Endocrinologia 1 Ospedale Pisa
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Un anno fa, ascoltando la descrizione dei sintomi della tiroide di una mia collega, decido di fare degli accertamenti, in quanto erano simili a quelli che avevo io. Fatti gli accertamenti, gli esami risultano leggermente variati però non c'era nulla di cui preoccuparsi. Eventualmente dopo un anno, se lo riteneva opportuno, il mio dottore avrebbe potuto farmeli rifare, ma probabilmente non sarebbe stato necessario. Dopo un anno, in estate, appena è stato possibile muoversi, vado a fare un'altra visita (gastroenterologica) e la dottoressa, non convinta, mi richiede di rifare gli esami di endocrinologia. Vi dico solo che il dottore (che ho scoperto essere pure professore associato) mi ha fatto il "cazziatone": io non mi sarei praticamente dovuta permettere di rifare gli esami. Avrebbe dovuto essere il mio medico a decidere se farli perchè, a detta sua, a vedere i risultati (dove il mio TSH è soltanto sui quasi 7000) non destava preoccupazioni. E se ne uscì dalla stanza così, borbottando. Quando il mio dottore vide i risultati, non gli piacquero e mi ha fatto fare ulteriori accertamenti. Beh, dico solo che il valore del AbTPO è quasi vicino ai 200, invece dei 10 normali. Però colpa mia che non mi dovevo permettere di andare di testa mia a fare gli accertamenti!
Io capisco tutto, e non voglio fare di tutta l'erba un fascio, però la negligenza non va bene.
Tiroidite
Dopo essere stata visitata da diversi endocrinologi che hanno sottovalutato i problemi (ad es. l'aumento di peso) causati dalla tiroidite, mi sono rivolta (a pagamento) ad una tra gli endocrinologi top di Pisa. Speravo in un approccio globale al problema vista la varietà e diversità di sintomi. Sono rimasta profondamente delusa: la visita (€ 230,00) è stata sbrigativa e sbrigativa la risposta (per il peso, la dieta ecc.). Di fronte alle mie domande sulla evoluzione della patologia e sulla influenza di alcuni cibi (glutine, latticini ecc.), sono stata quasi derisa. In conclusione devo aspettare di diventare ipotiroidea per poi prendere la solita pillola... tutto il resto non ha "importanza", e se non dimagrisco è solo perchè mangio.
Le analisi vengono fatte con metodi e modalità da girone dantesco, la freddezza e la scortesia sono una costante! Eviterò lunghi viaggi e cifre ragguardevoli per farmi visitare in un Centro dove l'eccellenza è solo un ricordo. Perlomeno per quella che è stata la mia esperienza personale.
Abbandonati a noi stessi
Per prendere una prenotazione é come fare un terno; ore e ore a telefono in orari impossibili, se sei fortunato hai una prima visita dopo tre mesi. Faccio 1200 km., dicono che è il centro per eccellenza di endocrinologia nazionale. Arrivato lì, serve un tutor per capire come funzionino la fila e le modalità di pagamento.. Bisogna prendere il numero per prima cosa e trovo lì pazienti in attesa dalle 6.30 del mattino. Faccio la visita, ero il primo, una dottoressa tra l'annoiato ed il cinismo più profondo, mi fa alcune domande e, dopo aver visto gli esami mi fa: le arriverà la relazione a casa (e non mi dice più nulla). Sono passati 10 mesi, ma la relazione non l'ho vista, provo a chiamare in reparto e se la palleggiano tra infermiere; dopo insistenza mi danno la email della dottoressa, invio una serie di email con richieste ma la dottoressa non mi risponde. Per non essere denunciata per stalking, decido di non scriverle più. Dopo quasi un anno a me resta una forte delusione e senso di abbandono.
Tiroidite autoimmune
Premessa:
Provengo da altra realtà regionale, dove le cose funzionano molto meglio. Lo dichiaro a ragion veduta in quanto per una visita di eguale entità presso presidi ospedalieri della Regione Lombardia, occupavo un tempo massimo di 40 minuti tra accettazione e visita.
