più che evidente che non ero in grado di fare nulla dopo un cesareo, imbottita di morfina e tre giorni senza dormire. Infatti mi sono addormentata con la bambina in braccio, rischiando di schiacciarla. E con quale arroganza costei insisteva nel voler mandare via il padre della mia bambina, che ovviamente l'ha messa a tacere e a preteso di restare. Per non parlare di quella stupida ostinazione nel non far assistere le partorienti dalle madri. Io mi sono sentita in un carcere, sola e abbandonata. Ma tanto queste recensioni a cosa servono? solo a sfogarsi, non so neppure perchè la scrivo, forse perchè spero che "qualcuno" legga, anche se non credo che qualcuno risponderà!

Parto cesareo programmato un anno e mezzo fa.
Premetto che ci ho messo sei anni per rimanere incinta tra operazioni e terapie varie.
Chi mi ha fatto il cesareo pareva senza alcun interesse dei sentimenti della donna sotto i ferri e legata con le mani al letto, frasi nei miei riguardi molto brutte, mai mi sono sentita così fragile e impotente, mi sono trovata senza il coraggio di replicare in quella condizione perchè l'unico mio pensiero in quel momento era che doveva finire tutto presto e tutto doveva andare bene per mio figlio.
L'unico che si è accorto di tale bruttezza fu l'anestesista Carloni, un vero professionista, che ringrazio per non avermi fatta sentire sola.
Il resto dei giorni un incubo senza l'aiuto del mio compagno.
Trattenuta una settimana in più, non c'è stata una cosa che sia andata nel verso giusto, una grandissima disorganizzazione anche riguardo la somministrazione delle terapie e la poppata per mio figlio.
Uno stress assurdo, una volta tornata a casa anche mio figlio si è rilassato.
Scrivo ciò perchè spero possa essere costruttivo per il reparto.

Non fare assistere il padre all'ecografia morfologica è una cosa assolutamente priva di senso.

È il classico ospedale dove ti assicurano l'epidurale 24/7 con tanto di visita e firma, ma al momento del travaglio cercano in tutti i modi di portarti a partorire senza farla, con mille scuse (non sei mai abbastanza dilatata, te la stai cavando bene anche senza, aspettiamo ancora una o due ore ecc...).
A me è accaduto questo e non lo trovo giusto.
La gestione della nascita in sala parto è ferma a decenni fa, ti tolgono subito il neonato per lavarlo e visitarlo, perché non c'è tempo per il contatto pelle a pelle, c'è molta fretta di finire il prima possibile e sgomberare la sala parto.

Vorrei solo dire che certa gente non può fare il lavoro di medico in una struttura pubblica con arroganza e poca competenza. Mi sono combinata 2 volte con una dottoressa e mi sono trovata malissimo: fosse stato per lei non avrei il mio bellissimo bambino.
Un ringraziamento grandissimo invece al dott. Servidio per la competenza e la gentilezza in ogni circostanza, ma soprattutto al dott. Lombardo per la bravura e gli attributi nel momento di necessità.

Ho avuto modo di verificare, non come paziente, la prosopopea del personale medico, soprattutto se la paziente non è "sotto" le cure di un medico all'interno del reparto: se si parla di contenimento dei costi, come mai prima di fare un cesareo aspettiamo ben 2,5 giorni di degenza? Se poi la puerpera è ipertesa, conviene aspettare cosi tanto tempo? E' un reparto con attività di ricerca?
Forse alcuni SIGNORI medici dovrebbero essere un pochino più umili, e comprensivi.
Debbo evidenziare la poca autonomia delle ostetriche che come professioniste non sono l'appendice del ginecologo, ma loro collaboratrici.