Ginecologia Ospedale Città di Castello

 
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La mia esperienza

Ho scelto questo reparto perché ne ho sempre sentito parlare come di un'eccellenza. Non sono qui per giudicare competenze mediche, perché non essendo medico non ho le conoscenze per poterlo fare. Il mio è un racconto basato sulla mia esperienza di parto a livello fisico ed emotivo.
Ho rotto le acque un sabato notte. Arrivata in ospedale mi hanno accolta e fatto tutti gli accertamenti per capire a che punto ero. Il bimbo non voleva ancora nascere e io stavo bene. Così è stato fino a lunedì mattina. Ancora non succedeva nulla, il bimbo non voleva nascere. In me crescevano l'ansia e la preoccupazione per un parto che sentivo come problematico. Decidono per l'induzione.
Passo un'intera notte con le doglie, ero psicologicamente pronta ad affrontare il parto naturale, che tanto mi spaventava. La mattina seguente le contrazioni si interrompono. Non succede più nulla. Nel frattempo, da sabato notte che ero arrivata, nessuno mi ha mai fatto un'ecografia, ma solo tracciati.
Proseguono con un nuovo tentativo di induzione. Siamo a 50 ore circa dalla rottura delle acque. Nel frattempo si susseguono i commenti dei medici pro parto naturale, con riferimenti alla forza di una donna e al partorire con dolore, il tutto mentre cercano di dilatarmi manualmente (la cosa più dolorosa che abbia provato in vita mia!). Ennesimo tentativo di induzione fallito. Il chirurgo che mi è venuto a dire di voler proseguire con un altro tentativo di induzione è stato l'unico che, dopo avergli sbroccato malamente, ha capito che non si poteva più andare avanti in quel modo. Dopo la mia arrabbiatura, ha preparato la sala operatoria per il cesareo e mi ha portato a conoscere mio figlio, che per fortuna è nato sano, nonostante tutte quelle ore dalla rottura delle acque.
Quello che assolutamente non mi è piaciuto è che dopo aver chiesto io questa tipologia di parto (per ovvi motivi!), i medici pro parto naturale sono spariti, e mi sono sentita come un paziente di serie b, una donna che non è stata in grado di fare quello per cui è stata creata.
Ribadisco la mia incompetenza in campo medico, per cui non conosco le prassi e le procedure, ma i medici e gli infermieri "religiosi e integralisti cattolici" secondo me hanno nettamente sbagliato lavoro!! Inoltre empatia zero!
Sicuramente in futuro, se dovessi rimanere di nuovo incinta, valuterò cliniche private. Il parto deve essere una gioia e non un dolore, sia esso fisico che psicologico.

Patologia trattata
PARTO CESAREO.
Esito della cura
Guarigione totale
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