Ginecologia Ospedale Civitanova Marche
Recensioni dei pazienti
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Esperienza traumatica
Ho partorito il 27 agosto con 3 giorni di prodromi. Ero fiduciosa di questo ospedale in quanto ne avevo sentito parlare bene, ma ho trovato tutto tranne che un bell'ambiente. Le ostetriche venivano ogni 45 minuti, perché implorate dal mio compagno di assistermi. Per gran parte del tempo sono rimasta sola. Il bello viene ora: la domenica mattina il ginecologo decide che ero pronta per entrare in sala parto. Uscendo dalla mia stanza sento un'ostetrica che afferma che non sarei riuscita a spingere perché, contrariamente a quanto detto dal ginecologo, non sarei stata pronta. Aveva ragione. Dopo tre giorni ero sfinita e non sono riuscita a spingere. Mi è stata fatta la manovra di KRISTELLER!! (fortemente sconsigliata dall'Oms, ma a quanto pare preferita al cesareo). Nel momento in cui il mio ragazzo ha invitato la dottoressa a fermarsi perché aveva paura di quello che poteva succedermi, è stato aggredito e invitato ad uscire. Dopo diverse spinte sulla pancia (Kristeller) mi è stata fatta un'episiotomia e mio figlio è stato tirato con la ventosa. Non mi sono sentita per niente supportata dalle ostetriche. Un'esperienza pessima. ZERO EMPATIA, ZERO UMANITÀ. Nel post parto uguale. Mi hanno trattata come se avessi dovuto sapere cosa si dovesse fare alla nascita di un figlio. Infermieri sgarbati e aggressivi. Grazie a Dio mi sono fatta aiutare una volta tornata a casa da una psicologa e da delle ostetriche private. Ho fatto un riassunto, ma ci sarebbero molte altre cose da raccontare. L'unico angelo è stato un'ostetrica che mi ha assistita nel mio primo giorno di travaglio. Una ragazza davvero speciale e brava nel suo lavoro: Rachele. Per il resto non metterei più piede qui.
Esperienza positiva
Recensione Eccellente.
Reparto di Ginecologia Ostetricia, Gennaio 2024.
Desidero condividere la mia esperienza presso il reparto di ginecologia ostetricia di Civitanova Marche affinché altre donne possano affidarsi a personale esperto e competente. Ritengo fondamentale avere accesso a servizi sanitari di qualità diretti da professionisti che dimostrino sensibilità e cura del paziente. Sono rimasta quindi piacevolmente sorpresa dall'attenzione dimostrata, dal momento della diagnosi iniziale (isteroscopia diagnostica praticamente indolore) alla mia polipectomia resettale.
L'accoglienza e la disponibilità del personale del reparto sono state eccezionali, creando fin dal ricovero un clima distensivo che ha contribuito a ridurre l'ansia preoperatoria (Era il mio primo intervento). Inoltre, ho particolarmente apprezzato l'organizzazione e la celerità del preoperatorio, l'attenzione dedicata alla terapia del dolore, la gentilezza delle infermiere che hanno reso il periodo post-operatorio sostenibile.
Desidero rivolgere un plauso speciale al Dott. Filiberto Di Prospero e al reparto in toto per l'eccezionale cura e professionalità dimostrati. Sono grata per l'esperienza esternamente positiva e non esiterei a raccomandare questo reparto ad altre persone.
Non ho parole
Sono stata visitata in ambulatorio: 2 minuti di visita, facevo domande e la dottoressa rispondeva sbrigativa. Alla fine mi ha detto "è tutto a posto".
Una settimana dopo ho fatto un'ecografia addominale generale esterna di controllo e mi hanno trovato una cisti ad un ovaio di quasi 7 centimetri.
Non ho parole.
Resettoscopia mioma sottomucoso
Nel mese di agosto mi sono dovuta sottoporre a una resettoscopia, in regime di day hospital, per rimuovere un fibroma uterino che mi stava causando da ormai un anno dei cicli mestruali emorragici. Ero perfettamente consapevole del fatto che il mio intervento, della durata di 15-20 minuti, pur essendo considerato di routine e non particolarmente complicato, non sarebbe stato facile per me da affrontare, sia dal punto visto fisico che psicologico, per vari motivi. In primis perché si trattava della mia prima esperienza ospedaliera in assoluto e io ho sempre provato repulsione per gli ospedali, e poi perché sono vergine. Non era esattamente il mio sogno nel cassetto che il mio prezioso imene venisse lacerato da un resettore, ma mi sono convinta a sottopormi all’intervento per poter stare meglio.
