Gastroenterologia Ospedale Udine

Sono il marito di D'Ambrosio Annarita, affetta da morbo di Crohn con multiple morbosità. Con questa per esprimere la mia amarezza per come è seguita la moglie da questo reparto. Sembrava all'inizio una quasi passeggiata, ma poi in sostanza il contrario. Capisco la situazione grave della moglie, ma lasciarci al nostro destino è un po' avvilente per un reparto così eccellente. Ci si aspettava molto per un miglioramento.

Quando si ha una malattia cronica e una esenzione per patologia, mi sembra ovvio che a seguirti ci sia SEMPRE lo stesso specialista, visto che non sei una merce ma una persona che soffre con tutti i diritti previsti; invece ai controlli chi capita capita e, nel mio caso, dopo aver fatto innumerevoli esami al controllo con il dott. Marino, mi sono vista ignorare gli esami, impossibilitata a formulare qualsiasi domanda, superficiale, visita durata 5 minuti, nella quale telefonava pure. Una esperienza che non auguro a nessuno! Tanto da farmi cambiare centro per non capitare più in una situazione come quella vissuta! Peccato, perchè gli altri medici li ho trovati professionali.

Prenotata visita in libera professione, mi fanno attendere nello spazio preposto fino a quando, in serata, colto dal dubbio di essere rimasto quasi da solo in attesa, mi rivolgo ad un medico per chiedere spiegazioni del ritardo e scopro che il medico con cui avevo l'appuntamento era rientrato a casa senza alcuna comunicazione.
Diciamo che nel mio caso non ha funzionato sicuramente il passaggio di informazioni tra segreteria che mi ha accolto e messo in attesa e medico.
Non è mancata la disponibilità a nuovo appuntamento in altro giorno, ma la mezza giornata di lavoro persa invano (dato che venivo da fuori provincia) e la mancanza di comunicazione e disponibilità diretta al momento della realizzazione dell'errore commesso da parte del medico, mi hanno fatto rinunciare alla possibile qualità della visita, propendendo per nomi meno blasonati ma maggiormente affidabili.

Esame eseguito in libera professione dal dott. Maieron a seguito di presenza di sangue occulto nelle feci.
La colonscopia è durata circa un'ora con sedazione insufficiente, visto che ho sentito dolore e mi sono lamentata per quasi tutto il tempo della visita.
Mi è stato asportato un piccolo polipo, che però è andato perso e quindi non si è potuto fare l'esame istologico per verificare la natura del polipo stesso.
Conclusione: tanto disagio per non avere una risposta certa.

Sono fortunata a non aver avuto nulla di grave durante la mia visita a questo reparto, dato il modo umiliante in cui sono stata trattata.
Ho avuto la malasorte di capitare con la dottoressa L. per una gastroscopia, al fine di verificare un sospetto corpo estraneo in gola (all'inizio dell'esofago).
Al mio arrivo in sala, la dottoressa ha iniziato a discutere ad alta voce con i colleghi presenti (e in mia presenza), parlando male del reparto da cui ero stata riferita a gastroenterologia, avanzando accuse riferite al fatto che secondo lei in quel reparto non avevano fatto una visita approfondita (che era invece stata fatta).
Durante la gastroscopia (che sicuramente non è uno dei peggiori esami, ma comunque invasivo e che a mio avviso richiede concentrazione e tranquillità), la dottoressa ha proseguito prendendomi in giro ad alta voce parlando del fatto che non vi era alcun corpo estraneo e rimarcando questo fatto. Per tutta la durata dell'esame mi sono sentita incredibilmente umiliata ed è stata un'esperienza completamente traumatizzante che ancora a giorni di distanza mi brucia.
Spero vivamente che sia stato un caso isolato (anche se non giustificabile in alcun modo) e non la norma, e che nessun altro paziente (che si trovi a visitare il reparto per questioni gravi o meno gravi) venga mai sottoposto all'esperienza umiliante che ho dovuto subire io.