Racconto:
Mi accingo a fare la prima visita appunto presso il reparto di endocrinologia di Cisanello (PISA) e già qui cominciano le stranezze:
Appuntamento all'edificio 8 alle ore 9.00 con la specifica di presentarsi alle ore 8.00 (non si sa il perché); arrivo alle 7.55, mi trovo di fronte ad un dispenser di numeri progressivi dove preseleziono l'opzione "Prima Visita". Mi siedo ed attendo, mentre noto che molte persone in attesa come me, si avvicinano ad un bancone dove un'infermiera dà notizie sul come procedere e dove si trovano i vari sportelli. Noto altresì che a tutti vengono consegnati dei fogli da compilare. A quel punto chiedo e mi viene detto che quei fogli sono da compilare per la privacy, per l'autorizzazione all'inserimento dei dati su un portale online e un ulteriore foglio dove scrivere i propri dati anagrafici... Mi sorge la prima domanda: a che serve la tessera sanitaria se poi devo compilare un foglio con i miei dati anagrafici??? Ma soprattutto, perché mai una persona si deve immaginare di dover chiedere di propria iniziativa e non viene invece apposto un cartello informazioni dove si indica di compilare tali fogli???
Decido di soprassedere e compilo quanto consegnatomi.
Alle ore 9.45 (sì, nove e quarantacinque) dopo quasi 2 ore di attesa, sul display compare il mio numero e vado quindi allo sportello accettazione. Consegno la mia impegnativa e l'operatrice inizia ad armeggiare sul computer facendo alcune smorfie... mi chiede la tessera sanitaria e dopo alcuni tentativi con il lettore ottico mi chiede se ho mai usufruito dei servizi ospedalieri. Rispondo di no e mi informa che il mio codice fiscale non si trova. Come non si trova, ho una tessera sanitaria della regione toscana e in un presidio ospedaliero toscano non vengo rintracciato? Andiamo bene.
Mi risponde: "nessun problema, la inserisco nuovamente io"... mah.
Terminate le operazioni, mi dice: "questa è la fattura, ora deve andare allo sportello a pagare, poi torna da me che le dò il numero della visita".
Scusi??? devo andare a pagare e poi devo mettermi buono buono ad attendere ulteriormente? Ma lo vede che sono le 10.00 e secondo quanto mi avete comunicato in fase di prenotazione siete in ritardo di un'ora?
Mi risponde che non può farci nulla.
Vado sconsolato verso le casse elettroniche in sala d'attesa e qui altra sorpresa: la hostess che il servizio sanitario mette a disposizione di noi incapaci, mi dice che l'apparecchiatura funziona solo con carte elettroniche e che se devo pagare in contanti, mi devo recare al CUP dall'altra parte dell'ospedale.
Decido di pagare con bancomat, ma faccio le mie rimostranze sul malfunzionamento e il disservizio, ma ottengo una risatina a denti stretti, quasi da presa in giro.
Faccio ulteriormente presente che sarebbe opportuno evitare di trattare così le persone e per tutta risposta vengo aggredito verbalmente.
La "signorina" (appositamente in minuscolo, tanto non merita certamente di più) mi dà del maleducato, della persona che non capisce quali siano le vere problematiche e che se non mi andava bene, avrei potuto comunque servirmi del CUP.
Dopo varie discussioni, la "signorina" lascia il posto alla sua collega (forse non sapeva più cosa rispondermi).
Pago e con la ricevuta di pagamento mi reco nuovamente allo sportello dove mi consegnano il numero di visita.
Alle ore 11,15 finalmente annunciano all'altoparlante il mio numero, dopo varie scorrazzate nei gironi danteschi in mezzo a persone in attesa e a barelle con pazienti annessi, riesco a trovare l'ambulatorio a me assegnato, mi visitano, mi danno la cura, esco e si sono fatte le 11.45.
Bel modo di perdere una mattina.. circa 4 ore per una visita di 20 minuti, che vergogna.
Un consiglio di problem solving destinato a chi di dovere:
Se all'accettazione fate fare anche gli incassi dei ticket e delle prestazioni, noi utenti risparmieremmo come minimo 90 minuti a testa, che moltiplicati per le migliaia di utenti che cercate di servire in un anno, si traducono in parecchie centinaia di giornate lavorative gettate nella spazzatura e voi azienda ospedaliera evitereste di pagare hostess che prese evidentemente dalle loro problematiche personali, trattano le persone con estrema superficialità.
Delusione
Mi spiace essere una voce fuori dal coro... beh anche se in realtà su questo sito ho trovato (per fortuna) anche altri commenti non molto positivi.
Io ho affrontato un viaggio di 3 ore, e ho preso 2 giorni di ferie dal lavoro, per recarmi in questa struttura di "eccellenza" nella speranza di migliorare definitivamente alcuni pesanti disturbi derivanti dalla mia tiroidite di Hashimoto, con valori che si stanno sballando man mano (non mi è ancora chiaro se verso l'ipotiroidismo o l'ipert.), e con un nodulo importante.
