Geriatria Casa Sollievo della Sofferenza
Recensioni dei pazienti
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Infinite grazie
Poco tempo fa mio zio è stato ricoverato presso l'ospedale di San Giovanni Rotondo nel reparto di geriatria. Il personale medico è stato professionale e molto competente, un po' meno quello infermieristico per alcuni soggetti, ma nella sua integrità molto valido.
Ringrazio ancora voi tutti per quello che avete fatto.
Amico di paziente
Personalmente l'ho trovato un reparto dalle grandi potenzialità ma inespresse, professionalmente e organizzativamente, a tutto discapito della sua efficienza.
Il primario dott. Greco è persona di alta competenza, umiltà e umanità.
Gli altri medici mi sono parsi invece come trascinarsi con una specie di indifferenza verso il paziente e con un atteggiamento che non rassicura nè dal punto di vista medico, nè da quello umano, nel mancato rispetto di quanto nelle intenzioni di padre Pio.
Alcuni infermieri sono intrattabili e ai quali non si può nemmeno chiedere, terapie a volte saltate, pazienti e parenti che sembrano barche alla deriva.
Ho trovato persone valide, per carità, tra gli infermieri, ma il loro lavoro è annullato dallo stato di cose.
Esperienza negativa
Nel reparto si ha la sensazione di un personale medico e paramedico troppo superficiale. Vi racconto solo questa: avevo mia suocera ricoverata, chiamammo per far sostituire una flebo, entrò un infermiere che con tono seccato esclamò: "cos'altro succede, qua?"... Nel contempo appoggiò un gomitolo di garze insanguinate sulla mensola dove i portantini appoggiavano il vassoio del cibo e con guanti ugualmente insanguinati operò la sostituzione della fiala!!! Ai posteri....
Eccellente livello medico, scientifico e umano
Salve, sono un medico geriatra di San Luis (Argentina) ed ho avuto la possibilità di frequentare (frequenza volontaria) questo reparto di geriatria. E' stata per me una esperienza impressionante e sono tornata nel mio paese con una visione incredibile e ben precisa della geriatria in sè, del dolore e della sofferenza del paziente anziano, della rapidità con cui si effettua la diagnosi e si tratta la patologia, del livello scientifico e umano di tutta la equipe: qualcosa di davvero incredibile..
Prego Padre Pio di poter ripetere l'esperienza.
Muchísimas gracias
Dr.ssa Sonia Bona de Pitavino
medico geriatra
San Luis- Rep. Argentina
La mia opinione è che ho avuto una delusione
Sono rimasta delusa da come si sono comportati medici e infermieri. I medici sino fumosi e senza rispetto dei poveri malati e familiari, che anno bisogno di aiuto e di conforto. Quando gli infermieri cambiavano la mia povera mamma, la trovavo poi sempre piangente, perchè facevano tutto in fretta. Io capisco ci sia poco personale, però un po' di buon senso e di coscienza, pensando che sono persone malate ed emarginate e ci vuole un po' di rispetto, gli anziani sono un pezzo di storia e ci vuole amore. L'ho detto anche alla suora di essermi meravigliata del comportamento che hanno in reparto verso i pazienti. Io sono religiosa e quel che dico è verità. Padre PIO DICEVA CHE PRIMA DI PORTARE LA MEDICINA AI MALATI, DOVEVANO PORTARE AMORE, CHE è MOLTO MEGLIO DELLA MEDICINA. MA PURTROPPO NON è COSì.
Reparto privo di professionalità e comunicazione
Dire di aver avuto un'esperienza negativa è dire poco. Spero che quello che ho visto in quel reparto non sia una realtà di tutti i reparti di Casa Sollievo. Personale Medico privo di responsabilità e non comunicativo nè con i parenti, nè all'interno dell'equipe (almeno per quello che ho potuto constatare) e il personale infermieristico non ha ben chiaro quali siano le sue responsabilità all'interno del lavoro d'equipe.
Dopo 4 giorni che il mio caro era ricoverato, ci dicono che la compressa che era stata prescritta al momento del ricovero, specifica per il particolare problema, non era mai stata somministrata poichè la farmacia dell'ospedale non ne aveva a disposizione e dovevamo recarci NOI in farmacia ed acquistarla.
Ovviamente la farmacista non ci ha voluto dare il farmaco senza prescrizione, andiamo dal medico di famiglia e giustamente ci dice che non può farci nessuna richiesta essendo sotto regime di ricovero... Quindi chiediamo al Medico del reparto di farci la richiesta e non l'ha voluta fare. Denunciamo il caso all'URP e dopo poche ore arriva la scatola delle compresse! Nel frattempo veniva sempre registrata l'avvenuta somministrazione.
Il sesto giorno di ricovero arrivo nella stanza del mio caro e mi accorgo che tendeva ad assopirsi e a non riuscire a stare sveglio. Avviso l'infermiera e dopo poco arriva con il Medico, il quale mi dice testuali parole: "il paziente è in quelle condizioni perchè nella stanza fa troppo caldo e dovevamo dargli degli schiaffetti sulla guancia per svegliarlo". Io insisto che non è sicuramente quello il motivo e, dopo atteggiamenti e risposte strafottenti, si decidono a fare dei controlli emogasanalitici, rilevando un'ipercapnia... Potrei continuare ancora e ancora e ancora...
Il mio parente è ancora ricoverato qui e non ancora in condizioni di uscire.
Sono passati 15 giorni e la situazione non tende a migliorare .
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