Ginecologia Ospedale Buzzi Milano

Esperienza a dir poco negativa, ho 20 anni e ho deciso di fare un aborto farmacologico. Mi hanno fatto aspettare quasi due ore in sala d’attesa per misurarmi pressione e temperatura. La ginecologa, dopo non so quanto altro tempo, mi chiama, mi visita e mi manda in una stanza. Torna un’infermiera con il medicinale quasi subito dicendo che avrei avuto perdite tipo mestruazioni e procede ad andarsene velocemente senza darmi nessun’altra informazione. Rimango sola con una ragazza che, come me, stava facendo la seconda giornata dell’aborto farmacologico. Ci dicono di chiamare se abbiamo bisogno di antidolorifici. Chiamo con il pulsante apposito e mi rispondono sgarbatamente che quando hanno tempo passeranno a portarmene. Passa svariato tempo e io sono in pieno dolore e ansia, chiamo di nuovo, chiedo per favore se stesse arrivando qualcuno che soffrivo molto e mi rispondono che lo sanno che sto male e che sarebbero arrivate quando avevano tempo; nel mentre sento infermiere chiacchierare e scherzare nel corridoio. Non ci vengono dati assorbenti, nulla... Anche se ci era stato detto di non portarne, meno male che li avevamo portati, siccome le perdite erano molto, molto pesanti. A un certo punto chiedo se ci possono portare un tè o qualcosa, siccome erano già le 11:30 ed eravamo lì dalle 7:45 e avevamo iniziato a sentirci deboli. Dopo una mezz’ora arriva un’infermiera ci porta del tè e manco il tempo di chiederle qualcosa che se ne va, senza chiederci se stavamo bene, nulla. In 6 ore di permanenza non è passato nessuno a vedere se stessimo bene, anzi, erano tutte estremamente scocciate ogni volta che provavamo a fare domande, volevamo solo parlare con qualcuno, chiunque.
Inoltre nessuno mi aveva detto che non potevo bere alcol prima della procedura nè dopo, siccome può causare serie complicazioni.

Ero alla settimana di gestazione 5+4 giorni, a lavoro, quando mi sono accorta di avere delle perdite ematiche. Mi reco al PS ostetrico, impaurita e dolorante.
All’accettazione un’ostetrica gentile mi fa l’anamnesi e mi invita ad attendere fuori.
Dopo 2 ore e 30, chiedo ad un’altra ostetrica le tempistiche, considerando che i dolori aumentavano e cominciavo a star male.
Lei sgarbatamente mi ha detto che ci sono dei codici da rispettare (eravamo in due in sala d’attesa, non in 25) e che dentro la dottoressa era in sala parto.
Sono trascorse altre 2 ore quando la ginecologa mi invita ad entrare dicendo:
guardi signora che a queste settimane possiamo fare ben poco.
(e quindi?)
Senza visitarmi infila l'eco, e dopo due secondi mi dice che secondo lei è un aborto, che non si può fare nulla, e che ero andata lì per niente invitandomi a pagare il ticket di 25 euro.
Sono ancora in cura con ginecologa privata, che conferma il non tatto e la poca professionalità della dottoressa.

Ospedale assolutamente ineccepibile per la cura dei piccoli, non si può dire altrettanto per la cura delle madri. La mia esperienza personale è stata assolutamente negativa. A seguito di un'induzione perchè oltre il termine, ho terminato il travaglio con un taglio cesareo d'urgenza dopo 12 ore. In tutto questo nessuno si è pregiato di spiegare a mio marito e a me cosa stesse accadendo a me e al bambino ma, anzi, hanno fornito informazioni mendaci che hanno rettificato solo quando sono stati confrontati con il nostro ginecologo. Ostetriche ed infermiere assolutamente scortesi e assenti, trattano le madri con sufficienza.
Mi hanno dimessa anticipatamente con i punti che ancora non si erano rimarginati bene.
Pessimi anche quando sono andata a fare la translucenza nucale.