Ginecologia oncologica Istituto Humanitas

Sono stata operata in laparotomia per utero ingrossato fibromatoso, in data 28 Luglio 2013, dopo aver aspettato (e dopo varie vicissitudini) 8 mesi dalla diagnosi. Il 23 Maggio ho fatto il prericovero, stabilendo che mi avrebbero praticato, per il controllo del dolore, l'epidurale, dato che togliere l'utero non è una passeggiata; ma quando sono arrivata in sala operatoria (ho un cognome meridionale ma sono nata e vissuta a Milano da sempre) hanno pensato bene di farmi solo l'anestesia generale, somministrata mentre stavo discutendo con l'anestesista dell'epidurale e del perchè non l'avessero in programma. Quando mi sono svegliata dopo l'intervento, urlando dal dolore e tremando su braccia e gambe, l'anestesista, scocciata di "questi meridionali che spettacolarizzano il dolore" mi ha detto: "Signora la finisca, sta spaventando gli altri pazienti".
Mi hanno mandato in stanza in fretta e furia dove non c'era nessuno, nè mia madre, nè un altro paziente, nè assistenti. Ero da sola e spaventata. In seguito frecciatine del tipo: ma tu da dove vieni? (oltretutto non ho un accento meridionale); Sei una commediante! eccetera. Il giorno dopo l'intervento mi sono dovuta alzare a tutti i costi anche perchè mi hanno messo in stanza con una signora operata in laparoscopia e hanno pensato bene che "tanto l'intervento è uguale", ma è ovvio che non sia la stessa cosa. Consigli? Se siete del sud non andateci.