Ginecologia Ospedale Como

Vorremmo più ospedali, medici e infermieri così. Veramente meravigliosi, professionali, comprensivi. Non trovo parole adeguate, ti danno ottimismo e la speranza che esistano ancora professionisti con la P maiuscola.
Ho avuto un aborto spontaneo e l'ho vissuto veramente malissimo, ma per fortuna sono capitata in questo ospedale: staff eccellente, delicato, molto professionale e comprendente. Non finirò mai di ringraziarli perché mi hanno dato un po' di ottimismo in quei giorni terribili. Se ci fossero milioni di stelle le avrei messe tutte.
Grazie, siete persone meravigliose.

Ho partorito qui a settembre 2023, il giorno prima dell’induzione. Ho trovato uno staff eccellente che mi ha seguita in tutte le fasi del parto, ad eccezione della prima ostetrica all’ingresso del pronto soccorso ostetrico. Purtroppo continuava a rimandare il controllo della dilatazione, sostenendo fosse ancora lunga la strada, invece ero già di 7 cm. e ha così tardato a chiamare l’anestesista che avevo insistentemente richiesto da subito.
Per il resto però è andato tutto bene, sono stata trattata con pazienza e infinita delicatezza.

Non posso dire lo stesso per il reparto Nido, ostetriche chiuse notte e giorno nel loro harem, non mi hanno mai aiutata, nonostante le mie ripetute richieste di aiuto. Purtroppo durante il corso pre parto si sono mostrate molto alla mano e gentili, ma all’atto pratico mi hanno letteralmente ignorata e hanno banalizzato il mio malessere. È stato davvero molto triste, penso debbano migliorarsi in questo senso.
Pulizia del reparto abbastanza scarsa, non mi hanno mai cambiato le lenzuola e sul pavimento c’erano cumuli di polvere; per non parlare della totale mancanza di pulizia nel bagno.

Ho partorito il 28/01/2023 con l’ostetrica Martina Lapenna, un esempio di come dovrebbero essere tutte le ostetriche: professionale, competente, umana e empatica. Ha saputo accogliere ogni mia emozione e guidarmi in maniera impeccabile durante il parto. Nulla da dire in più se non che auguro a ogni donna di trovarla in sala parto.
L’esperienza con il nido invece non è stata altrettanto dolce, mi sono trovata catapultata in mano di persone arroganti e saccenti, quasi un po’ scocciate dal fatto che non sapessi fare tutto da sola.

Esperienza stupenda, ho trovato tanta empatia e tanta professionalità durante tutto il mio travaglio.
Un momento che rimarrà per sempre nei miei ricordi più belli soprattutto grazie alla ostetrica Giovanna Del Gatto, meravigliosa, che ringrazio ancora infinitamente.

Esperienza positiva per il mio primo parto. Mi sono però trovata molto male alla visita di pronto soccorso con la ginecologa Guzzo ,in quanto durante la visita, per verificare la dilatazione, nonostante le mie urla e pianti (che non ho avuto neanche durante il parto) ha deciso senza il mio consenso e senza neanche comunicarmelo di rompermi le membrane. L'ho scoperto solo dopo cos'era successo. Ero tanto scioccata da voler andare a partorire in altro ospedale, comunicandolo alla responsabile del reparto, ma successivamente mi hanno tranquillizzata e tutto lo staff in sala parto è stato bravo.