Quella mattina vi erano in programma numerosi interventi chirurgici. Sono stata subito avvisata dal personale infermieristico del fatto che, essendo una giornata movimentata ed essendo la più giovane, non avrei potuto disporre neanche di un letto, ma solo di una misera barella in cui a malapena entravo. Se fossi disgraziatamente deceduta durante l’intervento, non avrei avuto neanche un letto. Una prospettiva non proprio allettante.
Nella stanza che mi avevano assegnato eravamo ammassate in sei, come formiche. All’anima del distanziamento per il Covid.
Durante l’infinita e snervante attesa nei corridoi della sala operatoria, prima dell’intervento, vi era un infermiere che immagino fungesse da “animatore”. Senza offesa, ma io preferisco essere confortata con delicatezza e sensibilità, non con battute cretine. Anche perché, finite le battute con la paziente di turno, costui si metteva subito a giocare con il suo cellulare come se nulla fosse (eh sì, nonostante il post anestesia io me ne sono accorta e lo ricordo molto bene).
Dopo l’intervento, le infermiere sono state molto solerti e gentili con me, in particolare ringrazio la mia ginecologa che, vedendo il mio intenso stato di ansia e di panico, causato anche dalla notizia che il mio fibroma non era stato interamente rimosso, ha tentato di consolarmi e mi ha anche dato un letto. Io tremavo e piangevo. Volevo solo tornare a casa e dimenticare ogni cosa, ogni immagine, ogni odore, ogni colore, ogni ricordo. Ma il peggio per me doveva ancora arrivare.
Prima di essere dimessa (io e altre pazienti abbiamo dovuto attendere alcune ore perché il dottore che doveva darci le dimissioni non si trovava). Poi è finalmente arrivato. Prima di dimettermi, costui mi ha chiamata, mi ha fatto entrare in una stanza, mi ha fatta sedere e mi ha chiesto le generalità. Sembrava avere fretta di andare altrove e non vedeva l’ora di concludere con me al più presto. Ha detto che doveva visitarmi per verificare che non vi fossero rimaste delle garze all’interno del mio utero durante l’intervento. Gli ho specificato che sono vergine e, di conseguenza, non mi ero mai sottoposta a una visita ginecologica interna e completa. Lui ha risposto freddamente: “signora, ormai il suo imene è stato lacerato”. Complimenti per la sensibilità. Anche con l’imene lacerato, io resto comunque vergine. Mi ha invitato bruscamente a stendermi sul lettino e a posizionarmi a gambe aperte per la visita. Intuendo subito cosa volesse farmi, ho continuato a ripetergli, quasi supplicandolo, che io sono vergine e che non potevo sottopormi a niente di troppo invasivo. Al che, palesemente spazientito, ha chiamato un’infermiera del reparto per tenermi buona e ferma. L’ho visto prendere uno speculum e un altro strumento medico, una sorta di lunga sonda. L’infermiera, una giovane ragazza bionda con i capelli lunghi e gli occhiali, tentava di tranquillizzarmi, dicendomi che non mi avrebbe fatto male, che il dottore mi avrebbe dato un anestetico e che lo speculum utilizzato era piccolo. Immagino che lo abbia detto solo per farmi stare calma perché non mi è stato somministrato alcun anestetico. L’ho supplicato di essere perlomeno delicato. Parole inutili. Costui, incurante delle mie proteste, ha armeggiato velocemente dentro le povere e strette parti basse. Ho provato un dolore atroce e un bruciore interno indescrivibile. Ho gridato e pianto per il dolore. Durante, l’infermiera non ha mai smesso di stringermi forte la mano tremante e ha tentato dolcemente di consolarmi. Dopo avermi estratto in fretta e furia quegli strumenti medici, ho sentito il sangue che sgorgava dalle mie parti basse. Il medico, freddamente e totalmente indifferente al mio dolore, se n’è andato via senza dire una parola. L’infermiera mi ha aiutata delicatamente ad alzarmi e mi ha ripulita perché avevo il terrore di vedere il sangue. E' stata un vero angelo per me e non so cosa avrei fatto senza di lei.
Quella visita ginecologica, effettuata in fretta e senza il minimo tatto ed empatia, per me è stato un vero trauma, che spero di dimenticare con il tempo, ma ne dubito.
Un consiglio: prima di recarvi all’ospedale di Civitanova Marche, assicuratevi che vi diano almeno un letto, perché, a quanto pare, non è così scontato.
Complimenti
In occasione del ricovero di mia madre, devo dire che tutti sono stati molto bravi, gentili e professionali.
Grazie.
