Gastroenterologia San Camillo
Recensioni dei pazienti
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Gastroscopia
Ho accompagnato mio marito per una visita e successiva gastroscopia. Gli infermieri sono stati eccezionali.
Mio marito è stato operato 2 volte diversi anni fa e ha una plastica all'esofago, ma prima del secondo intervento era stato traumatizzato dal precedente e da alcune manovre che gli avevano causato molta sofferenza. Ho faticato per portarlo a fare un controllo, ma la totale assenza di empatia del medico e il modo con cui lo ha sottoposto alla gastroscopia, nonostante mi fossi raccomandata per il trauma pregresso, ha portato mio marito a dire che il prossimo controllo glielo faranno con l'autopsia...
Degenza da incubo
Sono entrata nel reparto di Gastroenterologia in condizioni pessime; dopo 4 giorni il dott. Giglio mi voleva dimettere ma, al mio disappunto, mi fa fare una ecografia dicendomi che non c’era più nulla, sparito anche l’ascesso, però io continuavo a stare sempre più male... Quindi rifiuto le dimissioni e pretendo un chirurgo, che verrà dopo 4 giorni dicendomi che non ci sono presupposti per un intervento e che è competenza gastroenterologica. Allora il chirurgo in questione mi fa vedere dal primario, che mi fa fare una Tac di controllo, che rivela ancora la presenza dell'ascesso, ma un pochino ridotto. Mi dimettono, ma ad oggi sto ancora con la stessa sintomatologia. Trovo il tutto inqualificabile.
Dovrei prendere adesso un appuntamento per la visita chirurgica e, visto il peggioramento dei miei sintomi, anche gastroenterologica, ma non l'ho ancora fatto per l'esperienza vissuta in reparto..
Ritorno al futuro
Sono in cura da diversi anni e devo dire che a livello di competenza siamo ad alti livelli, tendenzialmente sono in fase remissiva costante e quindi nulla da eccepire sul fronte della professionalità. La nota dolente è il sistema di comunicazione e dei processi organizzativi a dir poco grotteschi, cosa che immagino accomuni anche altre strutture ma veramente, nel 2021 non riuscire a trovare un contatto sul sito web o non avere la possibilità di interfacciarsi tramite email con la "segreteria" (lo metto tra virgolette perché ovviamente non sono segretarie ma infermiere che il loro lavoro lo sanno fare, il problema è che siamo rimasti agli anni '70 a livello di comunicazione) in caso di dubbi su appuntamenti o di natura organizzativa è veramente ridicolo. Aggiungiamo pure che l'ora di appuntamento è un'ora di massima, perché tanto che tu sia primo o ultimo conta l'orario di arrivo dei pazienti e del Dottore. Pensavo che con il Covid fra l'altro ci fosse stata una svolta in tal senso, soprattutto per esami invasivi come la colonscopia, mentre invece ho risparmiato tempo giusto perché evidentemente molte persone prenotate non si sono fidate e hanno dato buca.
Insomma, l'unico neo è l'assenza di un canale di comunicazione chiaro e univoco che credo faciliterebbe la vita sia a noi pazienti, sia a chi si occupa di questa gestione (ripeto, magari un indirizzo email, non dico una pagina Facebook o un'app che poi si creano mostri inutilizzabili, ma dei rudimenti degli anni 2000).
Visita gastroenterologica
Ho fatto una visita a mia figlia a pagamento. Dottore piuttosto freddo e distaccato, ci ha prescritto delle analisi e degli esami e mi ha invitata a farli altrove perché se volevo farli al San Camillo sarebbero costati circa 900 euro! Sono delusa e amareggiata. Il giorno seguente ho chiamato l’ospedale perché il dottore nella richiesta non aveva messo il nome del paziente, mi hanno risposto dicendomi di rintracciare il dottore per mettere a posto la cosa... Veramente vergognoso.
Colonscopia
Mi sono affidato recentemente al vostro reparto di Gastroenterologia per dei dolori addominali. Mi sono rivolto al medico per primo libero dal CUP, per il semplice motivo che mi avevano parlato di questo reparto come un'eccellenza. Dopo una prima serie di analisi prescritte dal Dr. Gervasi, mi è stato consigliato dallo stesso di fare una colonoscopia, perché su tre analisi di sangue occulto su una vi erano tracce ematiche. All'appuntamento c'era il Dr. Gervasi e il medico anestesista, privo quest'ultimo di mascherina. Nella fase preparatoria anche il personale infermieristico era privo di mascherina. Mi è stato fatto inalare un bronco dilatatore già aperto. Al risveglio il personale continuava a girare privo di mascherina. Mi è stata data dal Dr. Gervasi una diagnosi di "Malattia diverticolare del colon". In poche parole mi veniva messa in mano una cartella con tre foto in cui non c'è nessuna evidenza di diverticoli, e una prescrizione di antibiotico Normix per la bellezza di 6 mesi, una settimana per mese. Nient'altro. Non una parola di conforto, non una parola per eventuale dieta. Niente di niente.
Migliori Saluti.
Mauro Pandimiglio - Colonscopia eseguita il 14-10-2020
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