Voglio ringraziare con questa recensione il dottor Falconati Roberto e la sua assistente, i quali hanno mostrato una professionalità encomiabile oltre che una gentilezza rara. Il dottore ha effettuato una isteroscopia con cui mi ha riscontrato e tolto un polipo all'utero. Avevo letto in rete notizie poco rassicuranti su questo tipo di esame, per cui quel giorno ero molto spaventata. Mi hanno salvata le premure, la cortesia e l'evidente competenza del dottore, che durante l'esame mi ha tenuta distratta invitandomi a seguire da schermo quanto stava facendo e spiegandomi con meticolosità e cortesia le immagini che vedevo.
In questo modo non solo ho prestato poca attenzione al dolore, peraltro decisamente sopportabile, molto simile ai dolori mestruali, ma ho assistito in diretta ad uno dei tanti piccoli- grandi miracoli della medicina, per me qualcosa di simile ad una magia. La naturalezza con cui ha eseguito il tutto mi ha lasciata stupefatta, ma soprattutto lo ringrazio perché la sua gentilezza ha cancellato il mio disagio e la mia agitazione. Grazie di cuore perché ci sono ancora medici così negli ospedali, persone così nel mondo.

Esperienza di gravidanza e soprattutto di parto da ricordare. Le ostetriche Cristina, Ilaria ed Eva mi hanno accompagnata con pazienza e gentilezza in tutte le fasi del travaglio, con estrema competenza e professionalità. Mi hanno fatta sentire rassicurata e tranquilla, nonostante il dolore e il travaglio non facile.
Tutto lo staff mi ha successivamente seguita con medesima cortesia e attenzione.

All'inizio di giugno sono stata operata dalla Dott.ssa Erika Mangano del reparto di Ginecologia dell'Ospedale Sant'Anna di Como per un problema di incontinenza da sforzo.
Ho trovato nella dott.ssa Mangano la massima professionalità, competenza e gentilezza durante tutto il mio percorso di cura.

Un grazie speciale alla dottoressa Maria Giovanna Todarello e all'ostetrica Giovanna Del Gatto.
Sono stata ricoverata per indurre il parto. Premetto che 4 anni e mezzo fa ho avuto un parto cesareo e ho dovuto prendere la scelta se fare un travaglio di prova. Un medico gentilissimo di cui purtroppo non ricordo il nome, la sera prima mi ha vista piangere e nonostante avesse finito il turno si è preso del tempo per consolare me e rassicurare mio marito. Il giorno dopo alle 11.30 mi hanno rotto il sacco e senza bisogno di ossitocina è partito il travaglio. Passato benissimo grazie all'epidurale. Durante la fase delle spinte ho avuto un crollo e mi scuso ancora per la scenata da oscar, ma complimenti allo staff della dottoressa Todarello, sono state "cazzutissime", senza di loro non ce l'avrei mai fatta.
Io, la piccola Giulia e mio marito Daniele vi ringraziamo tanto!!!

Sono seguita privatamente al Sant’Anna di Como per una gravidanza gemellare, sono di Milano ma conoscevo da prima il ginecologo e con lui mi sono sempre trovata molto bene. Partorirò al Buzzi di Milano (è a 5 minuti da casa mia) e il ginecologo ne e’ al corrente. Per le ecografie più particolari (BItest, morfologica) mi ha affidato ad una sua collega. Mi reco da lei la prima volta, sempre privatamente, e dico anche a lei che partorirò a Milano; per la visita successiva è proprio lei che mi fa la ricetta per farla con il sistema sanitario (io non l’ho mai chiesto).
Ieri avrei dovuto eseguire un ecodoppler per i gemellini. 2 ore di ritardo perché ha avuto in emergenza in PS (e io capisco perfettamente la situazione); arriva il mio turno ed entro sorridente ed educata, lei sempre nervosa e poco empatica mi fa 2 domande di rito e appena le ricordo che partorirò a Milano inizia a dirmi che perde tempo a visitare gente che non partorirà lì, chiedendomi cosa ci faccia io in quell’ospedale se sono di Milano ….Insomma, mi ha talmente fatta rimanere male che mi alzo e me ne vado senza farmi visitare, in lacrime aspetto di segnalare la cosa al primario che però arriva e senza nemmeno farmi parlare mi dice di aver già sentito la Dottoressa e che lui si fida dei suoi collaboratori. Insomma, non risolvo nulla e mortificata ed in lacrime, dopo aver perso mezza giornata per niente, me ne torno a casa. Trattare le persone in questa maniera non è mai bello, ma in ambito medico è ancora peggio ed inaccettabile!

