Ginecologia Ospedale Cardinale Panico

 
4.1 (68)

Recensioni dei pazienti

4 recensioni con 3 stelle

68 recensioni

 
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4.1
 
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2.5
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5.0
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3.0
Servizi 
 
1.0

Delusa

Potrei raccontare diversi episodi accaduti nei tre giorni e mezzo della mia degenza per via della nascita di mio figlio. Premetto che causa della mia delusione non è il personale medico, nonostante avrei preferito essere ascoltata un po' di più quando non stavo per niente bene; non sono neanche le ostetriche, dolci e professionali, delle quali però non ho potuto beneficiare perché troppo impegnate in quei giorni, e non è neanche il personale infermieristico.
In una situazione come quella attuale, una neomamma costretta a ritrovarsi sola, senza l'appoggio di una persona cara, si aspetta quantomeno un po' di professionalità da parte delle puericultrici, purtroppo le uniche presenti in quei giorni...
Ho pianto, e non sono l'unica. Potrei raccontarne di belle, ma mi limito ad alcune. Innanzitutto il latte nel biberon dato non so con che criteri: 20, 50, 80 ml. di latte, dato nonostante l'allattamento stesse andando bene!!! Durante la prima notte dopo il taglio cesareo, non stavo per niente bene e per loro l'unica soluzione era l'aggiunta, pur di non prendersi un po' di tempo per darmi una mano visto che, causa dolori lancinanti e pressione altissima, proprio non ce la facevo.
Poi le affermazioni di alcune di loro: a un giorno dalla nascita credo sia inopportuno affermare che il latte non arriva a tutte e che non si deve rischiare il deperimento del bambino.
Altra cosa, nell'elenco delle cose da portare non vi erano pannolini e saponi. Io, non essendoci neanche un fasciatoio in bagno, ho pensato che le puericultrici avrebbero provveduto a cambiare il bambino, così alla mia richiesta di aiuto davanti a un pannolino sporco di cacca, ho trovato la scontrositá di una donna che affermava che avrei dovuto provvedere da sola a lavare il bambino, perché per lei era scomodo farlo lì. Beh, ma per una paziente appena operata non lo era?
E poi il medico che ha fatto le dimissioni ha fornito una serie di appuntamenti in ospedale per i giorni a seguire e, insieme a questi, quello per l'ecografia alle anche presso un certo indirizzo, che poi si è rivelato del suo studio. Così presentato, l'appuntamento sembrava necessario come gli altri. Tante pazienti, come me, sono state indirizzate al suo indirizzo personale senza la possibilità di sapere che la stessa ecografia poteva essere fatta in ospedale (50 euro). Non voglio certo togliere stima al lavoro di un professionista, ma la cosa la reputo mancanza di chiarezza.

Patologia trattata
Parto cesareo d'urgenza.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Parto cesareo

Ritengo di dover ringraziare profondamente gli infermieri e l'assistente anestesista in sala operatoria per il cesareo, ma tutto il resto è stato per me totalmente deludente... Sono stata seguita per nove mese dalla dott.ssa L. e diciamo che più che altro ho fatto il percorso che ogni donna in stato di gravidanza deve fare da un ginecologo. Il giorno del parto non sono stata neanche guardata in faccia dalla stessa dottoressa e i giorni successivi al parto non si è nemmeno degnata di entrare nella stanza per sapere come stessi!

Patologia trattata
Parto cesareo.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Parto vbac finito in tc

Mi sono fatta seguire da un medico dell'ospedale "Panico di Tricase" dalla 32° settimana di gravidanza in quanto era mia intenzione e grande voglia di mamma provare a partorire mia figlia (dopo taglio cesareo) in modo naturale, come è diritto di ogni donna; e nel Salento è l'unico ospedale che ti dà questa opportunità! Da premettere che in questo reparto ho trovato persone splendide, ginecologi e ostetriche che hanno provato fino alla fine a far realizzare il mio sogno. Purtroppo si sa, il parto spontaneo quando arriva arriva e non aspetta il tuo medico, perciò al partire delle contrazioni sabato 13/02/2016 mattina mi hanno ricoverata per monitorarmi, avendo avuto un precedente taglio cesareo. Tracciati ogni ora. Al cambio turno della sera mi trovo davanti a un ginecologo e un'ostetrica non a favore del vbac e che cercano di convincermi in tutti i modi di fare il tc, ma lo fanno con toni bruschi e nel modo più insensibile che si possa fare a una donna che sta per partorire. Quando all'1.00 circa di notte hanno visto che le contrazioni erano ancora irregolari, mi hanno attaccato una flebo a loro dire di antibiotico, ma durante la flebo le contrazioni sono diventate improvvisamente vicine e insopportabili... mi dicevano che non potevo far venire mio marito e mi hanno lasciata sul lettino sdraiata senza possibilità di muovermi e di avere sollievo in qualche modo. Poi si rompono le acque e mentre mi spostano sulla sedia per portarmi in sala travaglio, le acque continuano a cadere e l'ostetrica mi rimprovera bruscamente perché mi sto sporcando le pantofole.. Mio marito che era appena arrivato l'ha ripresa dicendo che in quel momento non aveva importanza sporcarsi visto che stavo soffrendo.. Il ginecologo a braccia conserte mi guardava e chiedeva: beh signora, tagliamo?
Io avevo capito che non mi avrebbero aiutata ad avere il mio vbac e dopo un'altra ora di sofferenza mio marito ha risposto: finiamola con questa pagliacciata e operiamo! Durante l'intervento non era bello sentire i loro commenti dispregiativi sulla mia scelta del vbac. I giorni successivi quel medico è passato dritto dalla mia stanza ed è stato meglio così!
Il giorno delle dimissioni mi hanno fatto aspettare fino alle 16.30 solo per prendere un appuntamento con l'ematologia e si sono dimenticati di segnarmi l'eparina per casa. Ho dovuto chiamare il medico che mi ha seguita per avere conferma alle 21.00 di sera e in effetti dovevo farla... Quel giorno sono stata in ospedale e non me l'hanno fatta.
Penso che questo ospedale abbia ottimi medici, ma per qualcuno come quello che ho trovato io, poi una donna si ritrova a partorire con dei traumi e avere dei brutti ricordi di quella che sarebbe dovuta essere la più bella esperienza della sua vita!