Ero felice e super speranzosa.
Tralasciamo il fatto che l'organizzazione non è così impeccabile, anzi... (bisogna fare domande di continuo a destra e a manca per capire dove andare, cosa fare, etc.).
Io avevo dato per scontato, visto che mi era stato detto che avrei fatto gli esami del sangue, che avrei sicuramente fatto il dosaggio degli ormoni tiroidei. Invece il dottore da cui sono stata visitata non ha fatto altro che riportare sul sistema i miei valori dell'ultimo prelievo (non notando che il mio tsh si sta abbassando), dare una palpatina alla ghiandola e liquidarmi dicendo che certi miei sintomi non dipendono dalla tiroide. Ho osato chiedere con educazione come mai non mi facevano fare il dosaggio degli ormoni (dopo un viaggio di 3 ore, venendo da tutt'altra regione, ed essendo una prima visita, sinceramente mi aspettavo un check-up di base completo), e mi è stato detto con fare abbastanza indispettito che a 4 mesi di distanza non c'è nessuna ragione nè medica nè economica (aahh ecco qual è la verità...) di rifarli.
Oltre a questo, aggiungiamo un trattamento di grande sufficienza da parte dello staff dell'ecografia, e certe battute cretine e poco sensibili che ho sentito da un medico e da un'operatrice degli sportelli...
Questo completa il quadro della mia delusione.
Evidentemente noi che abbiamo "solo" la tiroidite di Hashimoto non siamo abbastanza interessanti per i medici.
Insomma....
E' un anno che vengo dalla "vicina" Prato qui, al rinomato Cisanello.
Martedì è stata la terza volta che ci ho rimesso piede, ed ho riscontrato che gli operatori addetti all'accettazione, con la scusa che i sistemi informatici subivano dei rallentamenti per dei lavori in corso, traccheggiavano spudoratamente.
Poi, la chiamata attraverso il display verso gli ambulatori per l'eco... avete presente il mercato? Ecco, qualcosa di molto tristemente simile.
Il culmine è però stato raggiunto con la dottoressa che mi ha fatto l'agoaspirato: delicata e sensibile quanto uno tsunami, non solo per la sua manina delicata, ma anche per il suo sarcasmo. Da bocciare in toto.
Gentili e rassicuranti, invece, a medicina nucleare.
Eccellente endocrinologo, pessima assistenza
Sono stata in cura da 19 anni a Pisa con il Prof. Enrico Pucci, uomo di grande umanità e medico serio ed eccellente, che mi ha seguita con grande professionalità; poi purtroppo l'intervento, che ho fatto 2 anni fa a Pisa. Fortunatamente tutto è andato bene, ma la mia amarezza è stata nel decorso post_operatorio perchè non esiste alcuna assistenza, ma solo tanta cattiva educazione e mancanza di sensibilità. Peccato veramente, perchè potrebbe essere un centro di eccellenza. Ancora un grazie di cuore al Prof. Pucci e spero che tanti medici possano seguire il suo esempio e donare l'affetto e il rispetto che dona lui a chi sta male e ne ha tanto bisogno.
Bravissima la dott.ssa Cionini
Bravissima e molto cortese la dottoressa Rossana Cionini, mi ha salvato la vita quando altri non ci avevano capito nulla; inoltre fornisce ai suoi pazienti un numero di cellulare al quale è sempre raggiungibile per chiarimenti e informazioni.
paziente in angoscia
il giorno 12 dicembre 2011 ho effettuato una visita presso l'ospedale Cisanello di Pisa- reparto "Endocrinologia". Il "CASO" mi ha condotta nel box n.2, incontrando un medico, esimio e stimato, che ha però dimostrato nel mio caso scarsissima umanità! forse perchè la visita, non essendo stata effettuata INTRAMOENIA, non ha ritenuto opportuno compierla in maniera ottimale? Mah!
Comunque la cosa che mi angoscia di più, e per cui non mi dò pace, è che son passati due mesi senza ancora conoscere la diagnosi sulla mia visita..
c'è qualcuno?
Sono molto bravi per la chirurgia, ma è impossibile farsi seguire.
Le infermiere con la scusa del molto lavoro staccano il telefono e sono sgarbate e dopo quasi 5 mesi dall'intervento ancora non riescono a farmi sapere nulla della mia biopsia ... lo consiglio SOLO per la chirurgia.
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