Impensabile essere ricoverata per isterectomia ed essere situata in ortopedia per 24 ore, cambiata dopo aver vomitato dopo l’intervento da OSS ed infermieri assenti e alquanto menefreghisti. Spostata in urologia per i giorni a venire, dimessa senza mai aver ricevuto medicazione fino alla mia richiesta di gestione riguardo alle suture. Dimissioni effettuate dalla dottoressa Maggi Francesca, rifiutatasi di cambiare l’indirizzo di reperibilità durante la malattia perché irritata da un’altra paziente affetta da sarcoma. Premetto solo lei poteva rettificare il documento, in quanto emesso dalla stessa . UN FOGLIO DI CARTA STAMPATO ……
E poi parliamo della sanità al sud
Mi prendo tutta la responsabilità di quello che ho scritto. Siamo esseri umani non numeri..

Sono stata al pronto soccorso ostetrico per aborto ritenuto, ero in preda ai dolori. Non voglio specificare tutto ciò che mi è successo prima di questo ricovero, ma trovo assolutamente inaccettabile la mancanza di tatto, di umanità e di sensibilità di alcune infermiere. Ricordo che non sono stata ricoverata per un lieto evento, ma al contrario per un evento traumatico e doloroso per una donna. Hanno inoltre scritto che durante la notte mi avrebbero preso i parametri vitali (dopo candelette) e avrei detto di essere vomitato abbondantemente, come effetto collaterale delle candelette. A stomaco vuoto da 12 ore. Alla mattina neanche un the. Complimenti a tutto lo staff. Spero a mai più.

Grazie immenso e a vita al bravissimo e preparatissimo dott. Beretta Paolo! Sono salva grazie a lui, a chi me l’ha consigliato e al mio prof. Luigi Fedele, che l’ha definito un numero 1! D’altro canto vanta un percorso di studioso molto importante (anche una parentesi americana), dove non manca la ricerca. Unico e affidabile al 100%! Sempre presente e disponibile.
La frequenza anche a convegni internazionali come relatore corona il suo interesse con la medicina! Un grazie immenso a lui ed alla sua equipe, nonché al personale tutto dell’ospedale Sant’Anna di Como. Lo consiglio a tutte le donne.

Ho partorito qui la mia prima figlia.
Medici e operatori di una freddezza inaudita.
Manovra di Kristeller praticata durante il mio parto senza poi essere indicata nella cartella clinica.

Nove mesi di controlli in patologia della gravidanza e non è stato visto epatoblastoma al mio bambino di ben 5 cm.
Morfologica fatta da dottoressa alle prime armi e nemmeno visionata, ho dovuto richiederne una seconda, ma fatta ancora dalla dottoressa che avrebbe dovuto visionarla... Questo mi ha provocato ansia e panico dal quarto mese in poi.
Nasce il mio bambino e mi accorgo subito ci fosse qualcosa di strano, ma per loro - e qui entra in scena la neonatologia - il problema era la mamma ansiosa! La faccio breve: ho dovuto lottare per farmi ascoltare e sono stata trattata anche male.. queste mamme ansiose ! La storia è davvero lunga e dolorosa per sintetizzarla in poche righe, comunque il messaggio è per tutte le mamme: non abbiate paura di parlare, l’istinto materno supera qualsiasi titolo.
Poi è iniziato il calvario, all'istituto dei tumori per la chemio e poi a Bergamo, dove il dottor Colledan ha operato mio figlio di epatectomia. Devo tutto a loro. Dal S.Anna nemmeno una telefonata per scuse o informazioni sulla salute di mio figlio... Mio figlio sarebbe ovviamente comunque nato con il suo tumore, ma se non mi fossi impuntata io!? Come sarebbe finita!?