Patologia trattata
Parto VBAC finito in cesareo.
Esito della cura
Guarigione totale
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Travaglio si blocca, arrangiati....

Nell'ottobre 2015 ho partorito il mio secondogenito, ma la mia esperienza non è stata tanto positiva...
A 39+6 vado a fare il tracciato, durante il quale compaiono le contrazioni. Mi dicono di ripresentarmi dopo tre ore per un altro tracciato e poi si vedeva come procedere. Torno, mi visitano: dilatazione di 2 cm., perdita di tappo mucoso. Dentro di me penso "meno male, sta procedendo avanti, è questione di qualche ora"...
Sul tracciato si vedono le forti contrazioni ogni 6-8 minuti. Ricovero per i prodromi di travaglio.
Sono le 13.00. Poco dopo il cambio di turno e come per magia si blocca tutto, solo il bimbo insiste spingendo sempre più verso giù e causando un dolore fisso e intenso.. Io penso "forse tra poco riparte", ma niente. Arriva l'orario di cena, ma mi vietano di mangiare, più tardi anche di bere e, visto che ho fatto solo la colazione, mi sento girare la testa per il calo di zuccheri, ma nessuno mi fa la flebo di glucosio almeno.. Io comunque subisco tutto questo come una pecorella, però comincio a lamentarmi per il dolore sempre più forte. Mi danno sempre la stessa risposta: "Non sono le contrazioni". Come se io non lo sapessi, visto che ho già partorito in un lampo e tutti 'sti dolori non me li ricordo! Intanto ogni ora mi fanno sdraiare sul lettino e mi infilano il dito facendo ancora più male.. e i tracciati sdraiata sulla schiena che già non sopportavo quella posizione.. Però mi dicevano "sul fianco non registra bene", e di nuovo sopportavo.. Un altro cambio di turno, è mezzanotte, l'ostetrica caccia via mio marito, dicendogli che ci voleva ancora molto; addirittura si azzarda a dire che le mie condizioni non erano da ricovero, che dovevo stare a casa.
Sono le 2.30, io non ho la forza di gridare né di piangere, emetto solo i gemiti. Dico alla ostetrica che mi viene da vomitare, lei mi sdraia e mi fa un altro tracciato e mi mette su una traversa mon-ouso, casomai dovessi vomitare per davvero.. Alla fine, credo che più che si sia stancata di sentire i miei lamenti e per compassione mi fa una flebo, credo di ossitocina. Dopo meno di un'ora mi visita e dice "stai a 5-6 cm., vai a chiamare tuo marito, prepara il necessario e vieni in sala parto".
Mi sdraiano su quel maledetto lettino, mi rompono la sacca e, non capendo dal tracciato quando avevo le contrazioni, dicono di regolarmi quando sento dolore o bisogno di spingere..
Io dopo ore di inferno mi sento debole e indolenzita, a malapena riesco ad appoggiare il sedere sul letto, non spingo abbastanza forte e allora tutti (compreso il mio gine che è salito tra un cesareo e altro) cominciano a rimproverarmi, che mi devo concentrare e spingere. Sì, ma con quali forze secondo loro?! Sfinita, vedo salire la dottoressa sulla pancia e l'ostetrica a farmi il taglio di episiotomia così lungo che è arrivato fino all'ano.. - ancora oggi ho difficoltà di andare al bagno, farmi il bidet.
Alla fine vedono che il bimbo sta girato male e cercano di rigirarlo.. dopo qualche spinta finalmente vedo mio figlio, enorme, 3870 grammi.. Cominciano a ricucirmi, l'anestesia non credo abbia funzionato, perché ho sentito il passaggio dell'ago su tutti i punti, interni ed esterni, ma dopo tutto quello che ho passato era comunque il dolore minore..
Vi è bastato???

Patologia trattata
Secondo parto "spontaneo".
Esito della cura
Guarigione totale
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