Gastroenterologia Ospedale Maggiore Bologna
Recensioni dei pazienti
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Assistenza carente
Sono andato a visita privata dal dott. Cennamo presso il Maggiore, mi sono affidato a lui perché è il direttore del reparto. Per la visita ho pagato € 200. Mi ha consigliato delle analisi per le quali ho speso altri € 150.
Ad oggi sono senza una sua diagnosi e ormai da circa 3 mesi ho cambiato medico.
Non è mai stato reperibile telefonicamente.
Non ha risposto a 3 mie e-mail, nemmeno a chiarimenti, nonostante sapesse che avevo una certa urgenza.
Dopo aver fatto le analisi che mi aveva consigliato, ho scoperto dal suo collaboratore che per fargliele vedere dovevo pagare altri soldi, cosa che mi è capitata solo con questo medico.
Il medico con cui l'ho sostituito, che è anche docente alla facoltà di medicina, è molto impegnato, ma risponde alle email e pure al cellulare, in modo molto conciso ma risponde.
Ricovero d'urgenza per grave ulcera allo stomaco
Mio padre purtroppo è stato ricoverato in questo reparto provenendo dal pronto soccorso più vicino a casa. Non sapevamo cosa ci avrebbe aspettato. Dopo un intervento per tumore al pancreas e 3 anni di chemioterapia sempre più pesante, al S.Orsola non si sono accorti che un tumore aveva attaccato lo stomaco, provocando un ulcera di 6 cm. Avendogli bruciato le vene (non hanno messo né port né pic), al Maggiore hanno continuato a massacrargli le vene, fino a non riuscire più a fare neanche le flebo. Gli hanno fatto 3 gastroscopie in una settimana, di cui una da sveglio, piangeva dal dolore e la loro risposta è stata che se voleva l'anestesia doveva dirlo. Hanno sbagliato terapia facendolo peggiorare, non hanno detto la verità a noi, al primario di chirurgia, all'Ant, per poi dimetterlo con la febbre, senza alimentazione, a rischio emorragia di venerdì pomeriggio, dicendo che era tutto a posto perché sarebbe venuta l'Ant.
Mio padre è morto tra orrende sofferenze.
Gli infermieri sono meravigliosi, hanno fatto il possibile.
Competenza della Dirigente e del Primario
Dico che non consiglio il reparto solo per la presenza di Paola Billi, che mi risulta ancora in servizio, che il prof. D'imperio ha voluta come Dirigente del reparto, dandole pieni poteri, anche al di sopra dei suoi, quando era ricoverato mio marito (era medico chirurgo), che in questo reparto è morto tra dolori indicibili..
Degli altri medici del reparto (quali Sandro Macchia, Annamaria Polifemo, Patrizia Landi) posso invece dire che solo grazie a loro mio marito (quando la Billi era andata per fortuna in ferie) ha avuto gli ultimi due giorni di vita con un'assistenza esemplare e di grande professionalità, responsabilità e umanità.
Per questo, quando la Billi non farà più parte di questa struttura (visto che in 12 giorni ho denunciato ben altri 3 casi di malasanità "billiana", con nomi e cognomi), credo che finalmente il reparto possa essere riaccreditato, come meritano i medici attuali.
Anche i voti sono legati alla dirigenza Billi.
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