Posizione ginecologica per partorire, dolori lancinanti, piangevo, imploravo un cesareo ma niente, liquido tinto, parto lunghissimo, ossitocina, epidurale che finisce con manovra di kristeller, ventosa e ampia episiotomia. Non riuscivo a camminare e avevo dolori fortissimi nella zona pelvica. Inizia il mio calvario... tra esami e medicine, e migliaia di euro. Scopro fratture del bacino e nevralgia del pudendo provocata da quel lungo parto. Non posso più allattare. È stato il giorno più brutto della mia vita, doveva essere un momento sacro e ora la mia vita è completamente rovinata. È già passato un anno. Sono malata e infelice.

Non sono abituata alla lamentela, è la prima volta in vita mia che scrivo una recensione. Ma credo che questo sia un caso da segnalare.

Il 18/04 alle 13.00 circa, mi reco al PS dell'ospedale Sant'Anna per un aborto spontaneo in corso alla 9^ settimana di gravidanza. Volevo gestirmela da sola a casa, ma sotto consiglio della mia ginecologa vado in PS. Ero l'unica in sala d'attesa. Mentre aspetto, inizio a sentire un dolore intensissimo, nonostante l'antidolorifico preso poche ore prima. Stringo i denti e resto in attesa che mi chiamino. Dopo più di un' ora nessuna chiamata. Il dolore era diventato insostenibile, allora mi aggiro per il pronto soccorso ma non trovo nessuno. Aspetto altri 10 minuti, ancora nessuno, allora con le lacrime agli occhi dal dolore esco dal PS e vado alla ricerca di un antidolorifico. Rientro 20 minuti dopo sperando che non mi avessero già chiamata, ma ero in ritardo. Lo so, mea culpa, dovevo aspettare e chiedere lì aiuto, non dovevo andarmene. Ma questo errore lo ho pagato carissimo.

Mi ri-accettano ed arriva il momento della visita. La dottoressa mi riceve alterata rimproverandomi con gravità per la mia fuga. Io accetto sommessamente il rimprovero, anche perché sopraffatta ancora dal dolore dovuto alle contrazioni. Ecco, però, che la dottoressa insiste, avendomi probabilmente presa in antipatia, con un atteggiamento di rimprovero, vessazione e umiliazione psicologia. Alcuni stralci di conversazione che però non rendono l'idea perché il tono della dottoressa era la vera umiliazione. "Dov'è la cartella del suo medico?" "Dottoressa credo di averla dimenticata qui in PS quando sono venuta per dolori e perdite settimana scorsa." "Scusi ma lei non si è preoccupata di chiamare in PS e chiedere se avevano la sua cartella? " "No ho passato una settimana difficile poiché avevo minaccia di aborto, perdite continue, l'ultima cosa a cui pensavo era la cartella". "E invece no, la cartella è la cosa più importante, doveva chiamare e chiedere". "Lei è a 9+3" "Sì, ma la mia ginecologa mi ha ridato di 10 giorni". "Ok, data del parto?". "Mi scusi ma non la so". "Come fa a non saperla??? ". "Non so esattamente, sono all inizio della gravidanza, la ridatazione era incerta". "Mi serve la data del parto". "Non so, so solo che la mia ginecologa mi ha ridatato di 10 giorni". "Non significa niente 10 giorni, voglio la data del parto". "Qual è il suo gruppo sanguigno? ". "Non lo so, purtroppo". "Ma come fa a non saperlo?!?! ".

Tutto questo interrogatorio è avvenuto mentre io aspettavo seduta alla sua scrivania, con contrazioni e perdite di sangue, che mi visitasse per sapere se la mia gravidanza fosse ancora lì o meno. Come se una cartella, la datazione certa, il mio gruppo sanguigno, fossero importanti in quel momento. Come se una cartella potesse far nascere i bambini o impedirgli di morire.

