Geriatria Ospedale Dolo

 
3.5 (14)

Recensioni dei pazienti

5 recensioni con 3 stelle

14 recensioni

 
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Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Ricovero genitore

Infermieri maleducati, quelli del turno di notte li chiami 20 volte e nessuno viene, spengono solo il campanello - ed in più spengono tutte le luci dei corridoi. Questo lo sa il responsabile del reparto, ma le cose restano così.

Patologia trattata
Carenza di sodio ed emocromo basso; frattura del polso.
Esito della cura
Guarigione parziale
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Dispnea evoluta in scompenso cardiaco

Medici (a parte il primario dott. Cester e il dott. Albanese) che ho personalmente trovato scontrosi, poco disponibili a dare informazioni sulle condizioni del paziente e di dubbia professionalità visto che mio padre, fino a un giorno prima dell'ulteriore aggravamento, secondo loro aveva solo una bronchite da curare a casa.
Per quanto riguarda il personale infermieristico, solo alcuni sono gentili e pazienti con gli anziani, e c'e' anche chi di notte stacca il campanello per non essere disturbato. A mio modesto parere, per lavorare in ospedale, soprattutto in certi reparti, oltre alla professionalità bisogna avere un "certo carattere" fatto di calma, pazienza, disponibilità e soprattutto umanità. In conclusione, per quella che è stata la mia esperienza, se non c'è un'urgenza consiglio di rivolgersi altrove.

Patologia trattata
Dispnea evoluta in scompenso cardiaco.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Mancanza di rispetto e sensibilità

Sono infermiera da 27 anni e lavoro in una struttura pubblica nella provincia di Venezia. Sono a contatto ogni giorno con persone che hanno bisogno di essere assistite sia per la problematica che presentano, sia come supporto etico-morale. Ho degli obblighi verso l'azienda nella quale ci lavoro, ma intendo sottolineare che il mio obiettivo primario è quello di prestare assistenza alla persona o paziente o cliente (come noi vogliamo chiamarlo). Non deve mai mancare il rispetto che ci identifica come persone, l'umanità che ci porta vicino alla persona sofferente e il sorriso come spiraglio di luce e sempre con professionalità.... Tutto questo, a malincuore, non c'è stato la notte del 9 dicembre 2015 nel reparto di geriatria di Dolo, dove assistevo mio cognato negli ultimi suoi istanti di vita.. Momento vissuto da mia sorella e dai miei nipoti con dolore, perchè perdere una persona a noi cara ti annienta. Ma non bastava questo, perchè chi ti deve accompagnare e stare vicino è l'INFERMIERA, che con la sua insensibilità, mancanza di rispetto, presunzione, ha reso questo momento un ricordo indelebile, brutto per sempre... Alle volte il SILENZIO e non la PRESUNZIONE ci identificano.
Grazie per l'attenzione.

Patologia trattata
Percorso di fine vita per patologia intestinale- pancreatica- epatica.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Degrado umanitario

Mio padre è morto questo inverno in questo reparto di sconosciuti e impettiti dirigenti medici, compresi gli infermieri che, da quando hanno "il titolo", se la tirano più dei dottori. Complimenti a tutti per l'umanità dimostrata!

Patologia trattata
Demenza senile.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Correttezza e rettitudine SOLO PER GLI UTENTI

Mia moglie e mia sorella portano presso il reparto la paziente, commettendo l'imperdonabile omissione di non aver portato l'impegnativa del medico di famiglia, che era riposta sulla vetrinetta di casa (e non era nella cartellina che avevano appresso). tale fatto ha condizionato in maniera irrimediabile la visita tentata, il professionista che visitò mia madre scrisse un certificato che non venne però più consegnato alla famiglia, neanche dopo che nel pomeriggio mia moglie portò l'impegnativa recuperata. I,o tornato dall'impegno che mi allontanò da casa, chiesi del certificato da esibire al medico di famiglia per un aggiornamento della terapia; alchè realizzai dell'indisponibilità del documento, telefonai e chiesi: il nome del professionista che fece la visita, che negò di non aver consegnato il certificato e, a compensazione di tale negato equivoco, mi propone una nuova visita, ovviamente presentando NUOVA IMPEGNATIVA.
Lo chiamo DEGRADO indecente!!!!!

Patologia trattata
Visita di controllo dopo un ricovero ad anziana 86enne sovrappeso, cardiopatica, enfisemica e con problemi di tipo paraamnesico e neurologici.
Esito della cura
Guarigione parziale
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