Gastroenterologia San Camillo
Recensioni dei pazienti
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Visita specialistica pre colonscopia
A seguito di positività dell'esame per il sangue occulto nelle feci, mio padre ha effettuato una visita in intramoenia con il dott. Goffredo.
Doveva essere inserito in lista per una colonscopia, ma tale inserimento non è mai avvenuto da parte del dottore.
Esperienza triste, soprattutto perchè l'atteggiamento quasi infastidito del dottore è stato rivolto a due persone anziane.
Pessima esperienza
Pessima esperienza: dopo aver pagato 180€, visita di 10 minuti (il medico andava di corsa) con un dottore spazientito e senza empatia.
Colonscopia con sedazione
A settembre 2022 ho effettuato una Colonscopia e purtroppo l'anestesia (e l'anestesista) non hanno funzionato. Durante e dopo l'esame ho avuto dei forti dolori al basso ventre (causati dall'aria insufflata all'interno dell'intestino), poi ho chiesto all'infermiera se mi avessero sedato e lei rispose: sì sicuramente, ma non ha fatto effetto!!!
Sono rimasto circa una mezz'ora sul lettino con dolori insopportabili, poi in bagno un'altra mezz'ora abbondante per far evacuare l'aria (sempre con forti dolori) piegato sulle mie ginocchia.
Sono uscito dalla struttura con ancora delle fitte di dolore, passate dopo un'altra oretta abbondante.
Le precedenti colonscopie sono state sempre effettuate in altre strutture e sempre con il SSN.
Ovviamente negli altri Ospedali, la blanda sedazione ha funzionato, perché mi sono svegliato senza sapere che avessero già fatto tutto e senza il ben ché minimo dolore.
Visita gastroenterologica
Esprimo il massimo rispetto e la massima stima per tutti i lavoratori e le lavoratrici della sanità, e per quelli del San Camillo in particolare. Ma il medico che mi ha visitato al padiglione Bassi del S. Camillo l'ho trovato scostante, sbrigativo e distratto da elementi non primari (anzi risolti) della mia storia clinica. Non mi lascia esporre le varie articolazioni del mio caso (nemmeno mezza parola mi fa dire). Del tutto indifferente all'aspetto alimentare dei disturbi. Estremamente antipatico nel gestire il colloquio, tratta con estrema sufficienza ogni mia domanda.
Nemmeno mi visita. Vaglia solo le carte, alza la voce. Non dà alcuna diagnosi. Non suggerisce alcuna dieta (salvo evitare vino rosso, birra e peperoncino, cose che non tocco da anni; e ovviamente questo glielo dico: ma evidentemente non gli interessa).
Nota bene: pur avendo appuntamento alle 8:20, essendo il primo in lista, vengo visitato alle 9:40 senza una parola di spiegazione (non dico di scusa, dico di semplice spiegazione).
A parte un esame per una possibile intolleranza al lattosio, non mi dice niente che io non sappia già. Nessuna diagnosi, nessuna dieta, men che meno una visita effettiva.
Nota bene
La mia personale esperienza in questo reparto è stata negativa. Dopo aver effettuato una colonscopia, non ho avuto risposte per più di tre mesi. Chiamando il reparto ripetutamente non ho ricevuto alcuna risposta, così come alle numerose email mandate a diversi indirizzi di riferimento. Sono dovuto andare fisicamente al reparto per avere delle risposte e prenotare una nuova visita (urgente). Le risposte non sono ancora arrivate, mentre il mio stato fisico è peggiorato. Ho chiesto spiegazioni sulle mancate risposte e mi è stato detto che il motivo è dato dal trasferimento del reparto (che ci tengo a sottolineare, dal primo piano al secondo dello stesso edificio). È possibile non ricevere alcuna risposta per tre mesi? È possibile che il motivo per cui i pazienti vengono dimenticati è per via di un "trasloco"? È possibile che bisogna recarsi fisicamente al reparto per poter prenotare una visita quando ormai potrebbe essere fatto attraverso una telefonata o tramite uno smartphone? È possibile che in questo reparto, dove si soffre appunto di problemi intestinali, i bagni siano dismessi, scomodi e senza carta igienica?
Maleducazione
Mio padre è stato ricoverato in questo reparto, trasferito da una clinica di riabilitazione.
Ha una paralisi alla gola, in seguito ad un ictus. Dopo aver effettuato una gastroscopia, le infermiere del reparto non si sono nemmeno degnate di leggere la sua cartella clinica, o di ascoltare noi parenti, portandogli del cibo e le pasticche per la pressione e il flusso sanguigno.
Inoltre per tre giorni non lo hanno né alimentato, né idratato con le flebo.
Quando noi famigliari abbiamo chiesto spiegazioni, siamo stati trattati con arroganza maleducazione e sufficienza. Non siamo nemmeno riusciti a parlare con un medico, se non con una guardia medica, che non conosceva nemmeno il paziente.. Lo sconsiglio.
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