Ma ecco che arriva il peggio. Mi fa sedere sul lettino. Inserisce lo speculum e mi dice "Lei sta espellendo adesso la gravidanza". Ecco che intorno a me si riuniscono almeno altre 3 persone per guardare, come fosse un film, la "mia gravidanza" che veniva espulsa. Ecco che la dottoressa prende una pinza e inizia a tirare (quello che io stavo già espellendo naturalmente! Mi chiedo se ci fosse davvero il bisogno di estrarlo così!). Mentre estraeva sentivo un forte dolore - che non sapevo più se fosse fisico o psicologico - allora piangendo le ho chiesto ripetutamente e per favore di smetterla. Ha continuato, mentre il suo pubblico assisteva con interesse alla scena.

Mi vorrei rivolgere a Lei, cara Dottoressa. Lei è ormai un 'sarcofago', completamente immersa e 'mummificata' nel suo ruolo. Un animo è entrato nel suo studio e lei si è persa l' occasione di salutarlo, di rendergli omaggio, perché era offuscata dal suo 'sarcofago'.

Lei mi ha fatto capire quanto io sia stata fortunata nella vita. Ho sempre conosciuto la gentilezza e la semplicità, anche in quegli uomini di rarissima intelligenza. Ricordo, ad esempio, il mio caro professore Antonino Pullia, morto proprio in questi giorni : ha sfiorato il premio nobel per la fisica, eppure sembrava l'ultimo degli uomini.

I miei genitori mi hanno sempre insegnato a non temere mai nulla e nessuno, a non lasciarmi impressionare da nessun ruolo, da nessuna carica, da nessuna figura 'importante'. Al contempo, mi hanno insegnato a non 'vestirmi' mai di un ruolo pur avendolo, perché il ruolo è portatore di serietà, gravità e, di conseguenza, di infelicità.

Ci saranno quelli che La guardano con ammirazione per 'il cappotto' che indossa, le Sue lauree e 'medaglie' al valore, ma io - che sono stata educata alla visione della realtà - non posso fare altrettanto.

Se un medico non ha empatia, dolcezza, umanità, umiltà, non è la sua vocazione.

Il cancro è mutilante... il cancro fa paura... ma con una equipe così è stato il cancro stesso a essersi spaventato per l'assoluta competenza e professionalità; e se ne è andato.
Mia madre è stata operata il 1 agosto dal dott. Paolo Beretta e dalla sue equipe per un Paget extramammario. A distanza di un mese e mezzo la mamma sta bene ed ha ripreso a vivere! Ringraziare è il minimo che "la Mariantonietta" e tutti noi possiamo fare. GRAZIE al dott. Beretta, al dott. Luigi Longatti, alla dott.ssa Maria Paola Odorizzi, alla dott.ssa Francesca Maggi, alla dott.ssa Bruna Capitani, alla dott.ssa Carla Bossi, alla dott.ssa Gabriella Scuderi, alla dott.ssa Priscilla Guzzo, alla dott.sa Anna Luisi, a tutti gli infermieri del reparto di chirurgia 3 e a tutte le ostetriche del pronto soccorso di ginecologia. Le amorevoli cure con cui la mia mamma è stata seguita passo passo, ci hanno fatto sentire protetti e più forti di fronte alla malattia.
Grazie di cuore. Che Dio vi benedica!

Un grazie particolare va al dott. Orsenigo, una persona, oltre che medico, di gran cuore e di grande disponibilità per le sue pazienti. Sono stata seguita per entrambe le gravidanze in modo eccellente.
Nell'ultima gravidanza con piccola complicazione in fase di travaglio, il dottore su chiamata alle 3.30 di notte si è recato in sala parto per eseguire il cesareo, che per fortuna poi non si è praticato.
Il reparto di ostetricia è valido, ringrazio l'ostetrica Giovanna per aver fatto nascere il mio piccolo Marco e per la grande pazienza e amore che pratica nel suo lavoro; anche Anna per i preziosi consigli e rassicurazioni post parto!
Ottimo anche il nido, tutti disponibili, meglio con la seconda gravidanza!
In ogni caso struttura valida e personale competente. Bravi e continuate così!