Fibroma in espulsione
A distanza di un anno devo ringraziare la dott.ssa Rita Traini per avermi operata ad un fibroma in espulsione in una condizione di urgenza, salvando l'utero. Lo ringrazio di aver fatto veramente un ottimo lavoro (questo il commento del ginecologo di Perugia che aveva fatto la diagnosi e che mi ha sottoposta successivamente a visita).
23 ore di travaglio
Sono stata 23 ore (travaglio) soffrendo di dolore per fare nascere mio figlio, e loro che non volevano fare il cesareo. Ogni ora venivano medici diversi a controllarmi, ma niente. Poi alla fine che mio marito ha fatto un casino, ed io che sono svenuta perchè non ce la facevo più, mi hanno fatto il taglio cesareo, un taglio enorme, bruttissimo. Sono passati sei anni e non dimentico, il mio mio parto è stato uno incubo. Se facevo una foto, mi redarguivano dicendo che non potevo usare il telefono!!! Brutti ricordi ho del mio parto.. L'unica persona che è stata gentile con me è stata Barbara, che mi incoraggiava ed è stata con me fino a quando non ha fatto effetto l'anestesia. Per il resto, sono rimasta senza parole!!! Mai più qui, anche se sono contenta per chi si è trovato bene.
Mioma
Mi sono trovata molto bene. Le sono infermiere gentili, simpatiche e pazienti. L'operazione è andata bene e la ginecologa dr.ssa Iannicco, che mi ha seguita ed operata insieme ad altri collaboratori, è una grande professionista, simpatica ed umana.
Prolasso uterino - lifting utero
Il Dott. Giuseppe Micucci è meravigliosamente bravo. Oggi 15 settembre 2017, ad un anno dall'intervento, mi sembra di essere fisicamente rinata.
Grazie grazie grazie mille.
Sfaff medico eccellente!
Ho deciso di partorire a Civitanova nonostante tanti pareri contrastanti e devo dire che sono rimasta molto, molto contenta. Parto inizialmente indotto, che poi ha proseguito senza nessuna induzione. Durante il parto sono stata assistita da fantastiche ostetriche Diana e Alessandra, e bravissima dott.ssa Gatti. Un ringraziamento speciale ad Alessandra di babylandia. In generale tutto il personale è molto attento, cordiale e disponibile. Viene fornita assistenza anche una volta dimesse (es. controllo dei punti doloranti nel mio caso). Lo consiglio a tutte!!! Se devo trovare un difetto, le liste d'attesa sono troppo lunghe per il primo controllo post parto (ho partorito a maggio - controllo a novembre), ma credo che ciò non sia dipendente dal personale.
Isterectomia
Operata per isterectomia vaginale con asportazione utero dal Dott. Micucci, si è dimostrato molto competente ed attento.
Reparto pulito, personale ospedaliero splendido. Infermiere ed OSS sempre disponibili, sorridenti, positive..
Medici competenti e presenti.
Sono stata veramente bene soddisfatta di tutto.
Unica pecca il mangiare, che non è granché....ma passabile.
Consiglio questo presidio ospedaliero.
Ornella da Grottammare
Raschiamento
Ricoverata per un raschiamento alle 7.30 del mattino, mi viene eseguito dopo 12 ore (a digiuno da acqua e cibo, pertanto con necessità di flebo), inclusa un'ora e mezza di attesa in sala operatoria.
Come se non bastasse, vengo messa sul lettino, dico di aver avuto epatite C, curata. Allora mi dicono che devo essere tolta dal lettino e fatta per ultima, rispondendomi che non si cura l'epatite C e che pertanto facendo me avrebbero dovuto pulire in maniera più approfondita!
Ora:
a. non avevano neppur eletto cartella clinica.
b. dall'epatite C, con la cura, si guarisce.
c. non si trattano i pazienti in questa maniera.
Isterosuzione
Dopo aver eseguito isterosuzione a settembre 2013, ho fatto ieri isteroscopia, dove si è evidenziato materiale non asportato che occupa i 2/3 della cavità uterina con molte aderenze. Era la mia prima gravidanza, ora vengo operata mercoledì in un altro ospedale con discreta urgenza, perché grazie a questi medici ora rischio di non avere più figli e setticemia se non ripulisco.
Esperienza positiva
Mi sono operata dal prof. Micucci, una persona innanzitutto umana e poi professionale. Spero che la fiducia che io ho in lui lo possa confermare in seguito. Il personale è divino, sempre gentile. Grazie a tutti.
Cinzia da Ortona
Esperienza negativa
Il reparto viene descritto (dagli stessi operatori) come una "isola felice", ma per quel che mi riguarda è stata una esperienza del tutto negativa.
Ho riscontrato personalmente mancanza di attenzioni nei confronti della mamma e del bambino, da un punto di vista professionale ed umano.
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