Sono stata ricoverata oltre termine, di martedì, per iniziare l’induzione, che non ha dato esiti positivi.. Dopo svariate procedure (palloncino, due volte il gel, visite varie e “manovre dolorose manuali”) sono riusciti a rompermi il sacco.
Il giovedì all’alba, dopo 12 ore di sala parto, di cui 2 ore e mezza di contrazioni dolorosissime, successivamente epidurale e sacche di ossitocina, mi portano in sala operatoria per il cesareo, dato che la dilatazione era di soli 6-7 cm. e il liquido tinto... In tutto questo l’ostetrica è stata praticamente inesistente, e per quel poco che l’ho vista, indisponente e scocciata. Zero empatia e zero delicatezza.
Ero in ballo da più di due giorni, esausta e preoccupata, mi aspettavo quantomeno un po’ di gentilezza.
Tra i medici passati (ne ho visti tantissimi!) ho apprezzato la dott.ssa Maggi Francesca, il dott. Bertalero e soprattutto il dott. Orsenigo, che come sempre si dimostra rassicurante, deciso e umano.
Le ostetriche del nido sono alcune molto gentili e premurose, altre poco disponibili. Ho passato una notte seduta sul letto, con il dolore forte della ferita, con febbre e stanchezza, e la bimba che piangeva disperata e io non riuscivo a muovermi. Nonostante questo, il nido non voleva tenersi mia figlia per la notte.. ASSURDO.
Finire con un taglio cesareo dopo tutta quella fatica non è bellissimo, mi aspettavo un po’ più di comprensione.

Mi sono recata al S.Anna per una visita oltre termine; in quell'occasione mi è stato detto che mi avrebbero indotto il parto - secondo me senza ragione specifica, non c'era nessun pericolo in corso per la mia piccola.
Dopo la rottura delle acque, iniziano a darmi l'ossitocina, nessuno mi spiega quale sia la procedura che viene messa in atto, vengo inchiodata alla sedia con i piedi legati e vengo assistita da due ostetriche, una ragazza molto giovane che fa la volontaria ed un'altra ostetrica, a dir poco pessima, che durante il travaglio attivo risponde al cellulare e messaggia oltre a mangiare le caramelle.
Non voglio l'epidurale e dopo un'ora e mezza mi obbligano a farla, ma nessuno controlla la mia dilatazione; così con contrazioni ogni due minuti mi viene fatta l'epidurale, ma ormai sono dilatata di 8 cm. e ovviamente non riesco a spingere e vengo "maltrattata" verbalmente per questo motivo.
Il tutto si conclude con ventosa, episiotomia, venti punti ed emorragia con più di un litro di sangue.
Nulla da dire invece sull'anestesista, ottima ragazza, molto gentile e professionale.
Non spendo altre parole!
Ringrazio tutte le persone (tra dottori ed infermiere) che entravano in sala parto e stavano a guardarmi come fossero al cinema, senza spendere una parola di aiuto od incoraggiamento... prossima volta porterò dei pop corn per tutti!
Fare le ostetriche dovrebbe essere una vocazione.

Ho partorito il 6 gennaio 2015, dopo un parto lungo e doloroso (ho avuto emorragia e complicazioni). La prontezza dell'equipe è stata immediata e a capo c'era la dottoressa Ferrario Daniela. Grazie dell'intervento, grazie per avermi dato l'opportunità di crescere il mio bambino e di farvi visita ancora fra qualche mese con il secondo figlio.

Se qualcuno vuole fare una visita ginecologica privata all'ospedale S.Anna, sappia che le condizioni sono queste: andrete in stanze dove non vi è neppure una stanzetta dove spogliarvi e poter riporre la vostra biancheria intima, lo farete davanti al medico (esempio ambulatorio 3, primo piano). Una volta sedute sulla sedia del controllo, non avrete coperture all'addome. Il medico, inoltre, lungi da me esprimere un giudizio sul suo grado di competenza, sarà superficiale e per nulla dettagliato, scriverà le sue paroline indecifrabili senza utilizzare il computer. Il tutto al costo di 122 euro.
SE CIO' NON E' VERO, PROVARE PER CREDERE.

Sono stata operata il 30/11/2015 per l'asportazione di un mioma intramurale posteriore di 10 cm. in stato anemico avanzato.
Grazie di cuore al Dott. Maggi per la sua professionalità, umanità e ironia e allo staff che mi ha operato, in particolare alla Dott.ssa Colombo. Sono stata molto serena e mi hanno fatto ridere fino a un secondo prima di addormentarmi e questo e' stato importantissimo!
Un grazie dal profondo del cuore anche a tutto lo staff di Chirurgia 3 per l'assistenza ricevuta.
Siete tutti delle persone ammirevoli e fantastiche!!!
GRAZIE A TUTTI!
Chiara

Il 15/05/2015, con una settimana di ritardo, è nata la mia splendida bambina. Come titolo la recensione, così voglio continuare... Grazie a tutto il reparto, siete stati tutti disponibili e gentilissimi. Meravigliosa la mia Ginecologa la Dott.ssa Scuderi, che non solo mi ha seguita per tutto il periodo, ma è stata meravigliosa anche durante il parto. Ringrazio la professionale Ostetrica Mariella Moretti, con la quale ho fatto il corso pre-parto (rassicurante e competente) e che ho ritrovato in sala parto. Sono stata coccolata e professionalmente accudita non solo da loro, ma anche da tutti i dottori che mi hanno visitata. Ho fatto il parto naturale, ma ho optato per il parto in analgesia..: meraviglioso, mi sono goduta tutto il momento! Anche dopo il parto non sono stata lasciata mai da sola.
Grazie e spero di rivedervi presto! ;-)

Sono arrivata in pronto soccorso ginecologico in condizioni gravissime e molto critiche, a mia insaputa. Lì ho trovato uno staff molto professionale e qualificato ad accogliermi, capitanato dalla dott.ssa Francesca Maggi.
Vorrei ringraziarli tutti uno ad uno, ma purtroppo non conosco i nomi.. A lei dottoressa va un GRAZIE speciale perchè subito ha capito la gravità della situazione e mi ha portata in sala operatoria e con il dottor Marcolli mi hanno salvato la vita..
Grazie, vi porterò sempre con me nel cuore.. come porterò sempre nel cuore tutto lo staff di terapia intensiva, veri angeli nelle mani del Signore!!

Mi sono recata al pronto soccorso ginecologico per lievi emorragie. Dopo due ore di attesa, la dottoressa incaricata della visita ha iniziato a minimizzare sua quanto avessi (prima ancora di visitarmi), trattandomi male ed invitandomi a rivolgermi ad altre strutture.
Consiglio questa dottoressa a tutti coloro che hanno voglia e pazienza di essere maltrattati.

Pessima, per non dire inesistente, la valutazione del profilo psicologico del paziente da parte della dottoressa. Nessuna richiesta di anamnesi. Espressione di giudizi lesivi della dignità altrui, probabilmente basati su pregiudizi di fondo della stessa. Totalmente priva di empatia.
Sono stata troppo tranchant? Ops!
E' esattamente lo stesso tipo di trattamento che ho ricevuto da lei.

Ho partorito nel marzo 2013 con una settimana di anticipo rispetto al termine. Mi sono trovata molto bene sia con le ostetriche che con il mio ginecologo, Dottor Bertalero, che pur non presente si è informato del parto e del post. Unica nota negativa il sostegno nell'allattamento, praticamente inesistente, e le infermiere non troppo cortesi e comprensive dei bisogni delle puerpere.

Ho partorito la mia prima bimba nel 2013 e sono stata più che soddisfatta dal trattamento e dall'assistenza ricevuti sia dalle ostetriche sia dalla ginecologa, Dott.ssa Ferrario. Parto lungo e difficoltoso, ma seguito con un supporto efficace e puntiglioso. A breve partorirò nuovamente e spero di non rimane delusa e ritrovare gli stessi servizi di due anni or sono.

Mi sono recata al PS ginecologico con un aborto in atto... in preda ad ansia, tristezza immensa e attacchi di panico, mi sono sentita dire che lì c'erano donne che stavano partorendo in quel momento e di aspettare o di tornare qualche ora dopo!!! Nessun segno di comprensione in un momento così fragile... ricordo di essere stata seduta lì per più di un ora senza che nessuno mi chiedesse se avessi dolore, se avessi bisogno... nulla! Quando ho sentito le urla di gioia delle infermiere e ostetriche per la nascita di un piccolino nella stanza a fianco, non ho potuto far altro che alzarmi e con le lacrime agli occhi rivolgermi ad un altro ospedale! Per me il S.Anna non esiste più....

Spiegazioni chiare della procedura.
Supporto competente ed empatico delle ostetriche.
Ottimo anche il ginecologo che è intervenuto.
Sostegno post parto per attaccamento al seno positivo, ma non ottimo.

INTERVENTO DI LAPAROISTERECTOMIA EFFETTUATO IL 16/09/2011.
Professionalità, umanità, gentilezza sono valori indispensabili e apprezzati da chi entra in una struttura ospedaliera; trovarsi anche in un ambiente pulito ed efficiente, seguiti da personale educato e dai modi cordiali..: questa è la perfezione. Premesso ciò, vorrei ringraziare lo Staff della chirurgia 3 (medici, infermieri, oss) e gli operatori del mio intervento: Dott. Maggi, Dott. Marcolli, l'anestesista Dott. Calamita, strumentista Dott. Galli, Nurse di anestesia Dott. Ratti, OSS Nigro. Un particolare ringraziamento al mio ginecologo Dott. Carlo Bertalero, che mi ha seguita in questi anni per me molto pesanti, con professionalità ed estrema pazienza e gentilezza. Concludo rivolgendo un doveroso ringraziamento al Dott. Mauri del Pronto Soccorso per la professionale assistenza ricevuta.
Antonella Parodi

Se voi desiderate:
di essere informati, quando già vi trovate nel blocco operatorio, che il vostro intervento programmato in laparoscopia robotica non sia più in robotica per motivi "organizzativi";
che nessuno dei due chirurghi presenti in sala operatoria nei tre giorni successivi di degenza vi visiti o vi dimetta;
allora fatevi operare al S.Anna di Como.

Molte volte le parole non servono, ma i complimenti si, ti gratificano! se hai dedicato la tua vita alla tua professione, se credi in quello che fai, se ti metti a livello dei tuoi pazienti e con molta umiltà e disponibilità li accompagni nel percorso cieco e sconosciuto della loro malattia, allora si che ti meriti un GRAZIE!
Un grazie di cuore a tutto lo Staff della chirurgia 3 per la professionalità e la disponibilità, all'anestesista per la sua prontezza ed esperienza, ed UN GRAZIE DI CUORE soprattutto a lei Dott. Maggi, perchè un problema insormontabile lo ha trasformato in un semplice intervento, la sua chiarezza di linguaggio mi ha fatto comprendere, il suo umorismo è servito nei miei momenti bui, la sua professionalità ed abilità hanno risolto il "problema" in una settimana! Le sono debitrice.
Grazie, dott. Maggi
una sua paziente

Un grazie di cuore per le cure ricevute agli infermieri preparatissimi, agli OSS gentili, educati e disponibili ed alla caposala. Un grazie sentito ovviamente ai medici che hanno eseguito l'intervento, in particolare grazie al primario dott. Renato Maggi.
Grazie a tutti, siete un ottimo staff ma spero di girarvi alla larga!

Ho partorito il 4 novembre una bimba di nome Ginevra, mi sono trovata veramente bene. Un grazie alla mia ostetrica, grazia ai dottori Scuderi e Orsenigo che mi hanno molto aiutata a fare uscire la bimba, perchè io ero stremata dopo tanti dolori, avendo io problemi di schiena.